A furor di popolo (più o meno) comincia oggi una rassegna sulla bellissima Traci Lords (Nora Louise Kuzma), colei che portò (quasi) al collasso l'industria pornografica statunitense perchè minorenne ai tempi del grande successo hardistico. Rassegna, come al solito, volutamente schizofrenica che affronterà sia la produzione hard che il cinema "mainstream" cui la giovane Traci si dedicò dopo le indagini condotte dall'FBI nel 1986/87 (ne riparleremo a proposito dell'imprescindibile documentario "X Rated Ambitions: The Traci Lords Story" [2003] di Simon Kerslake) prima prendendo lezioni al LeeStrasberg Theatre Institute e poi passando per le cure del Papa dell'Exploitation Roger Corman, via Jim Winorsky, con il precedentemente affrontato "Not of This Earth" (1988), carriera che prosegue ancora oggi.
"Suzie Superstar 2" è il seguito di un altro hard di successo, "Suzie Superstar" (1983), sempre diretto dallo specialista Gary Graver, qui come Robert McCullum as usual, grande personaggio del cinema esploitativo statunitense che lavorò pure con Orson Welles, i cui protagonisti maschili principali, John Leslie e Ron Jeremy, ritornano nei rispettivi ruoli di Z.W. McCain e Raoul, talent scout operante nel music business californiano il primo e fedele aiutante/autista/consigliere il secondo. Via la bionda Shauna Grant, protagonista del primo episodio, dentro la splendida Traci Lords (il film è infatti conosciuto anche come "Traci Superstar") nel ruolo di Barbara, una giovane cantante di belle speranze che si lega, non solo professionalmente, al fascinoso McCain. Il successo di pubblico è proprio dietro l'angolo quando il magnate Mr. Loducca (Ross Roberts, all'attivo solo tre titoli, i due "Suzie" e"Peeping Tom" [1988] del solito Graver con Nina Hartley e Shanna McCullogh) convince la giovane Barbara, che ormai ha adottato il nome de plume di Suzie Wilson, a firmare con la sua prestigiosa etichetta, lasciando i due poveri Z.W. e Raoul letteralmente a culo nudo. Fino a quando non troveranno una degna sostituta in Tina Hickenlooper (Ginger Lynn Allen), prostituta con velleità canore.
Uno degli hard migliori del periodo, contestualizzato in una situazione produttiva in cui la Golden Age of Porn stava per lasciare spazio all'ondata di video che avrebbe poi sommerso il mercato, girato in 35mm e con un cast di altissimo livello, sia per gli attori, John Leslie uno dei più grandi professionisti del cinema Hard, carriera sterminata e legata a doppio filo a nomi quali Annette Haven, Constance Money, Aunt Peg, protagonista di ottimi hard quali "Overnight Sensation" (1977) di Benjamin/Jarry/Manzini e "Obsessed/Anna Obsessed" (1977) di Martin & Martin, Ron Jeremy, che non ha bisogno di alcuna presentazione, e Joey Silvera/Civera, altro grande protagonista del classic porn, senza contare il parterre femminile che può contare su Heather Wayne (la prima scena hard nella doccia con Leslie) e le stelle nascenti dell'hard ottantesco, Ginger Lynn Allen e la stratosferica Traci Lords. Per queste ragioni, la qualità dei cimenti hard è, ovviamente, altissima con le sopracitate attrici a rubare la scena alle pur valenti colleghe e grande sfoggio di tecnica hardistica, specialmente nelle sequenze in cui è protagonista Traci Lords, prima in un rovente lesbo dove "subisce" un cunnilingus da parte della compagna di stanza (la moretta Laurie/Lori Smith, misconosciuta attrice hard con all'attivo oltre novanta titoli), poi vs John Leslie con grande sfoggio del suo paio di tette anti-gravità e soprattutto durante il cimento esplicito con Silvera sulla barca, dove si esibisce in un blow-job e conseguente sixty-nine da lasciare basiti gli intenditori e amanti del genere hard, veramente spettacolare, con scopata finale da tergo sulla prua della nave (altro che Titanic) e gli urli che contraddistinguono le esibizioni di Traci, per i quali divenne particolarmente apprezzata e richiesta dai più famosi addetti ai lavori del settore.
La Lords è una di quelle attrici che catturano irrimediabilmente l'attenzione degli spettatori e delle spettatrici, per via di un fisico che potremmo solo definire da sturbo, senza correre il rischio di diventare molto volgari, e per via di quello sguardo freddo, duro, quasi intimidatorio che riservava ai suoi partners durante le performances hardistiche, quasi guardandoli dall'alto con un sublime senso di superiorità. Tutto il contrario della bionda, minuta Ginger Lynn Allen, con occhioni da cerbiatta che sfoggia un' invidiabile arte nel blow-job (e che si mette a cantare subito dopo l'orgasmo, impressionando Z.W. pure per le sue qualità canore) durante la sequenza che divide con John Leslie, tra le migliori di tutto il metraggio, per cui si può chiaramente intuire il motivo per il quale divenne una delle attrici più attive nell'ambito di genere.
Per il resto Graver conduce con il suo classico stile, alternando momenti comici e sequenze hard, che comunque costituiscono la spina dorsale della pellicola, con i numeri musicali di Suzie/Traci, chiaramente doppiata, anche se negli anni novanta la Lords intraprenderà pure la carriera musicale con il singolo "Control" e l'album "1000 Fires" (1995) lasciando il giusto e doveroso spazio a Leslie e Jeremy, veri protagonisti (Silvera si produce come chitarrista della farlocca band di Suzie Wilson, The Sex Pirates) prima in un partouze nel bosco con quattro-ragazze-quattro (Gina Carrera, Beverly Bliss, Pamela Jennings e Jessica Wylde) in una casupola con letto a castello e poi nelle sequenze hard prefinali, ambientate nel bordello nel deserto di Las Vegas, con Ginger Lynn vs Leslie e April Maye/Collette Marin vs Ron Jeremy, puro hard ottantesco di vecchia scuola con facial finale in primo piano. "Old School" nel vero senso della parola, che gli appassionati apprezzeranno come avranno apprezzato il primo capitolo, per chi scrive leggermente inferiore, ma solo per l'assenza della stupenda Traci Lords, valore aggiunto all'opera di Gary Graver, che ne cura pure la fotografia. Siete avvisati. Dvd della teutonicaHerzog Video, Region 0, Pal, 1.33:1, audio tedesco con il titolo "Dynamite Sex Girls". C'è anche una versione italiana della Overseas Video, ex noleggio.
Quindi, altamente consigliato. Buona visione.
Belushi
Quali "rogne", da parte di chi? Belushi, me lo ricordo visto proprio per la prima volta in vhs italiana, insieme ad una vagonata di hard tricolore firmati Andrew White. Questa rasseg(n)a su Traci Lords non potrà che essere seguita/letta in mutande e belle larghe, con pantaloni e jeans stretti fa male, troppo tirante le cappelle inturgidite. io, non ho mai temuto di essere proprio terribilmente volgare, la Lords forse la più grande performer pompinara dell'hard eighties, ma anche Ginger Lynn non era molto da meno.
RispondiEliminarogne da parte di Blogger. dovrei bloccare il blog con l'avviso "contenuto per soli adulti", lo prevede la legge che può o meno piacere ma esiste, e non mi va proprio di farlo.
EliminaComunque io personalmente preferisco ancora la più matura Annette Haven,anche se purtroppo non voleva fare mai i facials e gli ingoi, perchè attrice porno "protofemminista"(??!!). "Anna Obsessed" è magnifico, tant'è che ti ricordi, volevo farne una rece che poi non ce la feci a scrivere, sempre per la nostra rassegns sui classici hardistici. Il finale quando viene uccisa con una revolverata contro il muro,nuda con solo quel giubbotto di pelle nera addosso, è stupendo/a.Ma in "Peeping Tom"con la Lords, c'era anche quella splendida mulatta Sheri St.Claire si chiamava, o mi sbaglio Belushi...? Quando si faceva fare le collane di perle era astonishing, per come si stagliava la lucentezza spermatozoidea dal bianco nitore, sulla pelle dl suo collo di chiaro ebano. Se era lei e non mi sbaglio.
RispondiEliminaEra lei, era lei.La mitica Sheri/Sherry St. Claire, classe '57, anche nel mitico "Beverly Hills Cox" (1986) di Paul Vatelli con cast da urlo, Ginger Lynn protagonista assoluta. "Lucentezza spermatozoidea dal bianco nitore", mè cojoni, Maestro, non aggiungo altro. Chapeau. Per il resto,si, sempre e per sempre Annette e poco sotto, Marilyn Chambers, sarà banale ma è così. Tra l'altro la bella Annette era un bel "pain in the ass" come hai giustamente ricordato. Era una scassacazzi (nel senso di rompipalle) mica da ridere, mi pare che rifiutò la parte di Marsha Quist (poi passato ad Elizabeth Brooks)in "The Howling/L'Ululato" (1981) di Joe Dante che considerava troppo violento e poi fece la "consulente hardistica" in "Body Double" di DePalma. "Anna Obesessed", capolavoro, con il trio John Leslie, Constance Money e Annette Haven. Loro due pure nel mitico cameo come "vicine di casa" in "10" di Blake Edwards.
RispondiElimina"Beverly Hills Cox"...Mitiche produzioni Caballero.
RispondiEliminaottima rassegna...anche se ho sempre preferito "fare" più che guardare!
RispondiEliminaeh Cirano, c'è gente che guarda mentre fa, non male nemmeno quello, ahah!
RispondiEliminaCirano grazie eh...Ma difatti, porno come questi anche se non ce nè neppure bisogno, sono quelli che ti ottimizzano e di molto la/e trombata/e!
RispondiEliminac'è da dire una cosa, visto che con Cirano - che è un caro amico - siamo approdati al senso etico-sociale di questi film, e cioè che senza di loro, e guardando il resto del cinema, magari dando in mano i film a un extraterrestre che di noi non sa nulla, il tapino vedrebbe di tutto tranne il fatto che gli esseri umani amano scopare e farlo in modo fantasioso quando possibile. saremmo solo una razza di "cappa e spada" e invece fortunatamente lo siamo anche di "cazzo e figa" (si noti la finezza della battuta).
RispondiEliminaMa certo, ero bonario, ciao Cirano!
RispondiEliminaMa certo, ero bonario, ciao Cirano!
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