Il film è tratto dal libro di Nechama Tec "Defiance - Gli ebrei che sfidarono Hitler". Tre fratelli ebrei polacchi, Tuvia, Zus e Asael, scampati al massacro della propria famiglia si rifugiano nei boschi.
Presto vengono raggiunti da altri fuggitivi, con donne, bambini, anziani, e i fratelli, quasi loro malgrado, si trovano con un'intera e copiosa comunità da accudire e sfamare. Dal 1941 al 1943 si rifugeranno, raggiungendo nella fuga la Bielorussia, costantemente braccati dai nazisti ed alla fine ne sopravviveranno circa 1200.
E' narrato il primo anno, il più difficile coi nazisti sempre alle calcagna. Ci sono tutti gli ingredienti che purtroppo conosciamo: la fame, il terrore, combattimenti, scelte difficili da prendere, l'imbarbarimento dei costumi. Tuvia e Zus sono i 2 fratelli più anziani e arriveranno ad un rottura: nel primo prevale la voglia di salvare il maggior numero di persone, nel secondo la voglia di combattere al fianco dei partigiani. Per un lungo periodo questo li dividerà.
Non un grande film. Sviluppo della trama, recitazioni, fotografia, me lo hanno fatto sembrare più una fiction. Ma è di altissimo interesse storico. La vicenda è davvero poco nota.
Stante il luogo comune che spesso si sente dire, che gli ebrei non lottarono per la propria vita, per difendersi, bisogna davvero che qualcuno cominci a ricredersi. Io sapevo dei tantissimi ebrei unitisi ai partigiani anche in Italia, o agli eserciti locali talvolta persino millantando false identità e questo già mi bastava. La storia eroica dei fratelli Bielski è un'ennesima conferma.
Merita una visione.
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