martedì 25 dicembre 2012

Suor Omicidi (aka: The Killer Nun)

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Come rece natalizia #1 questo "Suor Omicidi", seconda ed ultima opera di Giulio Berruti, è certamente adeguato. Ispirato (pare) alla vera vicenda di una suora cattolica in Belgio, tossica che derubava i malati del cronicario che dirigeva per procurarsi i soldi, fece "lievemente" "arrabbiare" il Vaticano, ma alla fine uscì. Già questo basta ad inserirlo tra le pellicole di culto, e tra quelle che ormai non è più possibile fare causa regresso culturale a livello mondiale.

Nunsploitation certamente, ma qua si supera il concetto religioso senza dimenticarlo, e il Dies Irae che accompagna molte scene come tema principale lo sottolinea (musiche curate da Alessandro Alessandroni). Sadismo, eros, etero e lesbo, tutto è spinto ad alti livelli - anche se esplicitamente in poche scene - non per ragioni spirituali, bensì semplicemente per ben più sacrabili ragioni animalesche, invero umane. La protagonista Gertrude (Anita Ekberg), esaurita, sconvolta da un tumore alla testa curato con un intervento dagli esiti incerti, diventa presto agli occhi di tutti i degenti la responsabile diretta di omicidi efferati, prima passati per suicidi o disgrazie, poi valutati per quel che sono. In diversi momenti però, che insieme alle scene eros e sadiche sono di grande fattura, la "sorella di cristo" vive stati allucinatori indefinibili, tra il sogno e il ricordo inconscio, e fino alla fine, quando il finale sorprenderà, si galleggerà nel dubbio.


Veramente notevole il cast. Oltre alla citata Anita Ekberg, assolutamente all'altezza della situazione, ci sono Lou Castel, Alida Valli, e soprattutto una arrapante come poche Paola Morra nei panni di Suor Mathieu, innamorata folle di Gertrude e disposta a tutto per i suoi propositi.

Come spesso capita per queste pellicole, diventano famose per alcune scene in particolare. Trovo che questo film meriti elogi per la sua complessiva qualità, ma nonostante questo non posso fare a meno di menzionarne qualcuna. Metto in cima alla lista la lunga escursione in abiti civili, nel mondo civile, di Gertrude, affamata di soldi e soprattutto affamata di sesso. Al bar ordina "un uomo", poi se lo sceglie lei "con chi scopare", e cito le parole del soggetto, per poi farsi una copula in piedi veramente riuscita, con uno sconosciuto che sparisce immediatamente lasciandola sazia. Notevole per quanto breve l'omicidio con spilli e bisturi sulla faccia di una povera vecchia. Fantastica scopata tra due degenti, un vecchio sulla carrozzina e una meno anziana che sopra di lui si dimena come in paradiso. Ultimo ma non ultimo, la Mathieu che corrompe il medico facendogli ben capire, con la lingua che percorre la cerniera dei pantaloni, quanto sia ben disposta a ricambiare le sue cortesie, e lì...

Magari, dopo aver visto Bambi e aver messo a cuccia li piccini, se il partner è ben disposto da madre natura, può essere un ottimo spunto per alzare la pressione sanguigna alla bisogna...
Buona visione.
Robydick

p.s.: una speciale dedica di questa rece all'amica Petrolio .






























4 commenti:

  1. Oh, grazie Roby... come al solito la dedica la accetto volentieri! :) sperando, sempre, d'esser all'altezza 666)

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  2. guarda, solo il fatto di apprezzare la dedica di un simile film ti rende ampiamente all'altezza! :***

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  3. Anche qui e' presente in uno dei frame che hai postati Daniele Dublino, di cui ti parlai diffusamente in occasione di altra rece e altri post. Ho la vhs uncut francese di questo film, che oggi naturalmente non potrei piu' vedere causa sincopi con rischio ischemico conseguente a causa della presenza e pure massiccia di rappresentazioni di sesso grafico. Berruti era un famoso e pluripremiato documentarista sportivo. Ero in giuria a Bellaria tantissimi anni fa e mi ricordo di un suo doc. sulla pallavolo per conto della Federazione italiana, che fu li' premiato.

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  4. sì, vista la situazione attuale, evitalo come la peste, ahah!
    la uncut più accreditata pare essere la tedesca, però non so... io ho visto in realtà la versione uk con il doppiaggio, sai cosa mi sono perso?
    peccato Berruti abbia fatto solo 2 film, questo è di qualità, decisamente.

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