lunedì 28 marzo 2011

Quel maledetto treno blindato - The Inglorious Bastards

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"Bastardi senza gloria" sarebbe dovuto essere il titolo del film, poi cambiato prima dell'uscita italiana. Negli Stati Uniti venne tradotto invece il titolo originale. Il titolo vi ricorda nulla? Ecco, fermatevi al titolo coi paragoni, me racumandi né! Le trame sono diverse tra questo e la famosa tarantinata e, soprattutto, questo di Castellari sì, è un film spaventosamente bello!

Sento l'obbligo d'iniziare questa recensione con una Lode d'Encomio Solenne a Enzo G. Castellari, regista che ho conosciuto tardi, ma meglio che mai, come si dice. 3 film visti finora, su tre generi diversi ("Il cittadino si ribella" poliziesco/poliziottesco, "Keoma" western, ora questo di guerra), tutti ai vertici del mio gradimento, sulla base del quale eleggo questo regista ad uno dei più grandi registi di film d'azione di tutti i tempi e continenti.
Poi ognuno ha i suoi gusti, ma io così la penso e così mi sentivo di dover dire, anche per ringraziarlo della sua opera.

Seconda Guerra, 1944, in Francia. Un camion che trasporta militari americani, tutti in stato d'arresto per svariati motivi, buca proprio vicino alle linee tedesche. Un massacro ma una parte dei prigionieri si salva e punta dritto verson la Svizzera. E' un gruppo di uomini accomunati dal non aver nulla da perdere, probabilmente sarebbero finiti tutti davanti al plotone d'esecuzione, estremamente variegato. Un solo ufficiale tra loro (Bo Svenson), arrestato per aver disubbidito all'ordine di bombardare un'area piena di civili (questa poi!), che spontaneamente, anche perché tra i più sani di mente, diventerà il capo del gruppo. Poi ci sono un disertore che lo è diventato perché va in panico coi rumori delle armi da fuoco; un italoamericano borseggiatore che ruba di tutto (Michael Pergolani, attore d'una simpatia unica!); un afroamericano, che ha ucciso un commilitone che gli dava troppo del "negro", forte come un bufalo (Fred Williamson); altri... Tutti o quasi poco raccomandabili, formeranno una formidabile testa di ponte tra le linee tedesche. Per un evento fortuito che non voglio spoilerare si ritroveranno a dover compiere una missione delicata e pericolosa, insieme ad un ufficiale paracadutato e ai partigiani francesi, ottenendo in cambio un condono dei reati. Certo, offerta valida e consumabile per chi sopravviverà.

Spettacolo totale per tutto il film, con anche non poche battute di quelle pesanti quindi divertente sotto ogni aspetto. Non c'è un attimo di pausa e l'ultima mezzora circa, quando partirà ufficialmente la missione speciale, è da doppio sturbo. Proseguo a raccontare sotto i frame.

Olimpo come pochi.


25 commenti:

  1. Questo mi manca ancora, ma provvederò.
    Ad ogni modo, solo un appunto Roby: io ho contenutisticamente detestato il Tarantino più recente - Kill Bill e A prova di morte, per intenderci -, ma con Bastardi il vecchio Quentin è tornato davvero al suo meglio, mostrando tutta la potenza del Cinema.
    Se ti capita, riguardalo!

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  2. ciao MrFord, mattinierissimo... :)
    grazie del consiglio ma non capiterà, non ho davvero tempo da perdere. di taran' il solo che voglio rivedermi in religiosa solitudine è "le iene".

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  3. Grande Michel Pergolani, lo ricordo come inviato speciale a Londra, per parlare di rock, nella trasmissione "L'altra Domenica" di Renzo Arbore.

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  4. ma davvero ha partecipato a L'altra domenica? questa poi... ma quante ne sai harmo! :)

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  5. mi hai fatto venire voglia di rivederlo. :)

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  6. ...Quel bellissimo frame che hai messo Roby, con i camion danneggiati e i soldati distrutti fino alla fine dell'orizzonte (girato dalle parti di Monte Inferno, al confine tra il Lazio e l'Abruzzo, in un canalone solfataro nel quale girarono decine se non centinaia di western anche famosissimi) dietro Bo Svenson e Fred Williamson, fu realizzato con un mascherino dipinto alla maniera di Bava aggiunto in postproduzione, non c'è mai stato gran dispiegamento di mezzi in questo film davvero, anzi fu uno dei film più a basso costo se non proprio "straccionesco" che Castellari dovette realizzare perchè nessuno ci credeva (altra dimostrazione definitiva della padronanza e inventiva tecnica e artigianale d'alta scuola di Castellari e di tutti i suoi collaboratori realizzatori), il war-movie in Italia era morto come filone popolare da quasi un decennio,e difatti questo fu anche uno dei film di Castellari ad avere avuto meno successo di pubblico, in Italia, al contrario di quasi tutti gli altri suoi negli anni'70.
    Non in Germania, Francia, U.K., e poi negli Stati Uniti, dove divenne via via, e poi con le prime messe in onda televisive e le prime vhs, il grandissimo film di culto che tutti conosciamo.
    Su "Inglorious basterds" di Tarantino mi dispiace Roby, perchè nei suoi confronti sei così prevenuto, come ho scritto tante volte e non so se pure da queste parti, è probabilmente il film migliore e più maturo che Tarantino abbia mai realizzato nella sua carriera, fino a qui.

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  7. Michel Pergolani è stato un grandissimo musicista, nessuno se lo ricorda come tale..?

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  8. era partito bene però, all'inizio i mezzi sembravano non mancare, poi il tracollo.

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  9. grande roby! film che chiamare cult è poco, una perfetta versione made in italy della sporca dozzina.

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  10. grande te Frank! oggi m'hai attizzato il recettore scandinavo mannagg'a'tté, ahah!

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  11. Visto in epoche più verdi, ma me lo ricordo abbastanza per confermarne la superiorità rispetto alla boiata soporifera (almeno per me...mi sono addormentato 3 volte) di Taranticchio.
    grande Pergolani, me lo ricordo come fosse ieri da Arbore nell'unico programma domenicale alternativo della storia della rai...:)

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  12. ciao unwise! sto cercando su youtube pergolani ma non si trova un granché ...

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  13. bisognerebbe fare un raid negli archivi di mamma rai...

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  14. molto molto meglio del deludente "Bastardi senza gloria" di Tarantino......

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  15. poi ne parliamo unwise... ;-)

    ciao Cirano! d'accordissimo con te!

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  16. Comunque, alla motivazione sul perchè ad un certo punto non si vedano più utilizzare nel film armi da fuoco, ne conoscevo un'altra più o meno "ufficiale" ma anche propinatami dallo stesso Castellari in persona. Che mentre giravano, entrò in vigore il famoso pacchetto-legge Reale, dal nome dell'onorevole che lo aveva propugnato in parlamento, in termini di cosìddetta "Legge speciale" con fini dichiarati di contrasto dell'eversione terroristica in quel periodo in Italia, allo zenith.
    Tra le misure di questo pacchetto legge, c'era adottata anche quella di far controllare all'autorità giudiziaria la pericolosità -e quindi potenziale offensività delle armi se rubate e poi opportunamente modificate,come avveniva di sovente in quelli anni-cosìddette "a salve", utilizzate dai tecnici armaioli sui set cinematografici. Ragion per cui, proprio nel mezzo delle riprese, vennero dei finanzieri a requisire le armi della produzione e dalla bufalotta dove si stava girando, portate a Roma per gli accertamenti e la certificazione del via libera di rito. A me, Castellari stesso mi disse questa come ragione, per cui da lì in poi, o sospendevano le riprese in attesa di riavere tutte le armi uguali e già presenti in molto girato, e che per ragione di continuità di montaggio non si potevano nenache cambiare,cosa impossibile per ragioni di budget ma primariamente per non sforare dei soldi bucando il tempo delle riprese, o si arrangiavano proprio senza.

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  17. ma pensa te, anche la legge antiterrorismo... be', se te l'ha detto Castellari in persona, non ne dubito minimamente.

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  18. hai ragione... a Tarantino toglierei tutti i miliardi che ha guadagnato (sicuramente) scopiazzando qua e là nell'italico panorama! :)

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  19. milena, cosa vuol dire "petrolio-muso"? O_o
    mi spiazzi così ... io sono anzianotto, vacci piano che me vie' 'na sincope :D

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  20. Un altro film che devo proprio vedere.

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  21. ciao Adriano! eh sì, questo si Deve proprio ;-)

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  22. Continuo a considerare Tarantino come il regista più sopravvalutato della storia del cinema, e uno dei più abili venditori di fumo di tutti i tempi... ma questo è un problema mio, e so che sono in netta minoranza, quindi mi taccio qui (anche perchè il discorso si farebbe davvero troppo lungo! :-) ). Però se il prode Quentin riesce a 'sdoganare' piccoli capolavori come questo che anche io, lo ammetto, MAI avrei visto senza la sua clamorosa pubblicità... beh, questo è un merito che gli va senz'altro riconosciuto!

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  23. caro kelvin, a riguardo di tarantino la pensiamo decisamente allo stesso modo! appartengo alla minoranza che citi.

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