Il caro amico/socio Belushi mi perdonerà questa invasione nel suo amato percorso di bis e exploitation, ma questo è un sottogenere a cui sono affezionato. Visto per caso che ero ragazzino, perversamente intrigante, che ha avuto poche ma curiose pellicole soprattutto italiane alcune delle quali compariranno qua: il nazisploitation.
In un paese del nord italia siamo agli sgoccioli della presenza dei nazisti che forse anche per questo sono più feroci che mai. I partigiani lottano mietendo qualche successo e il paese poi subisce ritorsioni tremende. Durante i rastrellamenti uomini se ne trovano pochi, sono tutti alla macchia e le donne, le più giovani, vengono rapite per essere sottoposte a torture terribili, cosa che poi capita anche ai partigiani o presunti tali catturati, allo scopo di avere informazioni.
Il mezzo (la tortura) va' però ben oltre il necessario, ha un carattere, si passi il termine, sperimentale, come direbbe "herr doktor" Mengele, personaggio tra i grandi ispiratori di questo de-genere di film. Ad occuparsene personalmente è la sadica dottoressa Ellen Kratsch (la stupendissima Macha Magall, che a me ha fatto un gran sangue, detto sinceramente), sessualmente bivalente, coadiuvata da due assistenti che probabile, ma purtroppo con comprovato da immagini, le tenevano compagnia anche la notte. La dottoressa porta avanti ricerche sulla potenzialità animale degli esseri umani così come sulle loro capacità di sopportazione del dolore (più o meno). La sua più mostruosa creatura è un uomo scimmiesco trasformato in una macchina di sesso, alla quale vengono date in pasto donne all'interno di una gabbia, che massacra, penetra e pure divora, e chi han scelto per il bestiale ruolo? Proprio il mitico Salvatore Baccaro, nessuno poteva meglio di lui interpretarlo.
Recitazioni da B-movie tal com'è la produzione, meglio non dargli troppo peso, tranne per la Magal e per Baccaro che emergono alla grande. Film a budget ridottissimo, tanto che gli aerei che bombardano è fin evidente che sono dei modellini. Eppure alcune scene sono veramente da culto. A parte i feroci strupri de La Bestia nella gabbia, ma poi le feroci torture, altri strupri, nudi integrali maschili e femminili a non finire. Tremendi anche i rastrellamenti con un momento spaventoso, quando un neonato viene lanciato in aria a guisa di piattello per i mitra dei tiratori nazisti, una cosa agghiacciante.Tutt'altri sentimenti stimolati quando la dottoressa seduce un partigiano appeso per le braccia, e subito dopo evira quello appeso affianco che aveva "osato" eccitarsi per la cosa...
Spiazzante è il misto di sesso spinto, manie sadiche, ecc..., e, pur con interpretazioni appena passabili, contenuti sui classici argomenti di guerra, come appunto il ruolo dei partigiani nella stessa, spiattellati lì che ti lasciano interdetto, in un modo esplicito nel senso popolare del termine. Non manca nulla ma è mischiato con la cura di un cuoco demente. Mangereste i wafer alla nocciola conditi col pesto? O magari gli spaghetti con marmellata di rose, aglio e acciughe? Così, tanto per fare qualche esempio culinario, perché alla fine non capisci nemmeno te che sapore ti rimane in bocca. Ecco perché il film entra a pieno titolo nella mia personale categoria Trash, dei Cult indefinibili.
A mio parere imperdibile!
Chiudo con un po' d'accademia, che poi non si ripeterà nei prossimi film di genere.
Cos'è il nazisploitation, o anche nazi movie? Come avete letto, un misto di horror exploitation e sexploitation con protagonisti i nazisti nella loro accezione più crudele, in particolare le fanatiche SS. Per me sono ingredienti che stimolano l'appetito...
Questo genere ha subito non poche censure, leggete quanto riporto dalla pagina wiki dedicata a riguardo dei c.d. "video nasty":
Durante la prima metà degli anni ottanta, la nazisploitation giunse anche sul mercato inglese, resa popolare dal crescente mercato home video VHS. Dato che gli studi di Hollywood andavano sfruttando sempre più il nuovo formato, il genere venne affidato a piccole compagnie domestiche che andavano rifornendo gli scaffali con i nastri. Una piccola compagnia inglese, la GO Video, ottenne i diritti di un film italiano intitolato SS Experiment Camp. La compagnia intraprese una campagna pubblicitaria in cui veniva raffigurata una donna nuda dalla testa ai piedi, con una svastica che pendeva dalla sua vagina ed un esercito di SS che marciava sullo sfondo. I manifesti del film appesi nei videonoleggi divennero l'obiettivo di gruppi di protesta che decisero di far chiudere questi negozi e chiesero che il film venisse vietato. Dopo il Video Recordings Act, la maggior parte dei film di nazisploitation (etichettati come 'Nazi Nasties') divennero illegali nel Regno Unito.
I seguenti film nazisploitation sono tutt'oggi vietati:
- Camp 7: lager femminile, regia di Lee Frost (1969)
- La bestia in calore di Luigi Batzella (1977)
- L'ultima orgia del III Reich di Cesare Canevari (1977)
- Casa privata per le SS di Bruno Mattei (1977)
- Le deportate della sezione speciale SS di Rino di Silvestro (1976)
- Ilsa, la belva delle SS di Don Edmonds (1974)
- Salon Kitty di Tinto Brass (1975)
- Kaput Lager - Gli ultimi giorni delle SS di Luigi Batzella (1976)
- Liebes Lager di Lorenzo Gicca Palli (1976)
- KZ9 - Lager di Sterminio di Bruno Mattei (1977)
- Lager SSadis Kastrat Kommandantur di Sergio Garrone (1976)
- Le lunghe notti della Gestapo di Fabio De Agostini (1977)
- SS Lager 5: L'inferno delle donne di Sergio Garrone (1976)
- La svastica nel ventre di Mario Caiano (1976)
Robydick
Ad accompagnare il frameshow di oggi, musica adeguata. Una "interessante" e "imperdibile" compilation che ho trovato su youtube: "Best Wehrmacht Songs".
...ho sempre la sensazione che tu prima di postare già di sfreghi le mani, perchè sai che leggerò il tuo post con...diciamo piacere.
RispondiEliminaekkekkazzo, rob! :-))))
love, mod
sì mod, è così, hai ragione, e sei una splendida a intervenire su post come questo ma ci contavo! ;-)
RispondiEliminabaci e ai prossimi, ne farò una gran serie.
:*****
Questo e Ilsa sono gli esempi che faccio quando voglio descrivere il genere. Genere che può essere anche riflessivo, anche se il film non è chissà di qual fattezza. Può essere più riflessiva una pellicola come questa, con tutti i suoi limiti, anche grotteschi, che uno strombazzato war movie hollywoodiano.
RispondiEliminaMi spiace solo che esistano elementi affascinati da certe figure, e non intendo essere affascinati dalla creazione di un personaggio anche negativo (opera quindi di un bravo scrittore), cosa lecitissima, trattandosi di fiction, ma proprio della figura REALE del nazista sensuale, dal culto estetico di un'ideologia contraddittoria.
Meno male che qui certi rischi non si corrono! W le recensioni di Robydick! ;)
ahah! grazie occhio, W W W ovviamente! :)
RispondiEliminail discorso che fai è chiaro ma anche per me un po' complesso da affrontare, nel senso che appunto mi limito a far cronaca, astenendomi dal giudicare certi "personaggi". le fantasie erotiche sono una cosa talmente vasta e personalissima che, a mio parere e entro la regole d'oro del "devono dare piacere a tutti", tutto è lecito e permesso. c'è qualcuno che si diverte col sadomaso, bdsm ecc..., con abbigliamento nazi? oh, contento lui... diverso discorso è fare l'apologia del nazismo e tra l'altro, sotto quest'aspetto, i nazisploitation proprio non la fanno.
non è questa una risposta diretta a quello che dici, intendiamoci. ho colto l'occasione per esprimere un parere. ;-)
Eh sì, discorso veramente, ma veramente complesso, caro Rob. Sì, tu hai fatto una considerazione su qualcosa al di là di ciò che dicevo, vero.
RispondiEliminaSpero che neofreak, liberisti da combattimento, sessodipendenti di sorta non mi mettano al rogo prima di aver realmente compreso ciò che voglio dire.
Il fatto è che non si può evitare di usare a scopo di intrattenimento cose che "hanno fatto" del male", altrimenti non potremmo fare nemmeno un passo. Il nazismo è solo un esempio di cosa negativa poi sfruttata in mille modi, questioni simili possono essere milioni.
Senza divagare troppo, spiego subito che il commento mi è stato ispirato da frasi sentite più volte, inerenti al fatto che visionatori di queste pellicole debbano per forza essere persone estimatrici di quel "culto" sesso (reale), perpetrando appunto apologia. Cosa sbagliatissima, che si addice a ristrettezze mentali, e ripeto nuovamente che per me ha poco senso idolatrare ed estetizzare a forza situazioni ideologiche palesemente contraddittorie (vedi accoppiamenti come quelli del film, dove, in barba alla decantata purezza della razza, non ci si facevano remore ad avere contatti sessuali con i prigionieri).
Sai com'è, Rob, in questi tempi di revisionismi di ogni genere io mi aspetto di tutto...
Errata corrige freudiana: "culto" STESSO. :D
RispondiEliminaocchio, sei veramente un grande, sottoscrivo quanto dici.
RispondiElimina... e infatti, come sottolineavi prima, qua da 'ste parti non ci facciamo mancare nulla appunto, tutto il Cinema è rappresentazione e come tale lo trattiamo, senza pregiudizi e senza ideologie. che pure non mi mancano a me, lo ammetto, e faccio esercizio d'apertura mentale proprio grazie ai film.
giovedì, con tutt'altro genere di opera, una divertentissima commedia, ci andrò giù pesante ancora su questi argomenti. leggerai... ;-)
p.s.:
su questioni di purezza della razza, guarda, se ti vedi "Addio Zio Tom", ne avrai da dire anche di peggio a riguardo, ahah!
Alimurtè!!!!! Un Erossvastica, così su due piedi!!! Grande Roby!!!! Lasciamene fare almeno uno della rassegna, please! Anche un "Ilsa Movie" qualasiasi! Se ti piace la Magall, allora obbligatoria la visione di "Casa Privata per le SS" di Mattei, con il lesbo in compagnia di Marina Daunia!
RispondiEliminaEheh, ormai ti conosco e leggo sempre con piacere!
RispondiEliminaMi sono accorto che il mio ultimo commento in alcuni punti non è proprio chiarissimo. :D
Aggiungo ancor maggiore semplificazione: evviva la fiction e le sue infinite possibilità, buuu ai fautori di tagli, censure e giudizi superficiali, buuu ai denigratori bigotti, parrucconi e del "sentito dire"
Ma buuu anche agli esaltatori di ideologie contraddittorie, che in nome di un finto libertinismo segaiolo mascherato da mentalità aperta (MA ADDò??) esaltano cose che dimostrano di aver compreso ben poco.
Ehehe, ora sono soddisfatto.
Di Jacopetti ho visto tutto, di Prosperi quasi, e via di questo passo sui mondo. Mi ero ripromesso di commentare sul post di Addio...(difficilmente trattato a fondo come ha fatto Napoleone), ma lo faccio qui: penso che su Jacopetti si sia accumulato molto odio anche per via delle presunte leggende diffuse sul suo conto. Personalità molto complessa, difficile percepirla da parte di chi non l'ha conosciuto di persona. C'è tanto da imparare...
I mondo movies li ho scoperti ipergiovane, grazie ai racconti di mio padre, che ha avuto il piacere di vedere il primo Mondo cane al cinema; invidia!!! Dopo registrazioni e vhs volanti, da un po', la collection da 8 dischi fa bella mostra sul mio scaffale. Ho detto tutto, no? :D
Sì, una commedia adesso ci sta tutta, ultimamente me le sto facendo mancare! Buona rece allora! :)
Salvatore Baccaro infoiato vale la visione. D'accordo con te Roby: al bando tutti i bigottismi e le censure, e gli imbecilli di tutte le età. Al riguardo ricordo quei bravi maestrini che bollarono di fascismo senza senza e senza ma il primo film dell'Ispettore Callaghan e adesso se ne stanno tutti al calduccio alla corte di re silvio.
RispondiEliminaMa Puttana Eva, il nazismo era questo oppure quello edulcorato al glucosio del film di Benigni? Io propendo per la prima ipotesi.
RispondiEliminabelu', va benissimo! la facciamo assieme, poi ci dividiamo i compiti ok? :)
RispondiEliminabravo occhio, bisogna sempre sentirsi soddisfatti appieno, come diceva... non ricordo, ahah!
spero napoleone passi di qua per le tue a riguardo di jaco.
harmo, d'accordissimo su tutto, e sul nazismo da diabete di tizio... nun me fa parla'!
Occhio, e' appena uscito finalmente in DVD in una bella edizione della Camera Obscura, ovviamente con audio in ita., "Mondo Candido"('75) di Jacopetti e Prosperi , l'ultimo, sfortunatissimo e maledetto film del duo. Bel packaging interamente cartonato, e oltre di 200' min di extra e intervista a Jacopetti,fatti da F. Caddeo.
RispondiEliminaGrande Camera Obscura, gli extra sono succosissimi, e proprio ad hoc proprio parlando di conoscenza che dicevo...
RispondiEliminaGrazie per la dritta!
Tu la prenderai?
L'ho gia' preso, sto vedendo adesso gli extra...Salvatore Baccaro faceva il fioraio, insieme al fratello, ed e' anche in "Mondo candido", faceva tantissimi film perche' lavorava davanti ai mitici studi De Paolis, i produttori quando avevano bisogno di un"uomo- bestia", sfruttavano in tantissimi film il mitico Baccaro ,Che non parlava quasi mai, morto giovane e per forza, soffriva di macromegalia mi pare si chiami così', un'enorme abnorme calcificazione delle ossa, e in particolare del cranio e delle ossa del volto
RispondiEliminaVa dato quel che gli va riconosciuto anche a Prosperi, senza il quale Jacopetti non sarebbe potuto essere Jacopetti , ne' tantomeno fare quello che ha fatto. Un binomio tecnico insostituibile.
RispondiEliminaBravo Napoleone, hai fatto bene a dire tecnico, perché, al di là della potenza del messaggio, il duo ha fatto gran sfoggio di doti tecniche, necessarie nel campo di mondo e dintorni. Ovviamente tecnica al servizio della prosa, di certo non un mero oggetto formale. E unisco ai loro anche il nome di Antonio Climati, in questo caso nel senso della direzione della fotografia, autore di alte suggestioni visive.
RispondiEliminaDi Baccaro ho visto la stracultiana intervista del fratello, dove raccontava gli aneddoti. Una modestia disarmante, reale. Grande, grande stima.
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