Nancy Everhard/Sam Leary :- “Quanto tempo pensi che qualcuno possa vivere dopo avergli strappato il cuore?”
Dolph Lundgren/Frank Castle :- “Un lungo ... tempo.”
Dolph Lundgren/The Punisher :- “Ho da punire i colpevoli!”
Barry Otto/Shake[speare]:- “E come risultato devono soffrire gli innocenti?”
The Punisher :- “Ho ancora da parlare con Dio qualche volta, gli chiedo se quello che sto facendo è giusto o sbagliato, sto ancora aspettando una sua risposta, e fino a che non ne otterrò una, sarò in attesa, ben guardando, che IL COLPEVOLE DEBBA ESSERE PUNITO!”
Louis Gossett Jr./Jake Berkowitz :- “Come cazzo si possono definire 125 omicidi in 5 anni?”
The Punisher :- “Lavori in corso.”
Jeroen Krabbé/Gianni Franco :- “C'è un limite alla vendetta, lo sai.”
The Punisher :- “Credo solo di non avere ancora raggiunto il mio.”
Frank Castle :- “Se sei colpevole, sei morto.”
[Il Punitore viene torturato]
Kim Miyori/Lady Tanaka :- “Chi ti ha mandato?”
The Punisher :- “Batman.”
[Il Punitore è in procinto di essere torturati]
Lady Tanaka :- “Sai quanto dolore possono comprare 10'000 $?”
The Punisher :- “A questa domanda si può scegliere vero, falso,o a risposta multipla?”
Shake[speare]:- “Mio Dio l'uomo non può vedere? Questo è il risultato della tua quinquennale follia omicida! Hai indebolito i boss a tal punto che non possono più proteggere le proprie famiglie!”
Gianni Franco :- “Dì qualcosa.”
The Punisher:- “Vaffanculo.”
The Punisher:- “Andiamo Dio, rispondimi. Da anni mi sto chiedendo perché, perché sono morti così tanti innocenti mentre i colpevoli sono ancora vivi? Dove è la giustizia? Dov'è la punizione? Oppure mi hai già risposto, hai già detto al mondo che la giustizia è qui, ecco la punizione, qui, in me.”
Lady Tanaka :- “Voi americani avete una grande delle grandi capacità per violenza, ma è selvaggia, è sfocata. Imparerete.”
Lady Tanaka .- [rispondendo alla domanda: "Chi cazzo ti credi di essere?"] “Siamo Yakuza. Quando i vostri antenati erano ancora pastori che portavano le pecore a pascolare sulla costa mediterranea, i nostri erano i signori del crimine dell'Asia.”
Lady Tanaka :-” Era una domanda molto costoso quella che vi ho posto qui l'altra sera. Molti dei nostri più fidati erano persone che lavoravano per voi, ma ci è costato quasi $ 2 milioni per farli uscire di prigione .”
Sam Leary :- [come lei e Berkowitz si aggirano per le fogne per tana del Punisher] “... Allora come mai non hai mai rinunciato a Frank Castle, come hanno fatto tutti gli altri?”
Jake Berkowitz :- “Perché so cosa vuol dire essere abbandonato.”
The Punisher :- “Tu sei un bravo ragazzo, Tommy. Crescerai fino ad essere un uomo buono. Perché se non sara così...Mi incontrerai di nuovo.”
Gianni Franco :- “Quanto grave?”
Todd Boyce/Terrone (!) :- “Quanto è grave?”
Lady Tanaka :- “Ho un appuntamento e vi lascio nelle mani di Tomino. Egli non mancherà di tenervi in vita più a lungo di quanto possiate resistere. Arrivederci.”
[Lady Tanaka si gira e inizia ad allontanarsi]
The Punisher :- “Ehi!”
[Torna indietro]
The Punisher :- “Io vi farò fuori tutti.”
91 persone vengono uccise singolarmente sullo schermo in questo film, non compresi quelli che muoiono in massa nelle esplosioni, ecc
Era originariamente vietato in Sud Africa e poi fatto uscire direttamente in video, due anni dopo la sua uscita.
Dolph Lundgren ha fatto egli stesso la maggior parte delle sue proprie prodezze.
Questa prima, sfortunata trasposizione cinematografica del grande The Punisher/Frank Castle presenta un interessante punto di incontro tra il "super eroe" e "un uomo solo contro il mondo", cioè quel tipo di film che è venuto alla ribalta nei primi anni '70. Diversamente dalla maggior parte degli eroi di fumetti, il personaggio era originariamente presentato come un “cattivo”, il quale a differenza di Spider-Man combatteva i cattivi con la caratteristica di essere enormemente brutale e feroce egli stesso, oltre che strafottersene di tutta la leggerezza di questo mondo. Questo primo film del Punisher, addirittura in molti paesi intitolato come in Italia, “il Vendicatore”, è virato verso la maniera di fare violenti film d'azione e di vendetta degli anni '80, tra il voler essere un “film a fumetti" nel senso più goffo del termine, e un regolare "film d'azione", nel senso più trucido della parola. Questo primo film del Punisher venne realizzato dal grande montatore Mark Goldblatt nel lontano 1989, uscendo nelle sale senza fortuna (in Italia non arrivò, solo successivamente fu programmato da Raidue per “Sabato in giallo” o come cazzo si chiamava, e in prima serata[!]) forse perchè troppo presto o troppo tardi (appena un mese prima dell'uscita del celeberrimo “Batman” burtoniano) rappresentando un po' l'ultimo battito di coda di una certa concezione del cinema d'azione “alto” del decennio precedente che sta molto a cuore credo a tanti di noi. Mentre al contempo, si è trovato troppo in anticipo rispetto ai film tratti dai fumetti della Marvel che oggi fanno incassi comunque e sempre importanti, Questa trasposizione con Dolph Lundgren si mantenne di più nel versante puramente “action”. Un film d'azione puramente e piacevolissimamente B-Movie come e più dei contemporanei “Furia cieca” ('89) di Philip Noyce, o “Die Hard -Trappola di cristallo” ('89) di John McTiernan, in realtà un vero “Guilty pleasure” del divertimento. Inoltre, Dolph Lundgren è abbastanza credibile pur con i capelli tinti di nero per esigenze di impersonificazione di Frank Castle, nei panni di un uomo in grado di battersi da solo come un'intero esercito.
La nostra storia inizia con una esposizione sotto forma di notiziari nei quali si sente che Frank Castle è tornato, come fosse direttamente il “Ritorno del Cavaliere oscuro” Benvenuti a tutti. Ci viene detto che Frank Castle è stato creduto morto negli ultimi cinque anni, poi la seconda storia è per ricordare ai cittadini che... da qualche parte (il personaggio e la trama sono ambientati a New York, ma questo è stato girato in Australia e nulla sembra ancora solo vagamente come New York. Intanto, ben 150 mafiosi sono stati uccisi negli ultimi cinque anni . Mentre questo è un modo piuttosto spiccio per proiettare velocemente gli spettatori al centro della storia soprattutto dato che il testo lentamente ma era stato perfezionato, è anche abbastanza ben fatto per lanciarci direttamente negli avvenimenti successivi. Zoppa come sono il 99,9% delle origini delle storie super-eroi, in quella del Punitore è particolarmente evidente fin dall'inizio come la sua famiglia che venne uccisa, è stata soprattutto uno stratagemma per i narratori affinchè lui uccidesse centinaia di mafiosi, per cui complimenti a questo film per non essersi neppure preoccupato di darci 30 minuti di un Dolph Lundgren rattristito e dai capelli tinti. In ogni caso, questo porta subito dopo all'intervista di un mafioso,Dino Moretti interpretato da Bryan Marshall, il quale mette in dubbio l'esistenza del Punitore. Ancora una volta, a questo punto ha già ucciso più di 150 mafiosi..
Questo brutale film di vendetta presenta un alquanto singolare stratagemma del Punisher per attirare e far uscire allo scoperto, l'informatore ubriacone a suo amico Shake[speare], interpretato da Barry Otto. Siamo arrivati quasi immediatamente ad ottenere un bel pezzo di azione quando il mafioso va a casa sua e gli scagnozzi della villona vengono uccisi uno dopo l'altro, senza mai mostrare in faccia il Punitore, dobbiamo solo vedere il suo braccio appendere un sicario per il collo e un suo calcio che ne scaraventa un altro giù da un balcone, mentre la villa viene fatta a pezzi dagli scambi di colpi di mitragliatrice. Uccide il capo mafioso, e questo già sembrerebbe come la conclusione di un film molto duro, ma non siamo neanche a dieci minuti! La vera storia, si scopre, segue una donna boss della Yakuza, interpretata efficacemente da Kim Miyori, che si muove per prendere il controllo del crimine organizzto della____ città, sfruttando il vuoto di potere creato dalle azioni del Punisher il quale uccidendo oltre un centinaio di mafiosi ha decimato le “famiglie” dell'Organizzazione. In un primo momento, il Punisher sembra lasciare freddamente l'iniziativa alla Yakuza che sta uccidendo più mafiosi per lui, dimostrando che non ha davvero pensato questa cosa come un “punizione” attraverso la sua opera. Tuttavia, quando il Punitore scopre che la spietatissima, disumana boss della Yakuza ha rapito gli innocenti bambini figli dei mafiosi, decide di fare spazio nella sua fitta agenda di vendicatore, alla liberazione di tutti i ragazzini incolumi.
Alla fine della visione, “The Punisher” è un bel B-movie divertente di vendetta della fine degli anni '80/primi anni '90, quando la paura del tutto irrazionale che il Giappone prendesse tutti i migliori posti di lavoro e le imprese degli Stati Uniti, anche grazie all'apporto della mafia, era molto presente in alcuni film del periodo. Nessuno avrebbe immaginato che sarebbero poi invece stati i russi (tra l'altro nei tempi odierni veramente un popolodi m. , non di certo come i giapponesi) a prendersi tutti quei posti di lavoro dopo la caduta del muro di Berlino. Si tratta di una motivazione senza cervello tipica dei film d'azione e di vendetta di quegli anni, mentre le reali ragioni per le quali il Punisher si lascia far coinvolgere iniziano ad essere abbastanza fragili, almeno fino a quando la sua ex-partner viene anch'essa coinvolta, e si hanno un paio di sotto-trame che, letteralmente, vanno da ben poche parti, probabilmente a seguito di nuovi sviluppi nel mondo finanziario e geo-strategico del periodo, e dell'immagine che ne avevano gli americani al tempo...No, scherzo. “Il Vendicatore”, secondo il ridicolo titolo italiano, ha anche la lunghezza del perfettp B-movie finisce bruscamente alla boa degli 89 minuti (la versione theatrical). Ma per tutta la sua durata, è innegabilmente molto piacevole e distraente. C'è qualche buona battuta e dialogo (anche scritte dallo stesso Lundgren, che vi rimise completamente mano), le scene d'azione sono ben messe insieme e ben realizzate, il montaggio è ovviamente ottimo tratattandosi di uno dei più grandi montatori in assoluto del cinema americano, soprattutto d'azione e anche mainstream, e la trama dietro tutto ciò è solida e dinamica. Vorrei che i cattivi fossero stati caratterizzati in maniera migliore, ma anche si Lady Yakuza è abbastanza generica, il personaggio che ne ottiene Kim Miyori però si ricorda, oltre che un paio di mafiosi direttamente interpretati da Bryan Marshall (Dino Moretti), ma soprattutto da Jeroen Krabbé (Gianni Franco), il quale con la sua sola presenza nei film americani di quel periodo, valeva ampiamente la visione. Dolph fa un buon lavoro nei panni non semplici di Frank Castle, è spaventoso e come sempre i suoi personaggi, non parla molto, che è già davvero tutto il necessario per il traumatizzato e sociopatico personaggio di giustiziere del Punisher . Louis Gossett Jr. interpreta il poliziotto che era il vecchio partner di Castle, e come sempre trattandosi di lui, offre un'interpretazione solida anche di una parte davvero debole.
Il film è stato conosciuto per essere particolarmente terribile nella comunità dei fumettari, probabilmente perché non è veramente un film fumettistico. Punisher in questo film non usa molto in termini di armi, facendo affidamento sulle arti marziali e il combattimento corpo a corpo più brutale, per le più sequenze estese, e più in particolare, non ha una maglietta nera con il teschio bianco dentato che è per il Punisher come la S sul petto per Superman. Lui non ha nemmeno una maglietta con il famoso teschio. Noi non vediamo mostrato un singolo segno di quelli che sono caratteristici del personaggio del Punisher... così come Garth Ennis avrebbe rivitalizzato e ricreato nel 2001. Non include neppure quei riferimenti anche inutili che solo i nerd dei fumetti avrebbero voluto ottenere dal film.
Si tratta di una diversificazione quindi abbastanza divertente e ottenuta con una sceneggiatura sorprendentemente decente e superiore alla media di quelle poi realizzate, così come il regista Goldblatt ha continuato a essere un montatore di grande successo e lo sceneggiatore Boaz Yakin ha scritto e diretto grandi progetti per la Disney, tra cui”Il Sapore della vittoria” e “Prince of Persia”. Onestamente questa prima versione cinematografica mi piace (come del resto e molto, anche le due successive, quella del bravo Jonathan Hensleigh del 2004, e soprattutto, la più bella e riuscita, quella di Lexi Alexander del 2008, “Punisher: War Zone”) probabilmente solo perché sono completamente stanco delle storie cinematografiche che traggono origine a iosa dai fumetti, di oggi.
Citazioni memorabili:
Jeroen Krabbé/Gianni Franco:- “C'è un limite alla vendetta, lo sai.”
Dolph Lundgren/The Punisher:- “Credo solo che non ho ancora raggiunto il mio.”
Kim Miyori/Lady Tanaka :- “Voi americani avete una grande capacità per la violenza, ma è selvaggia, è sfocata. Imparerete.”
The Punisher:- “Tu sei un bravo ragazzo, Tommy. Crescerai fino ad essere un uomo buono. Perché se non sara così ... Mi incontrerai di nuovo.”
Valutazione body count: 150 omicidi su un massimo di 300.
La VHS tedesca omette alcuni dei sanguinosi impatt dei proiettili. L'uccisione dell'esercito di Samurai nella torre Yakuza è stato completamente rimosso. Li vediamo solo stesi a terra.
C'è una “Workprint” completamente “Uncut” del film che comprende oltre 15 minuti di filmato in cui si sviluppa una ulteriore trama del personaggio di Frank Castle. Queste scene sono state tagliate nel montaggio finale, e le sequenze di questo filmato sono state in seguito incluse nel montaggio della morte della famiglia di Frank Castle nel film. Questa workprint è stato pubblicata come bonus nella Special Edition 2 Disc pubblicara nel 2006 dalla XT-Video (Austria).
La versione R2 pubblicata in Germania (dalla Starlight Film - Ungeschnitten) è tagliata di un secondo. Manca un primo piano della testa della baby-sitter (la faccia) e il suo successivo scivolamento verso il basso, dopo essere stato colpita (1 sec). E' stato anche rilasciato un rating inferiore rispetto al divieto ai minori di 16 anni dalla FSK (l'ente di censura tedesco) grazie a un taglio di circa 5 minuti di violenza.
Le versioni cinema UK cinematografiche e video sono stati ridotte di 1 min e 21 sec. con le modifiche alle scene di violenza, tra cui dei colpi e delle ferite da coltello insanguinato, accoltellamenti alla gola, lo strappo di un orecchio, una rottura del collo, una mano tagliata, e un colpo di pistola in bocca a un uomo.
La versione video finlandese è tagliata di 11 minuti.
Il DVD uscito R1 in Usa (Artisan), R0 in Corea (New World International) contiene la "R-Rated Theatrical Cut”, i cui tagli sono:
- La mano di un marinaio tagliata sullo yacht (1 sec.).
- Il primo colpo in testa della baby-sitter (in faccia) e il suo corpo che scivola, dopo essere stato colpito (2 secondi).
- La guardia del corpo del gangster che viene colpita seduta in un ristorante, un sacco di sangue (4 secondi).
- Mr. Franco che spara ad una guardia a palazzo Tanaka, piano ravvicinato del colpo in testa (1 sec).
- Il Punitore che prende a calci una guardia nella stanza rossa,(1 sec).
Tutte le sequenze di combattimento sono state improvvisate dagli attori per dare ai combattimenti un senso di realismo.
The Punisher non usa mai la stessa arma due volte. Egli inoltre se le lascia alle spalle una volta scariche, senza alcun motivo.
Dolph Lundgren ha scritto i monologhi del Punitore, all'inizio e alla fine.
Le auto della polizia sono Valiants australiane convertite alla guida a sinistra. Ci sono 2 modelli che si vedono nel film, le VK CL del 1976 e 1977.
Nella sequenza d'apertura, sopra l'entrata di un cinema, è visibile il poster del film "Make Them Die Slowly", meglio conosciuto come “Cannibal Ferox” ('81) di Umberto Lenzi.
Il film è uscito nelle sale di tutto il mondo, tranne che negli Stati Uniti a causa del fallimento della New World Pictures, e in Svezia a causa della censura (ma sarebbe arrivato più tardi in video). E ha avuto una proiezione in 35 millimetri negli Stati Uniti l'8 luglio 1990 alla LA Comic Book e Science Fiction (in un triple feature con il pilot della serie di "The Flash" della CBS-TV e "The Guyver") e poi il 18 Ottobre 2008 presso il Festival del Cinema di Evasione , a Durham (NC), dove il regista Mark Goldblatt ha portato la sua propria copia a 35mm (così come Dolph Lundgren al Devo Break Fest il 18 Aprile 2009 presso il nuovo Beverly di Los Angeles).
Durante un flashback che Frank Castle ha sulla sua famiglia, le sue figlie indossano entrambe un pigiama di Spider-Man. Il regista Mark Goldblatt ha fatto questo per rendere omaggio a Spider-Man. La prima apparizione di The Punisher fu nel N° 129 di Amazing Spider-Man # 129, del febbraio 1974.
C'era una scena girata, ma tagliata dal film, che mostra Frank Castle, quando era ancora un poliziotto, arrestare il boss Dino Moretti (il mafioso che lui uccide all'inizio). Tuttavia, ci sono nel film ancora allusioni a questo avvenimento. Quando Sam Leary si presenta a Berkowitz, lei accenna al fatto che avevano lavorato insieme alla cattura di Moretti ("Sono stata l'infiltrata."). E sia il DVD che la versione in VHS del film hanno ancora una foto sulla copertina caratteristica di quella sequenza con Castle in camicia blu jeans e con due pistole, Berkowitz, e Leary (nel suo travestimento da prostituta).
La band Metal Thrash di New York dei Biohazard ha campionato di uno dei dialoghi di “The Punisher” inserendoli nell acanzone "Punisher" la parte campionata tratta dal film è il monologo di Dolph Lundgren : “Andiamo Dio, rispondimi. Da anni mi sto chiedendo perché, perché sono morti così tanti innocenti mentre i colpevoli sono ancora vivi? Dove è la giustizia? Dov'è la punizione? Oppure mi hai già risposto, hai già detto al mondo che la giustizia è qui, ecco la punizione, qui, in me.”
Visto che non aveva assolutamente alcun coinvolgimento con la creazione del personaggio del Punisher originale, questo è uno dei pochi film basati su un fumetto della Marvel nel quale Stan Lee non appaia in un cameo.
Questo film è considerato un "Ozploitation" (un film di genere australiano).
Il Produttore Robert Mark Kamen ha rivisto e riscritto la sceneggiatura originale di Boaz yakin per compiere alcune modifiche tra cui l'aggiunta di un prologo -alla “Letal Weapon”(Arma letale) ('87) di Richard Donner, il quale è stato anche girato, ma alla fine omesso in sala di montaggio, lasciando solo dei flashback, come nello script iniziale di Yakin.”
Napoleone Wilson
ah ecco, credevo che era quello con John Travolta, allora questo è il primo...mmmh interessante :)
RispondiEliminaMa è lo stesso personaggio dei fumetti Marvel Vero?
mado' che rece... cercherò di vederlo prima o poi
RispondiEliminaquella di utilizzare paure ingiustificate in questo genere di film è un metodo diffuso e in fondo ne dà una sorta d'interesse storico
Anche quello di Jonathan Hensleigh del 2004 con Thomas Jane (attore che mi piace un sacco, ha dimostrato di saperci fare anche come esordiente regista), John Travolta, e un grande Will Paxton sempre ultra-cattivo, è molto bello, realizzato alla vecchia maniera anni '70, senza o quasi effetti speciali digitali, solo tanti, cari, vecchi stunt e vere esplosioni.
RispondiEliminae allora magari mi guardo quello, visto quel che dici, e così completiamo il dittico.
RispondiEliminaTriitico "Punisher- War Zone" (2008) di Lexi Alexander, con lo splendido Ray Stevenson nella parte di Frank Castle/The Punisher, Colin Salmon, Julie "Super Topa" Benz e Dominic West, bravissimo nei panni sfiguratissimi del crudelissimo antagonista per eccellenza di Castle, Jigsaw, che è anche assolutamente il più bello di tutti.
RispondiEliminaProx. recensioni due belle rassegne sui firme di Francesca Archibugi e di Cristina Comencini.
RispondiEliminaaaaaaaah bene, la archibugi mi interessa, le leggerò con piacere :)
RispondiEliminaMa....STAVO SCHERZANDO...
RispondiEliminaAhahaha...grande Napoleone! Ahhahhhah... Concordo su tutto, anche e soprattutto con il "The Punisher" di Hensleigh, che trovo pure io molto bello, con cameo di Roy Scheider mi pare, e su quello della Alexander, purtroppo sfortunato al botteghino U.S.A, che ho apprezzato molto. Bello, e non male pure il "Dark Country" diretto da Jane, con quel bel pezzo della Lauren German, una specie di noir-horror inconsueto nella produzione recente, con il grande Ron Perlman pure.
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