Charley Thompson

 

Trama da Wiki va benissimo: "Charley Thompson è un quindicenne solo che vive con il padre, che si arrangia con vari lavori precari per dargli una vita dignitosa. Con la speranza di una vita migliore, i due si trasferiscono a Portland, dove Charley passa la sua estate in un ippodromo, stringendo amicizia con un vecchio cavallo di nome Lean on Pete. Quando improvvisamente rimane orfano, Charley si mette in viaggio alla ricerca di una zia lontana, attraversando gli Stati Uniti con il suo amico cavallo."

"Lean on Pete" significa "Appoggiati a Pete", è il nome del cavallo compagno di avventura del ragazzo per lunga parte del film, sempre poi chiamato semplicemente Pete, come si fa appunto con un amico.
Charley (Charlie Plummer, davvero bravo) non è alla ricerca di sé stesso o di chissà quali significati della vita, come spesso accade negli on-the-road. E' solo un ragazzo che ricerca radici, privo di una genitorialità mai avuta ma sempre ricercata. La trova temporaneamente in Del (Steve Buscemi, al solito perfetto), allevatore e allenatore di cavalli da corsa, ma il suo cinismo porta il ragazzo più a identificarsi nel cavallo, campione ormai in declino e destinato a diventar bistecche. Non c'è omologazione tra il ragazzo e Pete, semplicemente condividono la necessità di fuggire da un destino scritto da altri: macello per il quadrupede, servizi sociali per Charley.

Un bel film, una bella storia, strizza l'occhio al "cinema festivaliero" ma è molto godibile anche per una serata in famiglia. In fondo è quasi un romanzo di formazione. Penso che ogni adolescente potrebbe trovare spunti per ammirare e commuoversi con l'avventura di Charley.
In almeno un paio di scene, le sole forse con contenuto violento, Andrew Haigh dimostra grandi capacità; colpiscono per l'improvvisa accelerazione che imprimono alla trama, scossoni riusciti che caratterizzano e imprimono nella memoria la vicenda.

Robydick

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