giovedì 23 febbraio 2023

Efter brylluppet (aka After the wedding) - Dopo il matrimonio

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C'è del genio in Danimarca.
Così esordivo quando recensivo i film di Lars Von Trier, regista che amo incondizionatamente. Al suo fianco metto Susanne Bier. E' il primo film suo che vedo e mi basta per capire che sono di fronte a un altro genio del cinema.

Torni in Danimarca, dopo che la tua vita ha trovato equilibrio e motivazioni nella tua piccola città-della-gioia in India. E' un viaggio necessario a finanziare la tua missione. Poi scopri che il tuo mecenate è sposato con la tua ex, che la prima figlia della tua ex è tua figlia, che il marito attuale ha un problema, che tutte queste coincidenze forse non sono tali... e basta spoiler, manca ancora parecchio.
Descritta così sembra la trama di una delle più cerebrolese e imbarazzanti telenovelas, invece No, è una vicenda splendidamente drammatica, di vita normale e plausibile. La differenza è determinata dall'arte del cinema, dagli attori.

Capisci presto che hai di fronte un'opera che non può essere banale. Primi piani in macro di sole porzioni di viso, piani sequenza che mulinellano sul soggetto, campi e controcampi asimmetrici, fotografia mai vivida... Non sono esibizioni di tecnica, tutto contribuisce a creare un clima sospeso, ogni figura è eradicata e priva di certezze. L'imprevisto diventa opportunità, quello che comunemente si chiama cuore è cervello, fluttui su eventi che non puoi dominare.
Il dettaglio del tremolio di un labbro, un dito che sfiora una pelle d'oca, una palpebra che vibra: se sei un cinefilo (e in questo caso è un difetto) ti dileggi a valutarle, se non lo sei (e in questo caso è un pregio) diventano messaggi subliminali durevoli. Del cinema ne godi di più quando sei inconsapevole, quando non sai, non vuoi, non ti poni il problema di definire la Bellezza che stai ammirando. Meglio perdersi... Susanne Bier non indugia mai sul momento-topico, e ce ne sarebbero tanti. E' una sua forza aver portato montaggio e riprese ad una velocità alla quale, per un film drammatico, non si è abituati.

Rolf Lassgård e Sidse Babett Knudsen interpretano una coppia felice e intelligente in maniera estremamente naturale.
Notevole Stine Fischer Christensen nel ruolo di Anna, la ragazza con due padri. Non ha fatto molto, questo mi stupisce, qui è davvero bravissima.
Straordinario al solito Mads Mikkelsen, da queste parti molto apprezzato.

Si rasenta il capolavoro.
Presto altri film di questa grande regista.

Robydick



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