Comincio da quest'opera la mia personale rassegna del grandissimo regista giapponese.
Stile romanzo-di-formazione, è la storia lunga una vita di un padre e del figlio che si deve crescere da solo superando mille difficoltà.
Forse opera minore, anche perché girata nel pieno della propaganda del regime durante la guerra che ne ha influenzato non poco la sceneggiatura, e comunque apprezzabilissima. Si percepisce immediatamente la grande attenzione ai dettagli, nelle immagini e nei brevi dialoghi.
Nonostante tutto, il ritratto del rapporto genitore-figlio è splendido e poco si sarebbe discostato a quei tempi in epoca di pace.
Bellissimo.
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