lunedì 13 febbraio 2023

Hannibal (Serie)

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Divorate e Digerite (è il caso di dire) a nastro tutte le tre serie, ho superato presto la crisi d'astinenza da Anthony HopkinsMads Mikkelsen è un grande Hannibal Lecter. Attore che avevo già molto apprezzato ne Il Sospetto, ha saputo calarsi nel ruolo con un taglio ulteriormente sofisticato, aristocratico.

Su Wikipedia la trama è talmente breve, ben fatta e senza spoiler che la riporto qua: "Will Graham è il più talentuoso profiler dell'FBI, le sue grandi doti ed il suo modo unico di pensare gli permettono di entrare nella mente di un killer come nessun altro. Tuttavia, tale abilità e la prolungata empatia iniziano, col passare del tempo, a giocare crudelmente con l'immaginazione dell'uomo, trascinandolo sempre più vicino al baratro, alla sottile linea che divide follia e realtà. Al fine di riportare equilibrio ad una mente spesso travagliata come quella di Will, egli viene affiancato all'illustre psichiatra e criminale Hannibal Lecter, ignorando come qualcosa di non meno distorto si celi nel noto dottore, seppur in forma diversa e più malsana. Due menti brillanti, avvezze a studiare quelle altrui e a modo loro macchiate, iniziano così il proprio gioco.Presto i due cominciano ad avvicinarsi sempre di più, il loro legame oscuro si trasformerà in qualcosa di più di una semplice amicizia, arrivando a un'attrazione fatale che li porterà sul punto di non ritorno."


Torniamo, con questa serie, alla presenza di un interlocutore per Hannibal, il quale non è noto all'FBI come serial killer ma come psichiatra. Un interlocutore vero con cui condividere indagini e con cui instaurare un feeling, o meglio una simbiosi psichica, meglio ancora psicotica. Will Graham (Hugh Dancy), proprio come Clarice Starling (Jodie Foster) ne Il Silenzio degli Innocenti, si confronterà col Nostro, con però una grande differenza: Clarence ha chiaro con chi ha a che fare, Will no e chissà se mai l'avrà. Will ha inoltre queste sue visioni, percezioni che vanno oltre il semplice razionale intuito e questo suo talento è motivo di fascinazione per uno studioso della mente come Hannibal.

Non ricordavo di aver invidiato un personaggio come questo Hannibal dai tempi in cui, adolescente, avrei dato un rene per essere come Tom Selleck in Magnum P.I. Mads Mikkelsen porta un tipo di fisicità al personaggio che Anthony Hopkins non poteva avere anche se, va detto, quest'ultimo è più fedele all'originale ritratto nei romanzi di Thomas Harris: "... un'ampia gabbia toracica, con i capelli scuri lisciati all'indietro; i suoi profondi occhi castani, dentro i quali brillano scintille rosse, sono molto attivi e guizzano nelle orbite come anguille.". Dove invece l'attore danese fa un passo in avanti, grazie anche alla durata garantita dalla serie, è in questo: "Sente profumi e odori particolari anche da lontano... è gentile, colto ed educato... Tra le passioni figurano la cucina (di cui ha scritto anche libri interi e pubblicato ricette su riviste specializzate), la pittura, la musica classica, la lettura dei classici... è anche un buon disegnatore su carta.... esperto in arti marziali e nell'uso di armi bianche... (ha) una straordinaria forza fisica.". Psichiatra e uomo di successo, anche con le donne, benzina sul fuoco.
Al netto della sua glaciale crudeltà, come fai a non ammirare un uomo del genere? Hopkins ti rimane in testa con quegli occhi come li vedi nel manifesto. Mikkelsen, che nasconde la sua vera natura, ha un aspetto più neutro, all'inizio, poi in realtà ti appare ancora più allucinante e imprevedibile. Non ti stupiresti se ti facesse partecipare, da vivo ma non da intero, a un banchetto dove te stesso sei la portata principale...

39 puntate dense e pregne, ci voleva una serie per tanto materiale. Impossibile fare meglio coi tempi ridotti di un "semplice" film. Grande livello di immagini e riprese, anche le poche scene d'azione sono di pregio, mai un buco nella sceneggiatura. Super.
Del cast ho già nominato qualcuno. Segnalo la sempre a me gradita presenza di Laurence Fishburne (ex Morpheus in Matrix) e del perturbante Michael Pitt, già visto nel meraviglioso Funny Games di Michael Haneke. Pitt in questo film interpreta un personaggio particolare, Mason Verger, il perverso miliardario nemico giurato di Lecter. Lo fa, perlomeno, fino a quando ha ancora una faccia da mostrare, e la sua è una bella faccia, apprezzata da molti registi.

Da evitare per gli animi sensibili, causa alcune scene perversamente molto violente. Imperdibile per tutti gli altri.

Robydick



4 commenti:

  1. Non è un problema mio, ho visto di tutto, segnata anche questa, sai che non la conoscevo? Grazie di averne parlato Robertino :)

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  2. La fine di questa serie è un trauma che non ho ancora superato 💔

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  3. eh sì, vorresti non finisse mai. come la serie dell'ancella

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