martedì 11 luglio 2023

Herself - La vita che verrà

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Dublino. Sandra è una donna forte, svolge lavori umili, accudisce le sue due bambine piccole e il marito la ricompensa con violenze fisiche tremende. Dopo molti anni, dopo l'ennesimo pestaggio, finalmente riesce a decidersi a lasciarlo ottenendo l'affido delle bambine, che dovrà portare nei weekend al padre. L'assistenza sociale le viene incontro ma le case sono inaccettabili e migliorare, coi costi degli affitti, pare impossibile.


Mentre la quotidianità è una costante lotta, anche con la mente che potrebbe farla sbandare in ogni momento, scopre di un'idea proposta gratuitamente su internet dove descrivono in dettaglio come fare a costruirsi autonomamente una casa, completa di tutto, con 35.000 euro. Mancano i soldi e il terreno, oltre a chi potrà aiutarla ovviamente.


Entrambi, inattesi, soldi e terreno arriveranno da una dottoressa presso la quale presta servizio. Con caparbietà e senza mai vergognarsi di chiedere, troverà aiuto sia da persone competenti in materia che da semplici conoscenti e amici, che gratuitamente presteranno l'opera nei weekend. Un periodo di dura fatica per un grande obiettivo, costellato anche di grane giudiziarie con l'ex marito, molto problematiche. Lascio il resto alla visione...


E' un gran bel film, alla cui scrittura ha contribuito anche Clare Dunne, protagonista nel ruolo di Sandra. E' ispirato alla vera vicenda di un'amica della stessa Dunne. Commuove senza fare nulla appositamente, solo raccontando una storia dove vedi forza, umanità.
Non insegna i soliti miti moderni del: mi sono fatto da solo, ho lottato, e via così, tutta roba molto individualistica e, anche quando vera, alla portata di pochissimi. In realtà nessuno può fare nulla completamente da solo.


Quando una lingua ha un termine, una frase idiomatica particolare per indicare qualcosa, significa che quel "qualcosa" è radicato nella cultura del popolo che la parla. Verrà detto che quanto hanno fatto è "heavy methal", una "pesante solidarietà" potremmo dire ma è in realtà intraducibile. Significa che quando le persone si uniscono per aiutarsi vicendevolmente possono nascere cose meravigliose, persino una casa dal nulla.

Tanti i momenti divertenti, ma non me la sono sentita di assegnare anche il genere commedia.
Raro esempio di film edificante senza essere banale.
Non è orgoglio quello che viene rappresentato. E' qualcosa di più umile e forse più forte, meglio descritto dal termine Dignità. 
Sulla regia di Phyllida Lloyd posso solo dire che è stata brava a non abusare delle sue doti autoriali che in qualche momento emergono. S'è messa al servizio della storia.

Robydick



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