lunedì 20 marzo 2023

Foreign Correspondent - Il prigioniero di Amsterdam (aka Corrispondente 17)

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Film di una complessità incredibile. Consiglio lettura di Wiki (dopo la visione) da cui prendo un pezzo di trama: "Estate 1939. Nel grattacielo sede del giornale New York Morning Globe, il direttore è insoddisfatto dei servizi dall'Europa, ormai sull'orlo della guerra, e invia a Londra un nuovo corrispondente, Johnny Jones, che per questo lavoro deve assumere la falsa identità di Huntley Haverstock. A Londra Jones è invitato a una colazione organizzata dal Partito Pacifista Universale in onore di Van Meer, un anziano diplomatico olandese impegnato in una difficile trattativa volta a scongiurare la guerra. Il giornalista lo incrocia per caso mentre sta uscendo dall'albergo e tenta di intervistarlo, ma ottiene risposte evasive. Al ricevimento il vecchio scompare [...]".


Eccoci ancora allo spionaggio e alla sparizione di un personaggio chiave per la vicenda, come in "The Lady Vanishes - La Signora Scompare". Se nel citato film di due anni prima la Germania nazista è sottotraccia, qua ormai le carte sono scoperte. Ambientato nel 1939, quindi nell'imminenza dello scoppio della seconda guerra mondiale, il film fu girato nei primi mesi del 1940 per uscire ad agosto dello stesso anno. L'Europa occidentale era già quasi tutta capitolata, a giugno entrarono a Parigi ed era in corso la nota "battaglia d'Inghilterra".


Ribadisco l'importanza della pagina Wiki su citata. Ci sono molte "curiosità" a riguardo di questo film.
  • Costò un milione e mezzo di dollari, nel 1940! Una cifra che molti nemmeno oggi si sognano e sono stati spesi benissimo.
  • "I set fatti costruire a Hollywood furono molti e complessi: la piazza di Amsterdam, alla quale lavorarono per un mese tre squadre che si alternavano nelle ventiquattrore, l'interno di un mulino su tre livelli, i set della campagna olandese, diverse parti di Londra e un grande aeroplano che si schianta in mare. Erano stati assunti 558 dipendenti: carpentieri, elettricisti, idraulici, attrezzisti, ingegneri e altri tecnici. Inoltre una seconda troupe che faceva riprese a Londra e ad Amsterdam dovette ripeterle due volte perché la nave su cui viaggiava l'operatore fu colpita da un bombardamento e il materiale e l'attrezzatura andarono perduti.".
Pure il bombardamento... 
Girare a Londra ci poteva ancora stare. RAF e Luftwaffe avevano cominciato le "schermaglie" a inizio 1940. Nello stesso periodo gli U-Boot si prodigavano ad affondare convogli anglo-francesi. Il territorio inglese era comunque ancora relativamente sicuro.
Amsterdam invece era un pericolo totale. L'invasione tedesca dei Paesi Bassi avvenne il 10 maggio 1940. Immagino la crew del film sia andata via prima ma indubbiamente l'aria che si respirava era già infuocata. 
Ed è quell'aria che senti nel film, seppur travolto dal turbinìo di eventi e colpi di scena. Un'aria talmente infuocata che in una scena girata sui tetti dell'Hotel Europa (questa curiosità non c'è su Wiki, strano...) a un certo momento il protagonista manda in corto 2 neon, quelli della E e della L, col risultato che a caratteri cubitali leggerai "HOT EUROPA". Decisamente fuor di metafora.



Non vinse nemmeno un oscar ma ebbe ben sei candidature, tra le quali: migliore fotografia in bianco e nero, migliore scenografia in bianco e nero e migliori effetti speciali. Per la migliore fotografia vinse "Rebecca", che era di Hitchcock anche quello! Che periodo incredibile per questo Maestro del Cinema.

Un grande esperto di riprese, luci e ombre, trucchi, effetti speciali, ecc... potrebbe scriverci un romanzo.
Film da visione obbligatoria, per cinefili e cineasti, come quasi tutta la produzione del Maestro.

Robydick



2 commenti:

  1. Programmero' anche io una rassegna su hitchcock, più avanti però ora tocca a Michael Mann e Joe dante

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