martedì 14 marzo 2023

Rebecca - La prima moglie

5

 


Film tra i più importanti di Alfred Hitchcock, vincitore di 2 oscar. Rimando a Wiki per un approfondimento, da cui prendo solo l'incipit della trama per evitare spoiler: "A Monte Carlo una giovane dama di compagnia, di cui non conosceremo mai il nome, incontra e sposa il ricco e aristocratico Massimo de Winter. Questi è vedovo della prima moglie, Rebecca, con cui ha vissuto nel castello di Manderley, in Inghilterra, un sontuoso maniero a strapiombo su una costa rocciosa. Rebecca era morta nell'affondamento del suo yacht, il marito aveva riconosciuto il cadavere e la donna era stata seppellita nella cappella di famiglia.".

Sempre dal citato wiki: "François Truffaut, nella celebre e fondamentale intervista fatta al regista, afferma: «... è il primo dei suoi film che faccia pensare a una fiaba» e che «... la storia di Rebecca è molto simile a quella di Cenerentola». Hitchcock conferma [...] ".
Ecco svelata la particolarità del film: è una fiaba moderna, ma nera e drammatica, con una morte sospetta che è costante sfondo, quasi spiritico, della narrazione.

La minuta figura di Joan Fontaine, alias "seconda signora de Winter", è una cenerentola in tutto. Vederla aggirarsi spaesata e intimorita dalla servitù, in questo immenso castello che ha tutte le maniglie curiosamente ad un'altezza impropria, la fa sembrare una bambina. Il suo amore per Maxim de Winter (Laurence Olivier) è puro e inscalfibile, quanto però quello della signora Danvers (la governante, interpretata da una magnifica Judith Anderson) per Rebecca.
Rebecca è onnipresente. Con Maxim è un argomento da evitare, un tabù, c'è molto da dimenticare a riguardo e, si scoprirà alla fine, anche troppo. Con la Danvers l'esatto contrario, non manca occasione di sottolinearne le immense doti per far apparire la nuova moglie piccola e insignificante.

Il film è un crescendo. Prima fase Amore puro, poi amore e imbarazzo, poi imbarazzo e tensione per infine concludersi con tensione e dramma. Chiamare questo una Fiaba è veramente difficile, però la fiaba non è solo abbrivio.
L'amore può avere aspetti che tracimano nel fideistico, può persino giustificare un delitto, bisogna prestare attenzione. E' una "boccata d'ossigeno" dicono, ma l'ossigeno serve ad alimentare un fuoco, senza l'ossigeno nessun incendio sarebbe possibile...


Alfred Hitchcock è e sarà in eterno uno dei più grandi maestri del giallo, del thriller, di tutto.
Film meraviglioso.

Robydick

P.S.: Non trovo una relazione diretta con "Manderlay" del mio amato Lars Von Trier, al di là del titolo del film quasi identico alla località del castello. Non posso però escludere che ci sia qualcosa...

5 commenti:

  1. Ma che mi hai tirato fuori, un autentico filmone, hitchcock era davvero un mago del brivido, E Rebecca è stato uno dei primi film che ho visto ❤️❤️

    RispondiElimina
  2. eh be', sono in rassegna sul Maestro, tutti quelli che trovo e mi mancano
    passeranno qui a breve

    RispondiElimina
  3. Hitch non deve mai mancare in un blog di cinema 🥰

    RispondiElimina
  4. Caspita, sei ritornato alla grande...grande (e te dai come disse Guccini) Roby! Beh, questo film è una pietra miliare, e Hitchcock è un maestro eterno, come hai detto tu stesso! 😍 Aspetto con ansia i prossimi!!!

    RispondiElimina
  5. ciao Nico! e grazie... sempre onorato della tua presenza da 'ste parti.

    RispondiElimina