Per ora con questo film termino la mia rassegna di Bava, che tantissimo mi ha soddisfatto ed anche influenzato nel gusto del Cinema, di quello che fa spettacolo, che è godimento puro, pieno di voglia di toccare le corde emotive.
Ho sempre detto che alla fine avrei scelto i suoi film da Olimpo ed ecco, questo a mio parere, pur essendo per certi aspetti atipico per Bava, è sicuramente un Capolavoro.
Plot semplicissimo, tratto da un racconto di Ellery Queen: 4 malviventi compiono una rapina ai danni di un portavalori (una fiat 500!) che deve consegnare i soldi degli stipendi in un'azienda. Qualcosa va male, la rapina diventa sanguinaria, morti già sul posto compreso l'autista dei malviventi, poi fuga in città, polizia che insegue, altri morti, prendono in ostaggio una donna dopo aver sgozzato una sua amica. Ad un semaforo rosso abbandonano la macchina e salgono su un'altra ferma in attesa del verde, con un uomo alla guida ed un bambino che dorme infagottato sul sedile posteriore. Inizia la fuga. Qualcosa non quadra da subito: l'uomo col bambino era molto teso già in altre inquadrature prese prima dell'arrivo dei rapinatori, e poi ha un'insolita freddezza se rapportata alla situazione... tutto si spiegherà e supererà i peggiori sospetti.
Eccezionale, in tutto e per tutto! Il finale, imprevedibile quanto coerente, non è una semplice "ciliegina" ma un culmine. Erano anni violenti quelli in Italia, quando uscì il film, "Si esce poco la sera compreso quando è festa / e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra" canterà in "L'anno che verrà" Lucio Dalla nell'album omonimo 5 anni più tardi. Al terrorismo (che pure usava le rapine per finanziarsi), alla malavita organizzata, ai casini nelle manifestazioni s'aggiunge un periodo di malavita comune tra i peggiori della nostra storia repubblicana. Era agli inizi anche il boom dei sequestri di persona, coi sequestrati spesso occultati in Barbagia o in Aspromonte, località il cui solo nome ancora oggi rammenta prigionie.
In un paese che ha una paura palpabile Bava esce con un film di pura cattiveria! Aveva gli attributi oversize quell'uomo, bisogna solo inchinarsi e togliersi il cappello. La rappresentazione che ne dà, della cattiveria, non ha nulla di politico né di morale, non è denuncia sociale tanto meno satira, è semplicemente una forma di modernissimo e spaventoso realismo, i personaggi inquietano con alcune loro piccole debolezze unite a momenti di fredda spietatezza, sono sconcertanti eppure ti sembra di conoscerli, sono "normali".
Per nulla normale è invece la modalità espositiva della trama e di ripresa delle scene. Se nelle scene d'azione in esterni all'inizio viene in mente il genere "polizziottesco" di quegli anni, la claustrofobica e continua ripresa d'interni nella macchina è unica. Quasi sempre lì dentro, in quella scatola di lamiera, la macchina da presa è una sorta di ulteriore passeggero, e pure lo spettatore dopo un po' si deve sbottonare il colletto, tanta è l'afosa ansia che si respira. Primi piani si sprecano, come la visione di "dettagli sbagliati", simili a ciò che vedrebbe uno che con difficoltà si barcamena in quell'ambiente angusto.
Non c'è spazio alla pietà, o meglio ce n'è pochissimo, come detto ci sono momenti di debolezza nei personaggi, brandelli d'umanità non del tutto mascherata, solo che ogni scelta, ogni avvenimento, sarà...
Da non perdere.
a quando una rassegna sul "poliziottesco"?
RispondiEliminaComunque grande Bava, una volta di più !
Non ho mai commentato questa serie perché si tratta di un regista di cui ignoravo addirittura l'esistenza. Vedrò di porre rimedio, magari cominciando proprio dal suo capolavoro... :D
RispondiEliminaNon ho visto (ovviamente) tutti i film di genere italiani, ma questo è per me il migliore. Capolavoro nella sua categoria.
RispondiEliminaP.S: roby ma hai cambiato il font del tuo blog o è solo un problema mio?
tralascio i complimenti a Bava, scontati... hai giustamente puntualizzato la bellezza della colonna sonora, che a quei tempi, in questo e altri film, non era cosa da poco. pur composta per l'occasione, sarebbe da apprezzare anche singolarmente (musicalmente sono una vera miniera di spunti), ma non mi risulta di facile reperibilità (a parte morricone e i goblin, poche cose si trovano)... oggi, quando va bene, ci troviamo colonne sonore con brani presi a prestito da gente tipo vibrazioni o negramaro, quando non addirittura dalle pubblicità della vodafone!
RispondiEliminasemplicemente fantastico.
RispondiEliminauno dei film più entusiasmanti del bis nostrano, un Bava in grande spolvero, nonostante la bancarotta del produttore e conseguente, travagliatissima, distribuzione.
imprescindibile, se si apprezza il buon cinema, al di là del genere.
Màh...,come si fà addirittura ad arrivare all'età adulta e ignorare l'esistenza di un certo Mario Bava...Comunque, onore alla scelta delle armi a te, Roby, in quanto "Kidnapped"(nel tit.Usa di "Cani arrabbiati")è una delle "armi più potenti", se non la più potente, del già di par suo "forte" cinema di Mario Bava...A proposito di Cipriani, a questo punto, anche per "dovere" completista, se la tua passione per il cinema baviano è così forte da darti tutta questa spinta, dà un'occhiata alla versione rimusicata negli ultimi anni con una o.s.t.tutta nuova, dal figlio Lamberto e dal già da te immagino amatissimo produttore Alfredo Leone, anche di questo come di "Lisa e il Diavolo/La Casa dell'esorcismo"...Andrebbe parlato però ben di più per quanto merita e quanto ha dato al cinema italiano in tutti i suoi generi piu "popolari" e di successo dal western all'erotico all'horror, fra gli interpreti, qui appunto del famoso "32",e anche come sceneggiatore, ha scritto fra i tanti altri -e non sò se mi spiego- "Keoma"('76) di Castellari, il grande(in tutti i sensi, è forse l'attore più alto del cinema italiano, l'ho ri-incontrato 6 mesi fà e l'età pare non avergli fatto perdere ancora un cm.),George Eastman/Luigi Montefiori.
RispondiEliminaAnche l'attore francese dei western Maurice Poli il protagonista tra i rapinatori merita ulteriore menzione...
RispondiEliminaFammi sapere per quando il Napoleone Wilson originale.
RispondiEliminaCome sempre ad essere onesti e a confessare la propria ignoranza ci si espone al predicozzo del sotutto di turno... Ringrazio per la simpatia il signor Napoleone Wilson... chissà, magari se volessi scendere al suo livello potrei scoprire che lui è arrivato all'età adulta senza aver letto molti degli scrittori che ho letto io, ma in fondo che cazzo me ne frega?
RispondiEliminaMitico Roby! CAPOLAVORO ASSOLUTO. Primo e unico thriller di Bava. Film singolare, girato quasi tutto in auto e senza trasparenti (cosa anomala per l'epoca, ma dettata da mancanza di denaro), che oggi impressiona per il suo iperrealismo. Roby quale versione hai visto? Con che finale? Ce ne sono svariate.
RispondiElimina@Napoleone: per Keoma nonostante sia stato accreditato Eastman, più altri, a quanto hanno detto Nero e Castellari, fu praticamente tutto improvvisato giorno per giorno. E si vede! Secondo la leggenda iniziarono a girare senza sceneggiatura, e quando arrivò la buttarono (gli faceva schifo!) e decisero di andare a braccio.
Per le colonne sonore italiane, soprattutto dei poliziotteschi, sono uscite varie compilation nel corso degli anni (http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?489-Colonne-sonore-poliziesche-in-circolazione), e ultimamente girano per l'Italia i Calibro 35, ascoltateli e poi mi dite!
Lo sò, lo so, al riguardo della genesi "scrittoria" e del soggetto di "Keoma"...Joshua Sinclair/John Loffredo e i suoi afflati per i nativi americani, e tutto il resto...Ma lo script originale di Eastman, me l'ha fatto leggere lui otto anni fà, è il più bello. E anche il finale, che almeno quello è più o meno come lo stesso Montefiori lo concepì, è straordinario..Con..La vecchia, che è "la morte",intera "invenzione" di Montefiori, che ben più spazio aveva nelle intenzioni dello script originale-"Non puoi, lasciarlo solo Keoma(il bambino)!" -"Lui non avrà bisogno di nessuno, perchè è come me, è un uomo libero!"...Fantastico.
RispondiEliminaPer Zio Scriba ammantatosi di classica cultura/e letteraria/ie...Non creda...Potrei stupire persino lei, anche in "quel" campo...e mi creda, non la metta sul solito "gradino" più alto(la"formazione" letteraria), perchè da quando esiste l'arma potente della cinematografia non sempre lo è stata, e attualmente, men che mai, rispetto al cinema.
Twin Peaks...?
RispondiEliminaprima di rispondere nel merito a tutti, scusate se... Wilson & Nicola alias Zio, siete tra i miei migliori amici, eccellenti nei rispettivi campi, riusciamo ad accomodare? non sono un bravo diplomatico, se preferite continuate pure a "dirvele" (magari ci scappa anche qualche battuta divertente, ahah!), però consideratelo il mio auspicio.
RispondiEliminagrazie :)
@Harmonica: ci sarà la rassegna del "polizziottesco"! mi documenterò prima a dovere su bloodbuster però, sono tantissimi quei film e devo operare un minimo di selezione.
RispondiElimina@Zio: tieni presente che questo è sì uno dei suoi capolavori ma è anche, ribadisco, atipico, quindi poi guardando gli altri non ti sembreranno nemmeno di Bava
sì eraser, ho cambiato il font. non so se piace, a me ricorda il carattere stampato, l'ho scelto per quello, dà una sensazione di rivista retrò al blog :P
RispondiEliminaunwise, sottoscrivo in toto quello che dici. comunque guarda, volendo le colonne sonore si trovano ;-)
RispondiEliminaEinzige, d'accordissimo anche con te :)
Wilson, Keoma me lo segno! hai ragione, chi citi merita maggior menzione... facevo affidamento a priori su un tuo intervento, eheh!
RispondiEliminaper quel pezzo su Napoleone: quando vuoi, io sono prontissimo, aspetto solo la tua mail ;-)
ammazza Frank, ma quante ne sai anche te! O_O
RispondiEliminaprendo nota... il finale è quello che "l'autista della familiare rimane da solo...", spero tu abbia capito. non farmi spoilerare dai! :)
roby, scusa per l'imbarazzo creato, so che non c'è niente di peggio per un blogger che assistere al litigio di due fra i suoi migliori amici... non ho niente contro il signor Napoleone Wilson e forse sono stato un po' permalosetto io a rispondere alla sua bacchettata... avevo già pronte battute cattivelle sul suo uso di "sò" e di "fà" accentati, ma a questo punto lascio perdere. Vorrei solo fargli notare, per l'appunto, la differenza fra azione e reazione: a bacchettarmi dall'alto è stato lui, io non mi ammanto di nulla né considero il gradino letterario più alto, bensì paritetico (bruttina anche la parola "formazione" letteraria, che sa tanto di erudizione e muffa accademica, io preferisco dire, da bravo ignorante autodidatta "frequentazione"). Già un'altra persona mi aveva ingiustamente accusato di sostenere la superiorità della narrativa sulle altre arti, mentre io davanti all'Arte tutta mi metto rispettosamente e sinceramente in ginocchio, con le lacrime agli occhi, come ben simboleggia il mio inginocchiarmi davanti a un violinista in metropolitana in una scena (vera) del mio romanzo. A me piace molto venire qui a dire spassionatamente e liberamente la mia, e anche se sono scrittore e lettore amo il cinema alla follia, e credo di vedere molti più film di quanti libri non legga, e considero piuttosto cretinetto parlare di "superiorità" di un'espressione e di un'esperienza rispetto all'altra. (Il cinema è di certo più magico e potente, ma ci sarà un motivo se chi vede un film "dopo aver letto il libro" nel 99% dei casi rimane deluso: non è questione di superiorità del libro, è che la lettura è un processo ANCHE creativo e immaginifico, e in quanto tale non è raffrontabile o misurabile in termini biecamente razionali o "di valore") Se si potrà accomodare ne sarò contento, altrimenti vorrà dire che rappresenteremo un'eccezione al detto "gli amici dei miei amici sono miei amici". In ogni caso, il piccolo incidente per me si chiude qui. :D
RispondiEliminaoh nessun problema Nicola, davvero nessuno, anzi ti dirò, se lo screzio poi porta ad interventi come questo, ben venga. mi piacerebbe sapere Wilson che ne pensa su questo confronto tra Letteratura e Cinema, se poi si parla sull'argomento è già un chiarirsi, penso.
RispondiEliminaanch'io non riesco a fare classifiche fra le forme d'arte, amo i libri quanto i film anche se di libri ne consumo molto meno che una volta. ho solo preso consapevolezza che il Cinema è intrinsecamente più "popolare" (nel senso di "arte per il popolo") per la maggior facilità con cui può essere consumato. è più passivo che non leggere, le immagini aiutano la memoria quanto, contemporaneamente, riducono il margine di fantasia che invece chi legge ha nel figurarsi le cose. i fumetti (quelli d'un certo livello eh!) sono infatti la vera linea di confine forse.
e qua termina il mio parere, di più non saprei dire :D
ehm... ho detto "... mi piacerebbe sapere Wilson cosa ne pensa" ché pensavo a Nicola, ma ovviamente l'argomento è più che aperto a tutti.
RispondiElimina"sò e fà" sono accentati perchè non ho sempre il tempo di controllaree ricontrollare gli errori, sono con Libero mobile di solito tra un treno e l'altro quando non anche un aereo -ovviamente-non in peculiare stratosferico ritardo...Solo per questo..Ca và sans dire. Zio Scriba...Take it easy..Don't worry...
RispondiEliminaIt's too late..
e con la vita che fai trovi sempre il tempo di venirmi sempre a trovare Wilson? ne sono veramente onorato. caruccio l'avatar che ti sei scelto, ahah!
RispondiEliminaragazzi, stasera sono stato ad un cineforum di amici, nello scantinato di un locale dove ho trovato un sacco di locandine originali appese dei poliziotteschi, bellissime! ho preso appunti ovviamente :)
L'hai riconosciuto...?L'"Avatar", intendo...
RispondiEliminano, confesso, mi piace ma non so chi sia....
RispondiEliminaeehh sul finale forse ho capito anche dell'autista da solo ce ne sono mi pare un paio!
RispondiEliminanon vedo l'ora di leggere il tuo parere sui film poliziotteschi... con me sfondi una porta aperta toccando questo genere.
e va be', allora ci rinuncio. se capiterà di vedersi mi racconterai... :)
RispondiEliminaarrivano i vari milano armata, san babila, roma e napoli violente ecc..., questo di Bava mi sta facendo questo effetto
Eh, ma qui si parla di Mario, un altro motivo per farmi una generale lettura del blog!
RispondiEliminaSul film siete stati esaurienti, immensa maestria di messa in scena (ricordiamo che Bava ne cura anche la fotografia, insieme a Varriano, collaboratore presente in altre opere) con pochi mezzi, ambiente asfissiante che entra nell'animo...
La bravura di Bava splende proprio per il fatto che sia una pellicola atipica per il suo stile, e nonostante questo l'ha realizzata ottimamente, diverse spanne sopra ad altre di autori più avvezzi al genere.
Non è la mia preferita della filmografia, essendo io principalmente un appassionato d'orrore, ma non saprei comunque sceglierne una in particolare. Mi piace citare "I tre volti della paura" perché è stato il suo primo film da me visionato...
Insomma un irrinunciabile, da scoprire anche nei suoi momenti meno eccelsi (nei western, a parer mio, non ha dato tantissimo).
Però, gente, diciamola tutta: noi appassionati ne conosciamo anche la marca di mutande che usava, ma non è un artista che ha beneficiato di chissà quali riflettori, purtroppo! Io ho libri, riviste, ho assimilato da forum, siti... ma in TV, se non fosse per i soliti Ghezzi e amici e qualche documentario sul satellite, non ha mai ricevuto lo spazio meritato. In poche parole, non mi sorprende che qualcuno, non "andandoselo a cercare" , non vi ci sia imbattuto. Sono presenti sul mercato ottimi testi, buone riedizioni DVD, ma, come detto, non ha abbastanza luce nello spazio dell'informazione "media".
P.S. l'avatar di Napoleone dovrebbe essere uno dei "fotogrammi lampo" de "L'esorcista".
ciao occhio, grazie, un commento che sottoscrivo, soprattutto sulla triste disattenzione nazionale verso Bava, dopotutto non ha fatto nulla che non possa essere trasmesso senza patemi in modo integrale, magari in seconda serata ma senza problemi.
RispondiEliminaho definito questo un Capolavoro, senza problemi, anche perché è appunto particolare per lui, tra gli horror faccio una fatica... mi piacciono tutti parimenti. :)
sono contento del tuo contributo, sull'horror sono in piena "esplorazione" e gli esperti sono sempre i benvenuti.
Satana de "L'Esorcista", nei celeberrimi flash subliminali dell'onirico incubo di Padre Karras...
RispondiElimina7+ ad occhio allora! :)
RispondiEliminaWilson, non ci crederai, ma quel film mi sono sempre rifiutato di vederlo, e nemmanco m'attira vedere le sboccate della posseduta, eheh! ma chissà, in futuro... ne ho sempre invece apprezzato molto la colonna sonora.
E' uno dei più importanti film della storia del cinema non solo per gli anni '70...E dei migliori, altro che "solo" un film dell'orrore. Friedkin...Uno dei più talentuosi e portentosi registi di sempre.
RispondiEliminaEheheh, si vede che l'effetto subliminale ha funzionato!
RispondiEliminaRoby, ovvio il consiglio anche da parte mia di vedere L'esorcista, tassello importantissimo nel cinema tutto. Ti dirò, mi piacerebbe vedere una tua recensione, da appassionato di cinema quale sei, proprio per il fatto che hai visto tanto altro ma non quello, sapere l'effetto che possa fare guardandolo per la prima volta oggi.
Io nel 2000 ho potuto rivederlo su grande schermo, la riedizione integrale è passata al cinema, e la sala in cui l'ho gustato era molto retro; gran esperienza!
caro occhio, m'avete convinto: è già in dl la versione integrale. per male che vada sarà occasione per riascoltare tubular bells, ahah! :D
RispondiEliminascherzo ovviamente... appena possibile lo recensisco.
pensa che questo è il film che mi ha fatto avvicinare a bava,l'ho visto per sbaglio perchè ero fissato sul filone rape and revenge e dopo aver visto "l'ultimo treno della notte",qualche finto intenditore mi disse di guardare cani arrabiati,quindi ho pensato che questo ne facesse parte,sbagliando ho fatto un affarone.grande film,uno dei migliori di bava,togliendo reazione a catena che è di un altra galassia.
RispondiEliminac'è anche quel film trita, di Bava ho visto quasi tutto, e non dimenticare Diabolik... che piacere risentirti! :D
RispondiEliminaSalve!Qui mi pare sia stato detto da più persone che Cani arrabiati/Semaforo rosso sia stato il primo thriller di Bava. Credo questa affermzione sia inesatta,poichè egli girò un film dal titolo reazione a catena/Ecologia di un delitto,che amio avviso trattasi di genuino thriller!Film del 1971.
RispondiEliminaciao leporello!
RispondiEliminapenso ti riferisci al primo commento di Frank... capisco il perché del tuo parere, però come dico anche nella rece dedicata ( http://robydickfilms.blogspot.com/2010/10/reazione-catena-aka-ecologia-del.html ) quello è sicuramente anche un thriller ma se viene considerato tra i capostipiti dello slasher ci sarà un perché... come sempre ogni parere è lecito, per carità! :)
alla prossima