Zafer è il nome di un luogo non ben definibile, una specie di albergo e monastero a un tempo, sala conferenze più cripta più cappella più tante stanze-cella, mensa minimalista con panche e tavolate, a servire suore, statue "sacre" ovunque. Don Gaetano dirigerà un Ritiro Spirituale i cui ospiti sono uomini di potere, della politica e della finanza che, come si scoprirà, rappresentano tutte le correnti della Democrazia Cristiana.
Alla spicciolata, macchine di rappresentanza e qualche scorta, arriveranno tutti i "corsisti". Don Gaetano (Mastroianni) dirigerà le danze, più che un prete sembra un capo politico, anzi è un capo politico. Altro personaggio chiave è quello che chiamano il Presidente (Volonté), praticamente identico ad Aldo Moro, il solo presente al convegno con la consorte (Melato) ben celata nella cella.
Ci saranno, nel corso dei 3 giorni previsti, una serie di sessioni che sono di preghiera ed analisi d'operato politico. Succederà di tutto. Don Gaetano è sotto minaccia, lo sa, qualcuno ne vuole la morte, e sottoporrà i partecipanti a prove particolarmente dure, anche sotto l'aspetto fisico. Non tutti sopporteranno le sue arringhe, e ad un certo punto inizieranno una serie di omicidi misteriosi, un rebus che solo il presidente...
Film cupissimo, il "monastero" è decisamente tetro. Si sentono discorsi che andrebbero analizzati uno ad uno, sul connubio religione-potere-politica. Per me è stato come vivere un incubo ad occhi aperti, di cose che ho sempre saputo e/o pensato. Se vogliamo è una satira ferocissima su come avvenivano (e avvengono, parere personale) le cose, la suddivisione di ruoli, appalti. E' una vera e propria loggia. Solo apparentemente c'è una certa discontinuità, alcuni momenti paiono fini a sé stessi, come i morbosi e cristianissimi dialoghi, ritmati da ansimanti respiri, amplessi intellettuali, fra presidente e consorte. La cupezza, il senso di luogo infernale, è palpabile allo spettatore.
Non c'è un personaggio che non sia sinistro ed ambiguo (tra questi, uno interpretato da Ciccio Ingrassia benissimo) ed in quel serraglio il presidente si muove con una mitezza clericale, parla senza esprimere mai un concetto realmente compiuto, all'insegna del costante Compromesso (che caso eh!) e del riportare sui binari della pacatezza anche i più feroci diverbi, salvo poi, quando occorre, esibire un cinismo fin sadico, privo di scrupoli e supportato da un'arroganza senza uguali: "non posso lasciare il potere, sono il più bravo...".
Olimpo d'Eccellenza per i miei gusti, film che riguarderò e in visioni successive aggiornerò questa recensione, per la verità poco degna, ho la sgradevole sensazione di non riuscire a descrivere il film come merita.
Dopo questa prima visione mi soffermo su un punto in particolare che mi ha toccato, perché è stata espressa una mia radicata opinione. Anzitutto il fatto come narrato nel film: Don Gaetano in un momento di meditazione collettiva dice a tutti, con forza, che non basta confessarsi per espiare un furto o un delitto, occorre restituire il maltolto. Sconcerto generale ovviamente. Ma come? - sembrano chiedersi - che novità è questa?
Da sempre penso che il fatto stesso che confessarsi serva a rimettere i propri peccati, in tutte le forme ed in qualsiasi religione, sia uno degli aspetti più gravi e male-educanti della religione stessa. Per non parlare del commercio delle indulgenze, che scatenò Lutero a suo tempo, pratica ufficialmente non più in uso ma sotto sotto, sono certo, un occhio di riguardo per chi finanzia il clero non si nega mai. Se per i poveracci è un momento consolatorio, per chi delinque o più in generale fa del male agli altri la confessione (che garantisce il segreto anche per i reati!) è un modo semplice per appianare il proprio debito di coscienza, 4 pater noster, 3 ave, una bell'offerta a santa tal dei tali (ci fu un politico, anni fa, che come mazzetta chiese una donazione ad una chiesa! chi se lo ricorda?) e tutto è a posto, poi si esce e si ricomincia come prima e pure peggio, c'è una legittimazione sottintesa.
In fondo quel Ritiro Spirituale del film cos'è se non un momento sia di espiazione dei peccati che di approfondimento di come la fede e l'esercizio vessatorio del potere possano conciliare, addirittura legittimarsi reciprocamente. Mentre loro sono lì dentro fuori, nel paese, imperversa una imprecisata malattia infettiva, che produce quotidianamente morti, e non importa, loro devono stare lì, uscire da quel luogo più forti e più infami che pria.
C'è di che restare di sasso. Ispirato al romanzo omonimo di Sciascia, il film completa una trilogia da Olimpo (della quale non ho trovato un nome), tutta su potere e società in Italia, composta anche da "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" e "La classe operaia va in paradiso". Film che ebbe una sua storia, la riporto da wiki, è interessante:
"Todo modo, ispirato all'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, presenta toni più cupi e farseschi nell'intento di fornire una parodia amara e realistica della classe politico-dirigenziale che deteneva il potere in Italia dal dopoguerra: la Democrazia Cristiana.
La pellicola, dal marcato sapore espressionista e dall'esplicita vena grottesca con cui propone la propria visione della DC e della politica italiana in generale, aveva l'obiettivo dichiarato di denunciare la corruzione, il malcostume, l'imperversare di interessi personali nella gestione della res publica italiana, ricorrendo al grottesco come unica arma possibile per denunciare senza incorrere in censure particolari.
Alla proiezione nelle sale, il film fu accolto con freddezza. Criptico e lento nella struttura, fu molto criticato dalla classe politica democristiana e snobbato dai comunisti (era il periodo del compromesso storico: Petri affermò che "in pubblico i comunisti lo criticavano ma in privato gli confidavano che piaceva" ), tanto che segnò il decadimento della corrente del "cinema politico" italiano e la fine del connubio Petri-Volontè.
Il successivo rapimento e omicidio di Aldo Moro rese di fatto "invisibile" il film per molti anni.
La pellicola fu ritrovata bruciata presso gli archivi di Cinecittà, in seguito al sequestro dalle sale. Ancora oggi alcuni ricercatori lavorano sul reperimento di tale pellicola.
Rai Sat Cinema ha mandato in onda il film il 24 novembre 2008 alle 21:00 (Canale 322 Sky)".
Dovettero ricorrere al grottesco per evitare la censura! E' vero, c'è il grottesco, situazioni esposte con un eccesso tale da renderle non credibili appunto, e sono quelle cose che fanno storcere il naso al cinefilo, salvo scoprirne le ragioni e quindi poi leggere "tra le righe" di quanto viene proposto. Nei primi giorni di ripresa l'interpretazione di Volonté era talmente fedele ad Aldo Moro, del quale aveva studiato tutto, toni di voce, movenze, linguaggio, che cancellarono le scene e le rifecero, Volonté da interprete fedele passò ad una quasi caricatura, e nonostante questo la somiglianza col noto politico è rimasta palese.
Non resisto, devo assolutamente elogiare i 3 grandi interpreti che vedete in locandina. Erano già attori affermati, da soli bastavano a dar lustro ad un cast. Quando li vedi in un film li riconosci subito ed alla prima scena dici "guarda! c'è Mastroianni, Volonté, la Melato!" e potresti farti distrarre dalla loro personalità al di fuori della pellicola. Dura solo un istante, ecco perché sono dei Grandi, in un attimo te li dimentichi, diventano subito Don Gaetano, il presidente, la sua moglie, perdono i loro nomi secolari per diventare un unicum col personaggio. Inchino e riverenza per loro, si prenda esempio, attori italiani d'oggi! Solo Sorrentino ha capito questo, e pochissimi altri. Diventate famosi per le interpretazioni sofferte e sudate nei film ed evitate di fare i film perché siete famosi per altre cose, sono 2 approcci radicalmente diversi. Questo se volete, anche solo un minimo, passare alla storia come Attori e non come guitti che col cinema si sono riempiti le saccocce grazie ai greggi ai botteghini.
Dimmi chi ti ama e ti dirò chi sei e Chi ha orecchie per intendere, intenda. Sono massime banali? Adeguo il linguaggio al destinatario...
sinceramente mi sembrò,visto ai tempi,un film non completamente riuscito,e non l'ho più rivisto..
RispondiEliminaio ai tempi ero troppo piccolo... :)
RispondiEliminavederlo a distanza di molti anni è un vantaggio, anche se il clima sociale e politico di allora, importante per film del genere, lo puoi solo immaginare. è un vantaggio anche in termini di maturità personale.
questo film fu molto osteggiato, a destra e a sinistra, parlo di quelle parlamentari. chissà la critica "ufficiale" dei giornali da loro controllati, cioè quasi tutti, cosa ne disse, posso anche in questo caso immaginare.
tutto questo per dire? che lo riguarderei, potrebbe stupirti. ;-)
Tranquillo, la tua recensione è più che degna, anzi, di più, è una recensione "viva" e palpitante, come un esperimento in presa diretta, tu che scrivi MENTRE il film ti sta colpendo, emozionando, indignando.
RispondiEliminaFilm da 5 stelle, da Olimpo, io l'ho visto un paio d'anni fa e ne rimasi stregato.
Che brivido di paura pensare che il Grottesco, che per convenzione si considera paradossale e assurdo, corrisponde invece alla realtà per un buon... novanta per cento almeno.
grazie Nicola, mi rincuori, dico sul serio. e un po' è stato così come dici, ogni tanto ho interrotto la visione per prendere qualche appunto "caldo", non lo faccio spesso. la recensione poi è stato l'espandere e riordinare un canovaccio.
RispondiEliminad'accordo con brazzz, film non pienamente riuscito. certo il testo di sciascia è inarrivabile.
RispondiEliminatra parentesi, ho visto il mio film dell'anno... e sono felice
stay happy
...Su "Positìf" del novembre 1977 rimasero tutti stupefatti quando in un'intervista Mastroianni dichiarò che al terzo posto -dopo ovviamente "8 & 1/2" e "La Dolce vita", non poteva fare una simile "cattiveria"a Fellini-, "Todo modo" era tra i suoi film migliori, e il preferito in quanto a impegno politico in prima persona. Ed è vero, perchè Mastroianni non si era mai messo in gioco in un film così apertamente e coraggiosamente "schierato" politicamente, in nessun'altro film simile, nella sua carriera...E quella di Don Gaetano è sicuramente da annoverare tra le più vibranti, migliori interpretazioni della sua intera, irripetibile, ricchissima e numerosa,lunghissima filmografia...Peccato solo che, anche perchè la presenza fisica pure da uomo molto maturo ce l'aveva, gli sia mancato a differenza che a Gassman,un ruolo d'"azione", se non ma molto parzialmente, quello del commissario ne "La Donna della domenica" di Comencini (regista che non ho mai amato, difatti si vede,la figlia..),da Fruttero e Lucentini...Ma questo, più per scelta personale che per altro, essendogli mancato sempre per sua stessa ammissione, il coraggio di prendere parte ad un western -a differenza ad esempio che il suo "migliore amico", il grande Ferzetti-indimenticabile Morton, il padrone delle ferrovie di "C'era una volta il West"..-, che pur era un genere che amava fin da ragazzo..
RispondiEliminagrande citazione Wilson, e grande personaggio Mastroianni, ora che poi sento una simile dichiarazione... è vero, manca un ruolo di pura azione nel suo cv, non ci avevo mai pensato.
RispondiElimina...Il film comunque è unico nell'intero panorama del cinema italiano,anche di quello sterminato e omnicomprensivo del tempo, non a caso, in alcuni dizionari del genere, viene, e nemmeno troppo "forzatamente", fatto rientrare nella fantascienza, o comunque nella fantapolitica, e quindi rientrante nel "fantastico" tout-court, ed è vero, perchè non c'è un'altro film d'impianto politico così metafisico e straniantemente criptico, nel cinema italiano, non siamo gli americani che hanno potuto avere "Ultimi bagliori di un crepuscolo"(Twilight's Last Gleaming)('77)-C-A-P-O-L-A-V-O-R-O più che mai attuale nei giorni di fuoco di Wikileaks, di Robert Aldrich, "Sette giorni a maggio"(Seven Days at May)('64) di John Frankenheimer, e il più famoso e spaventosamente profetico di tutti, "Và e uccidi"(The Manchurian Candidate, come l'omonimo remake di Jonathan Demme)('63)sempre del sommo Frankenheimer...
RispondiEliminadirei che viene catalogato bene, anche se, parere personale, è più realista di quanto il grottesco cerca di coprire...
RispondiEliminatu Wilson, per cortesia, continua a citare film e film, che io segno e segno e segno, a maggior ragione visto hai vita breve, come hai malauguratamente detto altrove, ahah! :)
(bassa ironia, per sdrammatizzare)
oggi è l'immacolata, la concezione più improbabile mai avvenuta, un parto senza peccato. credete sia un caso che ho pubblicato oggi questo film? :D
8 dicembre 1970, notte dell'Immacolata era una notte fredda e piovosa, a Roma...Golpe "tentato", "dimostrativo", "ricattatorio","tradito" o semplicemente, rientrato, dell'abominenole Dott. Princip.Gr.Pezz.di Merd.e Test. Di Caz. Junio Valerio Borghese, con l'appoggio imbattibile della ridicolissima "guarnigione" regionale degli Abruzzi, della Guardia Forestale....
RispondiEliminaesattamente Wilson, ex comandante della decima mas, agonia eterna alla malanima sua. sono sicuro che non t'è servito google per rispondere.
RispondiEliminaciti anche fantozzi, del regista Salce, quello che nel 1969 fece un film che titolava proprio Colpo di Stato, film condannato anch'esso da ambo gli schieramenti politici, quindi di visione obbligatoria e provvederò a breve.
risposta perfetta!
ancora un film che mi manca, mannaggiate. :o)
RispondiEliminaun'altro film che ti consiglio sul tentato golpe del 1970 è "Arrivano i Colonnelli" di Monicelli. Ma credo che lo conosci già.
ahah! grande Harmonica, mi mancava la tua simpatia :)
RispondiEliminasì sì, Vogliamo i Colonnelli è già sull'hd (tu non farti mai remore a consigliare, ce n'è tanti che non conosco o dimentico) come altri di Monicelli, solo che sto aspettando si raffreddi il clamore sulla sua morte per vederlo e recensirlo.
« e mentre la forestale tenta il golpe alla Rai / c'era stato un concerto all'isola di Wight »
RispondiEliminaRino Gaetano
:oD
eeeeh, che bella citazione! grande Rino :)
RispondiEliminaCapolavoro, come anche "Todo modo", seppur lì sì in chiave "apertamente" grottesca, "Vogliamo i colonnelli" di Monicelli...Film contundenti contro la mediocrità livellata del pensare italiota, del '72 e del '75 come del 2012, e "magara" che tutto davvero finisse...L'italiano biologicamente alla fin fine, sempre "ritornante" cazzone arido, individualista esasperato, e fan-fascista, mentre la DC come mostra bene Petri nei modi del pamphlet più angoscioso e tremebondo, si fagocita e ridigerisce dalla propria antropofagia..Facendosi fare pure gli auto-golpe "dimostrativi" da convinti felloni fanatici magari anche eterodiretti alla Borghese, per consolidare i/l proprio poteri/e, grazie alle solite "leggi speciali" tipo "Pacchetto Reale", e ai cani della reazione tipo Corpi Speciali Polizia-Carabinieri di Cossiga-Dalla Chiesa(per questo in altra "sede" accennavo al fatto, so che è "sdrucciolevole" come argomento, di non "demonizzare" tutti ma proprio tutti, i "mafiosi", di ogni generazione e risma, perchè gli sbirri, non sono stati sempre meglio...Vero, Generale Mori...?-nota:quello di adesso-)...
RispondiEliminaE grazie alle annose e perniciose teste di c. come Violante e ai prezzolati pennivendoli d'oro, opportunisti, come Pansa e troppi altri, sono anche apertamente "riabilitati", i personaggi felloni e "catacombali" -come qualcuno ha ritirato fuori come termine "a là Mòd"-alla Valerio Borghese...
Bravo anche Renato Salvatori, nel suo solito modo di"recitare" guidato solo dall'istintivismo più naturalista,nel ruolo per lui davvero insolito di un commissario di P.S. così tipicamente anni'70, che potrebbe benissimo essere magari il "Palumbooo!!!" sempre invocato come Vice dal leggendario Commissario "al di sopra di ogni sospetto" di Volontè nel film di Petri quasi "omonimo". Qui Salvatori fa questo sbirro dalla limitata intelligenza e dall'ancor più limitata autonomia in tutto, vieppiù che intellettuale e di intuizione, dagli insoliti ripeto, accenti effemminati e forse financo omosessuali...E gli riesce bene è convincente, perchè pur con quella faccia e quel fisico grosso e robusto da "rusticone" bulano bagnino(mitico termine in vecchio pisano, pressochè "intraducibile" nei suoi asccenti e significati più irresistibili)versiliese, -e ho già detto tutto, uno dei "popoli" più cafoni, pesanti e amorali dell'intero Regno Italico-aveva proprio stà vocetta di suo..., che manco Mike Tyson...
RispondiEliminanon ne so quanto te ma la penso come te Wilson.
RispondiEliminasu Mori non c'erano ambiguità. l'altro, quello che la mafia la stava facendo a pezzi, era il Prefetto Mori, tra l'altro c'è un film che arriverà nel blog (oggi è giorno di anticipazioni), "Il prefetto di ferro", girato da Pasquale Squiteri, regista non casuale, eheh!, ma la storia di quel prefetto è troppo interessante, devo vederlo.
Gran esempio quello de 'Vogliamo i colonnelli'! Ne postai uno spezzone eloquente il giorno ch'è 'morto' Monicelli su face, lo rivedrei volentieri, insieme a questo, chissà, sperando in un epilogo 'reale' dal quale io non distoglierei mai i peggiori politici… ma si sa, un simile gesto non è da tutti! :/
RispondiEliminaP.S.:Dopo che, per la terza volta,( visto poi che proprio in questi giorni si è compiuto il 35°anniverasario dalla prima proiezione pubblica a Parigi), ho comprato in una uscita nuova edizione il dvd Warner di "Qualcuno volò sul nido del cuculo", con nuove scene inedite mai viste, "Completely Cuckoo" doc.inedito in dvd per il ventennale su Laser Disc del'95, di 87', con Michael Douglas, Milos Forman, Ken Kesey e tutti gli altri quasi nessuno escluso, più un'intervista inedita di quest'anno a Michael Douglas, su quanto questa incommensurabile pietra miliare epocale del cinema abbia significato negli anni'60.'70 ma anche adesso, per la psichiatria e per i pazienti degli ospedali psichiatrici, come quello statale di Salem nell'Oregon, in cui, e anche con veri pazienti a partecipare e collaborare come maestranze tecniche, è stato girato e ambientato il film, e non avendolo ancora visto recensito, da queste parti...Penso a mio modesto parere che andrebbe rispettosamente rimediato, prima di ogni altro approfondimento riguardante qualsiasi altro film...Penso che, quando ti viene in mente un film che ti possa persino ridare l'anima che ogni giornata di questa vita di solitudine senza affetti nè conforti, "lobotomizzante", ti toglie,un film di potenza e forza irraggiungibile,"primordiale", bèh, quasi certamente, il primo che ti viene in mente è "One Flew Over the Cuckoo's Nest"...L'intensità, l'emozionalità, che raggiunge il capolavoro di Forman ha pochi altri eguali, persino in un periodo aureo per il cinema americano come quello degli anni'70...Pochi, forse nemmeno sufficienti per contarsi sulle dita di una mano e mezza...E non tutti hanno comunque Jack Nicholson-Randle P.McMurphy, un cast mirabolantemente meraviglioso, e la colonna sonora da far lacrimare le rocce di Jack Nitzsche...Vivi, e poi finisci inevitabilmente nella, o comunque, "in una" tomba, ma devi almeno aver provato una volta nella vita a non aver fatto solo "il passo sicuro", ma quello "giusto", direbbe Bo Goldman sul film...Come Randle P.McMurphy "sacrificandosi", nell'indimenticabile finale del Film...
RispondiEliminaCiao.
RispondiEliminaLeggo spesso quanto scrivi.
Molto interessante.
Mi permetto di suggerire quello che per me è il miglior film di Petri, e uno dei capolavori della storia del cinema.
"I giorni contati"
Saluti,
Herz
petrolio, se a rischio spoiler, ahiahiahi, devo ancora vederlo quel film, mordi il freno please! :D
RispondiEliminahai ragione Wilson, quel film arriverà (non chiedermi quando, ho una programmazione che arriva al 2011 inoltrato, è la verità), che però vorrei vedere in versione integrale e lingua originale, ecco, magari mi vado a prendere anch'io quel dvd, è un ottima idea.
herz, grazie, il tuo suggerimento sarà seguito senza fallo! anche perché di Petri farò certamente tutta la filmografia, come avrai visto è tra i registi che amo di più
"I Giorni contati"...Enorme e toccante Salvo Randone...Secondo film di Petri dopo "L'Assassino"('61), un'altro dei ruoli più "atipici" e personali, per Mastroianni...
RispondiEliminaChe bello trovare tanti cinefili. A proposito di Todo Modo che ho appena finito di rivedere con piacere e angoscia, qualcuni sa se la location era reale o una scenografia fatta in studio? E se era reale dov'era? Grazie
RispondiEliminaciao vero! benvenuto :)
RispondiEliminanon ti so rispondere onestamente.
cavoli dovevo leggermi questa rece e i vari commenti... ho iniziato a vederlo, ma ho abbandonato perchè non ci capivo nulla, un' angosciaaa! Ad un certo punto mi sembrava "il nome della rosa" con tutti sti cadaveri. Proverò a finirlo.
RispondiEliminaahah! Glo, è un film particolarissimo, effettivamente un minimo di info aiuta. fatti sentire dopo il prossimo tentativo :)
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