giovedì 30 dicembre 2010

Una sull'altra - Perversion story

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George è proprietario di una clinica a San Francisco, che gestisce insieme al fratello. Sua moglie Susan, malata e in pessimi rapporti con lui, muore in strane circostanze e si scopre che aveva stipulato un'assicurazione sulla vita, della quale George è beneficiario. Partono delle indagini dell'assicurazione che presto porteranno a chiamare la polizia.


Troppi gli indizi che rendono sospetto George, anzitutto la polizza, poi il fatto che ha un'amante stabile, una fotografa. Nemmeno il tempo del funerale e lo vedono in un locale di spogliarelli fare amicizia con una certa Monica, che capelli ed occhi a parte è copia conforme di Susan, cosa che sconvolgerà George. A casa di Monica si rinverranno prove che faranno apparire i 2 neo-amanti complici e dopo che... ma anche che... George rischierà la camera a gas, ma devo fermarmi, siamo nemmeno a metà film solo che partirebbero spoiler a raffica, un peccato che non voglio accollarmi.


Giallo raffinato un po' noir, alla Alfred Hitchcock, con tante immagini suggestive ed accompagnato da una musica "stilosissima" jazz orchestrale composta e diretta da un grande dimenticato, Riz Ortolani, e poi c'è una quantità di gnocca spaventosa!, mica la roba fatta e rifatta di oggi ritoccata da chirurghi e post-produzioni, donne vere tutta natura sprizzante feromoni. Nella prima metà del film ci saranno un tot di scene che faranno schizzare il testosterone, ma anche per chi produce progesterone ci saranno stimoli adeguati. Il film fu vietato ai minori prima, poi addirittura ritirato per oscenità, costringendo Fulci ad operare dei tagli per farlo tornare nelle sale dove ebbe nonostante ciò un ottimo successo. Fortunatamente dal 2006, col titolo "Perversion story", è disponibile una versione in dvd totalmente priva dei tagli ed è quella da vedere.

Per me Fulci è già regista di culto, molto "internazionale" per qualità, e questo film girato negli Stati Uniti ne esalta ulteriormente l'aspetto. Non voglio dire nemmeno che sembra questo o quello, è proprio Fulci, che come Mario Bava solo la censura poteva mettere a freno altrimenti chissà cosa faceva! Lo ha anche scritto il film insieme a Roberto Gianviti, sceneggiatore italiano tra i più eclettici e prolifici.

Bellissimo e imperdibile. Se non lo conoscete proverete il mio stesso stupore: Toh, c'erano italiani che facevano film del genere? stento a crederlo!

Curiosità: anche "Beatrice Cenci", stavolta però in Inghilterra, uscì col titolo Perversion Story. Evidentemente il binomio Fulci-Perversione all'estero ha successo.


17 commenti:

  1. Che film gente !!!
    Marisa mell è una dea... (ovviamente ve la ricordate ne ruolo di Eva Kant..no?).
    Fulci qui è davvero bravo, e il film è magistrale. Con buona pace di chi oggi si affida a effetti speciali digitalizzati e bellocce rifatte per propinarci prodotti dozzinal/demenziali.
    P.S. Roby...sta per arrivare il post di "Milano Calibro 9" , con l'aggiunta del CD della OST !!!

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  2. Ma guarda te se dopo aver visto il trailer devo andare al lavoro; ci sarebbe da fare ben altro !
    Film segnato in agenda e grande proposta musicale. Col nuovo anno mi impegno a fare una serie di post su questi musicisti dimenticati da noi, ma non, per fortuna dagli anglosassoni.

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  3. magar, esco con la rece di milano calibro 9, già visto, l'11 gennaio... ;-)

    harmo, non me lo dire! però stamane vado un po' più tardi, non ho i bimbi da portare a scuola.
    psssss... a breve ci sarà un film con una o.s.t. di Bacalov che non ti dico! ahahah!

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  4. riguardo a eva, caro magar, che cito anche sotto i frame, me la ricordo più che bene! :D
    http://robydickfilms.blogspot.com/2010/11/danger-diabolik.html

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  5. Ci volevano i dvd per metterlo nel culo ai pezzi di merda della censura. Che rivincite ci stiamo prendendo, ragazzi.

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  6. già... per questo film, pure italiano, dobbiamo ringraziare gli americani della ripubblicazione, Fulci è stimatissimo all'estero.

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  7. questi film qui li metti SOLO per ME.
    ammettilo!!!

    :) love, mod

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  8. mod, i film di Fulci dovrei dedicarteli tutti! :D
    vedessi il prossimo che robba...

    un saluto ernest :)

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  9. we roby! altro magnifico film di fulci... attendo con ansia il prossimo!

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  10. bella fratello! :D
    5 e 13 gennaio i prossimi 2, e sono da libidine carpiata, credimi

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  11. E pensare che c'è chi la notte andava a letto e si svegliava avendo la Mell accanto. E poi chi, qui, sotto le livide e verdognole come la kryptonite, luci del deprimentissimo e sinistro natale delle merci da consumare, vede e si trova ad avere a che fare solo con le tipiche facce da italiane, tutte incazzate, tutte a tirarsela allo spasimo della rottura e magari se si trovassero, anche chi gliela rompe,pure se sono non una "saga", ma la "sagra delle cesse" credutesi veline, solo "sabbie mobili, tirate giù", come dicevano i versi della vecchia canzone di un siciliano di genio, prima che anche lui si rimbecillisse del tutto...

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  12. ahahah! Wilson, scusa se rido, non so se era tua intenzione essere "ferocemente" spiritoso, ma ho letto la mail del commento sul telefono mentre mangiavo ed ho rischiato il soffocamento! :D
    concordo anche sulla punteggiatura...

    perdona, ma non capisco di quale canzone e siciliano parli. se puoi essere più preciso te ne sarei grato.

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  13. Battiato."Bandiera bianca"da "La Voce del padrone". Anno meraviglioso, 1981. Non tornerà più(mai).

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  14. Visto ieri sera. Molto bello! Un solo aggettivo che fa da sintesi, per me è "elegante". Me lo son proprio goduto, questo film elegante. Sorel assomiglia un po' a Chico Buarque e un po' a Lobo Antunes (uno scrittore portoghese bello e famoso che ebbi modo di conoscere fin troppo). La Mellona semisdraiata quassù nel terzo frame è sullo stile della Bouchettona nel Paperino, quando accoglie il ragazzino che le porta il pane; si vede che Fulci apprezzava il modulo compositivo applicato a un certo tipo di fisico. Come biasimarlo?

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  15. brava Anna! non avevo colto quel richiamo a Paperino, ormai sei proprio una fulciana d.o.c.g. :)
    approvo l'aggettivo "elegante", che non si può applicare alla rece. ora che l'ho riletta mi rendo conto d'averla scritta in condizioni "bavose" e non mi riferisco al grande regista italiano che pure cito, ahah!

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