Monty vive a New York e deve presentarsi tra poche ore in carcere. E' stato beccato con in casa molti soldi e droga, chiaro effetto di una soffiata. Era ad un passo dal realizzare il suo sogno di vita serena con la bella fidanzata, ed è arrivata la tegola.
Uno strano spacciatore, faccia pulita, amicizie normali, disarmato. L'ultima sera organizza una rimpatriata coi suoi migliori amici, un insegnante di "liceo" ed un agente di borsa, dopo aver cenato col padre in un ristorante. Andranno nel locale di proprietà del suo boss, gente della mafia russa, con Monty tormentato dal dubbio di chi sia stato a tradirlo cosa che scoprirà lì. Magra consolazione, lo aspetta la galera; potrebbe fuggire, cercare un'altra soluzione, ma chissà perché è un'ipotesi che valuterà solo all'ultimo momento. Berranno tutti molto ed usciranno frasi e situazioni che normalmente non sarebbero uscite, le maschere crollano.
Tratto da un romanzo precedente i notissimi fatti dell'11 settembre, Spike Lee in realtà colloca la storia immediatamente dopo gli stessi e, a parte la vicenda in senso stretto, quello che appunto sembra più voler ritrarre è un contesto di persone che vivono un mondo estemporaneo, privo di radici e con un futuro da cogliere al momento più che da pianificare. L'insegnante ha un amore impossibile per una 17enne sua allieva; l'agente di borsa, duro e piuttosto cinico, non progetta nulla, pavoneggia "saggezza metropolitana" senza alcuna prospettiva se non carriera lavorativa e conquista di donne a più non posso. Paradossalmente Monty era il solo con desideri normali pur vivendo nell'illegalità conclamata, con la fidanzata Naturelle.
Dramma ma soprattutto sconforto, depressione, un film che trasmette tantissimo questa sensazione, che fatico a descrivere. Alla fine il padre lo accompagnerà non alla prigione, come dovrebbe, ma in una specie di sogno, in quell'ora che non esiste che è appunto la 25esima, dove forse, solo modificando un piccolo dettaglio, il futuro appare completamente diverso. Un po' come il crollo delle Twin Towers, una tragedia durata un istante che ha modificato per sempre la vita di milioni di persone. Magari, è una mia ottimistica ipotesi, in questa storia c'è un messaggio positivo: un istante può distruggere ed un altro costruire. E' una spiegazione possibile? Non saprei, a me piace pensarlo.
Qualche prolissità mi ha reso la visione pesante, può darsi che la cosa sia stata voluta ma resta l'effetto. In ogni caso film più che consigliato: salvo il "neo" descritto rasentiamo l'Olimpo.
Nel mio olimpo c'è. Uno dei film migliori di Spike Lee con un Norton superlativo (memorabile il monologo rabbioso con tutti i fuck).
RispondiEliminaciao Lucien! pensa che quel monologo nella sceneggiatura iniziale, curata dallo stesso autore del libro, non c'era invece Spike l'ha voluto a tutti i costi.
RispondiEliminauno spike lee appannato. da salvare i cinque minuti del fuckoff a tutti, dai pakistani ai russi agli italiani..cinque minuti da antoligia il resto ordinaria amministrazione
RispondiEliminastay screen
ahah! eustaki, sei il terrore dei cineasti :D
RispondiEliminaè un film molto contemplativo, da Spike non te lo aspetti qualcosa con quei ritmi
ottimo film, anzi grandioso, ma anche per me manca qualcosina per poterlo mettere nel mio olimpo di cult personali.
RispondiEliminaciao Marco! :)
RispondiEliminaBravo Spike Lee: è riuscito a coinvolgermi e a mettermi dentro un'angoscia indefinita, come se alla fine in galera avessi dovuto andarci io. Davvero grande il monologo fuckoff.
RispondiEliminal'ultimo e per me miglior film di Spike prima di quella boiata revisionista di "Miracolo a S.Anna".
RispondiEliminae bella la tua interpretazione sul senso del film, la trovo condivisibile.
A proposito di fuckoff, memorabile quella contro gli italiani e i neri in "Fa la cosa giusta".
...Bellissimo film sui fallimenti personali. Uno dei migliori comunque di Spike Lee. Visto nell'autunno 2003 alla sua uscita, in un momento sentimentale per me bellissimo che ricordo tutti i giorni con infinita nostalgia e tristezza, perchè appunto, non si è potuto "cristallizzare" come per il protagonistacon Naturelle in nessuna 25a ora..Sarà anche per questo che in me come penso per tanti altri abbastanza"sensibili" si è "saldata" la descrizione bellissima che Lee fa del rapporto con Naturelle, "sogno" che và a spezzarsi, forse proprio perchè troppo "puro", umano, e onesto in un contesto fatto di aridità e spietatezza dei rapporti umani..Grande come sempre Brian Cox (il primo Hannibal Lecter[Lektor]dello schermo,nel capolavoro "Manhunter"'86 di Michael Mann, ma vedilo protagonista anche nell'ultimo bellissimo "Prison Escape"[The Escapist]G.B.'08)nei panni del padre di Norton-Monty, il monologo un pò troppo "giovanilisticamente"liquidato e definito come dei tanti"fuck", è semplicemente commovente, per tutto il dolore e la sofferenza infinita che riesce ad esprimere con tutta questa lancinante rabbia repressa,inespressa fino al pianto, "io non piango se n'omo s'ammazza, ma piango,sulle nostre vite rovinate" come aveva scritto tanti anni fa in uno dei suoi versi il grande Califano..Uno che la galera l'ha conosciuta, e per tre lunghi anni..
RispondiEliminaZio, ero sicuro che eri tra gli estimatori di questo film, è molto simile ad un romanzo per modalità espositiva, usa spesso immagini invece che parole, fa lavorare la testa dello spettatore insomma.
RispondiEliminaHarmonica, guarda, quello su S.Anna non mi viene nemmeno in mente di vederlo! Non lo giudico, ma certi film a parer mio ognuno deve farseli in casa propria, concetto che ho espresso più volte.
caspita Winston, mi hai commosso, dico sul serio. ho anch'io un film al quale sono legato per una esperienza sentimentale forte, meno importante di questo cinematograficamente ma... non ho mai nemmeno pensato di recensirlo, fatico a vederlo, pensa. vedrò di superare questo blocco...
Prison Escape me lo sono segnato ;-)
per tutta la visione ho avuto in mente "the catcher in the rye" (il giovane Holden)...e la scena del fuck mi pare una citazione più che esplicita...cmq confermo la sensazione di angoscia e smarrimento.
RispondiEliminadi spike mi piace quasi tutto, compreso "miracolo..."(e vedo che qui sono l'unico). regista veramente americano (anzi newyorkese)fino in fondo...l'altra faccia di woody allen
film superlativo, pena di morte a chi dice "normale amministrazione" ;)
RispondiEliminafilm strepitoso! forse il canto del cigno di lee, che dopo ha sfornato un blockbuster come Inside Me (buon film ma non alla spike!) e una boiata come Miracolo... (l'unica parte interessante era appunto quella a new york!)
RispondiEliminain realtà ricordo poco o nulla di questo film, se non appunto il fatto che fosse abbastanza pesante...
RispondiEliminadovrei dedicargli una seconda visione più accurata...
lo ricordo abbastanza poco, diciamo che fai la cosa giusta secondo me resta il suo apice,...
RispondiEliminaSpike Lee in ottima forma. pure lui ha fatto delle belle schifezze, ma, vuoi per merito delle sceneggiatura e di quegli attori, qui sembra proprio in stato di grazia.
RispondiEliminacome diceva qualcuno sopra, un regista americano al 100 per cento. verissimo.
einzige e unwise, mi piace la vostra sottolineatura su "film americano", teniamo sempre presente che è forse il primo film post 11 settembre a parlare in qualche modo di quell'evento, e questo è già da lode.
RispondiEliminala penso come te brazzz, fa la cosa giusta è il più bello, ma è altro genere anche se stesso regista.
ciao lorant, ahah! eustaki è un caro amico, spero viva a lungo :D
frank, speriamo spike faccia altro dai, anche se ha perso un po' di verve gli ultimi anni, in fondo è ancora molto giovane.
per concludere, devo registrare nella statistica uno che ha apprezzato "miracolo", e chi poteva essere? ti stimo unwise :D
MaximaFobia, dimenticavo... consiglio: guardalo un giorno che sei fisicamente in forma, è un film veramente pesante, se non stai bene rischi il coccolone ;-)
RispondiEliminase non ricordo male all'uscita fu celebrato come il primo film che mostrava un'inquadratura di Ground Zero. Anche per me è uno degli Spike Lee migliori, molto più Leeano di Inside man. Attori in gran forma e soprattutto una sceneggiatura azzeccatissima nel ritmo si lento, ma portatore di inesorabile crescendo di tensione emotiva. Il finale è pienamente riuscito, a mio avviso.
RispondiEliminaRecensione di Roby scritta davvero molto bene!
grazie illustre omonimo, molto gentile, ciao. :)
RispondiElimina...Bellissimo anche il manifesto con Norton e il suo cane a passeggiare...L'unica cosa che ancora rimane da fare di piacevole, e illusoria di tranquillità e pace prima di entrare in carcere. Come sostenne anche Bob Kennedy,andare a giro "camuffo" per Washington con il proprio cane, era tra le sue attività preferite... E le passeggiate di Norton con il cane danno il vero scopo, a Lee, per un'altro dei suoi bellissimi omaggi cinematografici a New York...Mi sbaglio, o è una Manhattan autunnale, quella del film...Non è dettaglio a cui è ora facile "risalire"..D'accordo su "Inside Man", buon film d'azione di rapina per me piacevole, perchè spiccatamente di stile e "morale" anni '70 ma non molto di più, è anche vero che non era un progetto che Lee doveva dirigere ma ci si è ritrovato poi alla fine, si può dire quasi all'ultimo, per vie molto traverse...E'anche vero che però è stato il suo maggior successo commerciale, pur rapportato al prezzo del biglietto degli ultimi anni,più di "Fà la cosa giusta".. Nessuno mi ha citato "Clockers"('95)...Ottimo anch'esso, eccellente Keitel, e che avrebbe dovuto dirigere lo stesso Scorsese, limitandosi a produrlo...
RispondiEliminaeh, ne ha fatti molti spike... confermo il periodo d'inizio autunno, ancora gli alberi non sono completamente spogli.
RispondiEliminaClockers ce l'ho da un pezzo ma ancora non l'ho visto. tra i visti che m'è piaciuto parecchio c'è questo http://robydickfilms.blogspot.com/2007/08/jungle-fever.html
...E come dice Monty ad un certo punto..-"Champagne, per i miei veri amici, e dolore reale per tutti gli altri miei amici vergognosi"-...E' stata una frase di Francis Bacon, almeno in originale suona così, in italiano sarebbe curioso proprio ora andare a rivedere/sentire come l'avranno tradotta magari su YouTube, perchè non lo rammento.
RispondiEliminaUn grandissimo film, dei migliori di Spike, anche se a mio parere Summer of Sam e Inside man lo superano.
RispondiEliminaGrandissimi Norton e le sue due "spalle".
Eccezionale il pestaggio all'alba, nel parco.
Da vedere e rivedere.
ecco, anch'io come MrFord (ciao!), se dovessi scegliere una scena, più che il monologo scelgo il pestaggio, per altro immortalato dal frame del tunnel.
RispondiElimina...Nessuno ha ancora ricordato il manifesto a casa di Monty, "Cool Hand Luke", "Nick mano fredda" ovvero, perchè Luke fu deciso che suonava peggio in italiano...Ed è già tutto sottinteso..
RispondiEliminaWilson, sarà sottinteso per te, ma a me non dice nulla... potresti spiegare? ;-)
RispondiElimina"S.O.S.-Summer of Sam" è un bel film, molto ben ricostruito e ambientato in quella torrida estate newyorkese del '77, di Sam e del blackout oltre che di tutto il resto che è messo nel film (pure troppo), però è un film di concettie situazioni "spintamente" un pò volgari, soprattutto sessualmente, e questo succede quando un noto misogino (non che non ne sia giustificato, questo no)come Lee si fà prendere un pò la mano.
RispondiEliminaA proposito, lo sai che fu proprio Sam Dershowitz probabilmente ha "influenzare" il modus operandi successivo del/dei "Mostro/i di Firenze", gli omicidi di coppiette appartatesi in auto sorprese a revolverate di quella famosa estate del'77 ebbero grossa risonanza sulla stampa anche all'estero, e qualcosa arrivò fino in Italia. Anche se,gli stessi omicidi di Sam furono un'"emulazione" di alcuni di quelli dell'inafferrabile Zodiac di San Francisco, che ebbe un'altro imitatore(?) proprio "omonimo" anche a New York pochi anni dopo i delitti di Frisco...
Nel senso che è sottinteso, se ti ricordi il grandioso personaggio di Nick interpretato da Paul Newman, quale stoffa e tempra di uomo avrebbe sognato di poter un giorno diventare Monty, ma appunto una vita sbagliata "non si cambia in un solo giorno" anzi, nemmeno in una vita stessa. Semmai, in un'altra, se non fossi poi anche lì magari coartato a compiere nuovamente gli stessi errori...Come per monty-Norton, "come si fa il letto si dorme", dice un vecchio e tanto saggio detto tedesco...
RispondiEliminaecco vedi, sei la dimostrazione che avere "maturità" cinematografica, quello che dicevo sul film di oggi, chiamala cultura, conoscenza, come preferisci, permette di cogliere queste che sono qualcosa di più che semplici sfumature...
RispondiEliminae non fare il modesto Wilson, è un lusso che a me sì ma a te non è concesso, ahah!
grazie per la spiegazione :)
bel film, particolare. mi ha divertito e lascia diversi spunti di ragionamento. mi accodo ai complimenti per il grandissimo monolgo.
RispondiEliminaciao musicoterapista! :)
RispondiEliminaEeeeeeeeeeeeeeeeh qui però io sono di parte. Perché, per un fattore quasi completamente imhoistico, questo lo ritengo il mio film preferito in assoluto (per quanto sia difficile sceglierne uno, questo è forse quello che più porto nel cuore). Ti consiglio anche il romanzo, ottimamente scritto da Benioff.
RispondiEliminaPersonalmente, adoro il personaggio di Frank. Forse il più segnato dalle vicende di Monty. Il suo amico più intimo, al quale crede l'ultimo, grande favore.
Inutile dire che il monologo di Monty (interpretato guardacaso dal mio attore prediletto Edward Norton) davanti allo specchio è qualcosa di semplicemente epico.
Ebbene sì, da olimpo del cinema. ;)
porc... "imhoistico", italianizzazione carpiata d'acronimo web inglese. da accapponare la pelle, ahah!
RispondiEliminafa piacere che hai trovato qua il tuo film preferito. visto la tua passione, tra le altre, per la fotografia ti consiglio questo, se non lo conosci: http://robydickfilms.blogspot.com/2010/06/fall.html
ti chiederai che obiettivi hanno utilizzato ;-)
AHAHA! In effetti, visto a posteriori, è una eresia lessicale di dimensioni cosmiche..prometto di non usarla più! ;) The Fall non lo conosco proprio...ma dalle immagini che hai inserito (se scrivevo postato mi fucilavi!) mi incuriosisce molto! ;)
RispondiEliminano no, parla come preferisci, era una curiosità :)
RispondiEliminapostare, uppare, linkare, di gergo ne uso anch'io, è solo il c.d. sms-style che non sopporto, per il resto...
considera The Fall obbligatorio, fidati ;-)
E ci troviamo ancora in sintonia sull'odio recondito per il gergo sms-style. Sono per la petizione contro l'abolizione delle "K sostitutiva" e delle abbreviazioni in genere.
RispondiEliminaAggiungo The Fall alla lista..;)
PS: grazie per la passione con cui hai visionato il mio blog. Mi ha fatto un immenso piacere!
Di questo ne metto il monologo doveroso e bellissimo scusa neh...ma sai che non resisto, solo un pò però perchè tutto non ci stava
RispondiElimina*
In culo agli agenti di borsa di Wall Street, che pensano di essere i padroni dell’universo; quei figli di puttana si sentono come Michael Douglas/Gordon Gekko e pensano a nuovi modi per derubare la povera gente che lavora. Sbattete dentro quegli stronzi della Enron a marcire per tutta la vita… e Bush e Chaney non sapevano niente di quel casino?! Ma fatemi il cazzo di piacere!
In culo alla Tyco, alla ImClone, all’Adelphia, alla WorldCom
In culo ai Portoricani: venti in una macchina, e fanno crescere le spese dell’assistenza sociale… e non fatemi parlare dei pipponi dei Dominicani: al loro confronto i Portoricani sono proprio dei fenomeni.
In culo agli italiani di Benson Hurst con i loro capelli impomatati, le loro tute di nylon, le loro medagliette di Sant'Antonio, che agitano la loro mazza da baseball firmata Jason Giambi, sperando in un’audizione per I Soprano.
In culo alle signore dell’Upper East Side, con i loro foulard di Hermesse e i loro carciofi di Calducci da 50 dollari: con le loro facce pompate di silicone e truccate, laccate e liftate…Non riuscite a ingannare nessuno, vecchie befane!
In culo ai negri di Harlem. Non passano mai la palla, non vogliono giocare in difesa, fanno cinque passi per arrivare sotto canestro, poi si girano e danno la colpa al razzismo dei bianchi. La schiavitù è finita centotrentasette anni fa. E muovete…le chiappe, è ora!
In culo ai poliziotti corrotti che impalano i poveri cristi e li crivellano con quarantuno proiettili, nascosti dietro il loro muro di omertà. Avete tradito la nostra fiducia!
In culo ai preti che mettono le mani nei pantaloni di bambini innocenti.
In culo alla Chiesa che li protegge, non liberandoci dal male. E dato che ci siamo, ci metto anche Gesù Cristo. Se l'è cavata con poco. Un giorno sulla croce, un weekend all'inferno, e poi gli alleluja degli angeli per il resto dell’eternità. Provi a passare sette anni nel carcere di Otisville.
In culo a Osama Bin Laden, a Al Qaeda e a quei cavernicoli retrogradi dei fondamentalisti di tutto il mondo. In nome delle migliaia di innocenti assassinati, vi auguro di passare il resto dell'eternità con le vostre settantadue puttane ad arrostire a fuoco lento all'inferno. Stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa, baciate le mie nobili palle irlandesi!
In culo a Jackob Elinsky, lamentoso e scontento.
In culo a Francio Slaughtery, il mio migliore amico, che mi giudica con gli occhi incollati sulle chiappe della mia ragazza.
In culo a Naturelle Riviera: le ho dato la mia fiducia e mi ha pugnalato alla schiena, mi ha venduto alla polizia…maledetta puttana!
In culo a mio padre, con il suo insanabile dolore: beve acqua minerale dietro il banco del suo bar, vendendo whisky ai pompieri inneggiando ai Bronx Bombers.
In culo a questa città e a chi ci abita. Dalle casette a schiera di Astoria agli attici di Park Avenue, dalle case popolari del Bronx ai loft di Soho, dai palazzoni di Alphabet City alle case di pietra di Park Slope e a quelle a due piani di Staten Island. Che un terremoto la faccia crollare. Che gli incendi la distruggano. Che bruci fino a diventare cenere, e che le acque si sollevino e sommergano questa fogna infestata dai topi.
- NO, NO, IN CULO A TE, MONTGOMERY BROGAN. AVEVI TUTTO E L'HAI BUTTATO VIA, BRUTTO TESTA DI CAZZO!*
urca! wowow!
RispondiEliminagrazie, ci voleva il fuckoff, ahah!