sabato 15 aprile 2006

L'odio

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Ambientato nelle periferie più popolari di Parigi, visto oggi pare frutto di una visione di quanto avvenuto nelle proteste violente di quest'anno (11 anni dopo).

Girato in un sostanziale bianco e nero (a me piace moltissimo), con la chiara volontà di non dare colore alle condizioni di vita dei ragazzi e dei giovani di quelle aree che si fatica a credere circondino la più bella capitale europea (dopo Roma, s'intenda).

Non ne sono certo ma sicuramente si ispira a fatti accaduti. La sceneggiatura copre un intervallo di 24h, successive a uno scontro tra ps e ragazzi molto duro, cadenzato dagli orari dei vari avvenimenti intorno ai quali, come comparse o protagonisti, ruotano 3 ragazzi: un arabo, un francese e un nero.

Crudo, violento, terribile a volte, ritrae perfettamente il difficilissimo rapporto tra le periferie e le forze dell'ordine. Droga, rap, vita di strada, non manca nessun ingrediente per fare un film basandosi su una realtà che forse pensiamo lontana, nei quartieri poveri di Los Angeles o New York. E' molto vicina invece, occorre farsene una ragione.

C'è un pizzico di TrainSpotting in questo film.

2 commenti:

  1. "Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene."
    Grande film!
    (Almeno un commento ora ce l'ha :))

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  2. bravo gus! grazie per aver rotto il ghiaccio :D

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