domenica 12 marzo 2006

Crash - Contatto fisico

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Non so se ha meritato l'oscar come miglior film quest'anno, ma lo dico solo perché non ho visto ancora quelli che erano i suoi concorrenti.
Crash è, ad ogni modo, veramente un gran bel film.

Paul Haggis, questo il regista. Ne sentiremo parlare ancora, ne sono sicuro, perché la regia e il montaggio di questo film sono da strabuzzarsi.
Tante storie si incrociano in una Los Angeles post-2001, di miseria, razzismo, polizia violenta e generosa... nelle famiglie ricche come in quelle povere si sente sempre la mancanza, la difficoltà ad alimentare sani, normali relazioni umane e l'incertezza, l'insicurezza, la paura domina sempre e vive come contraltare della delinquenza, della malavita cinica. Nonostante una crudezza al limite del pulp, tutto è vissuto dallo spettatore, tutto è girato e montato in modo da produrre un effetto "realista" che mi ha stupito tantissimo.
Alcune scene, come il negoziante onesto che perde la testa e si ritrova, in stato di incoscienza desta, a sparare... non voglio rovinarvela.

C'è un po' di "un giorno di ordinaria follia", c'è un po' di "america oggi", c'è un po' di tanti bei film... c'è un po' di Altman nel modo di incrociare le tante storie con apparente casualità, c'è un po' di Spike Lee nel modo di denunciare il razzismo, c'è un po' di tanti bravi registi.

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