Film a cura della Contemporaneista del blog, l'amica Laura alla quale passo subito la parola.
Una sposa che cammina concitatamente verso una torre di un casale antico…apre la porta e la guarda una signora anziana. Beh, propriamente non la guarda, la signora anziana è lei. La foto di un bellissimo giovane. Il baldo giovane si alza dalla sedia, la sposa chiude la porta con gli occhi luccicanti e lo guarda. I due si guardano e…la sposa alza una pistola nera verso il bellissimo in questione, anzi no, verso di lei.
Ammazza iniziamo proprio bene!!! E io che pensavo già ad una delle mie storie melense, non ci capisco una beata mazza.
1. La sposa si suicida? Ma no, dai finirebbe il film.
2. Il giovane è il suo amante? Mah sì, può darsi.
3. L’anziana è la sposa invecchiata in flashback? Boh!
Così inizia il lungometraggio di Ozpetek.
Così, tra occhiate e pistola, quasi fosse un western.
Poi parte il colpo di pistola…e PUM…in un casale bellissimo della provincia del Salento, dove la famiglia Cantone ne è proprietaria ed è proprietaria anche di uno dei più famosi pastifici, appare il “viaggiatore” Riccardo Scamarcio (alias Tommaso) che (diciamocelo) non è niente male in quest’aria un po’ vintage, tutto bello leccato e in ordine, che ritorna, come il figliol prodigo, a casa.
Tommaso che in realtà si è trasferito a Roma per studiare economia e commercio, si ritrova immediatamente a mangiare con tutta la famiglia e a parlare di cosa? Delle nipotine grasse. Ma no dico, iniziamo? Vogliamo smetterla?
Intanto il nostro bel Tommaso levatosi dai piedi dalla famiglia se ne va a zuzzurellare con il cellulare in giro finchè una spider rossa lo sta per mettere sotto ( e stai attento no!?! Stavamo tutte per morire d’infarto)! Scende dalla macchina una Nicole Grimaudo che riga con le chiavi un’audi nera…(ha carattere la ragazza!).
La scena seguente ci porta nel pastificio di famiglia dove Scamarcio e Alessandro Preziosi (alias Antonio, fratello di Tommaso) parlano dell’azienda di famiglia.
Il bel Tommaso dice al fratello che lui non può essere il successore del padre per tre motivi che dirà in serata alla famiglia: 1. Non ha mai studiato economia 2. È iscritto a lettere 3. È omosessuale (e va beh caro Scamarcio stavolta ci hai proprio fregato alla grande).
Ma durante la cena ufficiale per festeggiare il nuovo corso aziendale, Tommaso viene anticipato dal fratello maggiore Antonio (e non dovevi farlo però…anche tu, Alessandro! è proprio una vera congiura eh) che, dopo tanti anni di fedele servizio agli affari di famiglia, si dichiara omosessuale prima di lui e viene per questo espulso dalla casa e dalla direzione dell'azienda.
Al momento della rivelazione (e la scena è spettacolare: musica tra il comico ed il tragico, risate scherzose poi tadàààà sguardi rabbuiati) il padre ferito nell’orgoglio in primis, viene colto da un infarto in secundis e finisce in fin di vita in ospedale. Così Scamarcio finisce per non dire nulla sulla sua omosessualità ed assecondare i voleri del padre. Ma questo è solo l’inizio di un film che si svilupperà tra comicità, riflessioni, flashback e quant’altro.
Non posso che manifestare il mio debole per questo che regista (no beh, diciamo che Ozpetek mi piace proprio) che ha catturato la mia attenzione con il bellissimo le fate ignoranti e poi con la finestra di fronte. Film dal mio punto di vista imperdibili.
Ozpetek in tutti i suoi lungometraggi ci mostra i suoi mostri, le sue ossessioni, la sua visione di un’Italia un po’ retrò e bigotta. Notiamo la mamma di Scamarcio quando chiede al suo fidanzato Marco: “Ma da questa malattia (omosessualità) si può guarire?
Satira, umorismo e morale la fanno da padroni in questo film.
Mentre negli altri film era più spiccata una sorta di malinconia e drammaticità mista anche ad una sorta di romanticismo.
Mine vaganti non sono solo i due protagonisti del racconto e il filo conduttore rappresentato constantemente dalla figura della nonna ma è Il film stesso una mina vagante per tutti quelli che hanno degli schemi ben fissati nella mente, per tutti quelli che non vanno “oltre”.
In questo film, il regista vuole quasi dirci che gli uomini non vedono ciò che invece le donne hanno intuito (nonna, zia e sorella).
“Allora cinquantamila lacrime non basteranno perché” come canta la Zilli.
E come dice Scamarcio alla Grimaudi o meglio ai suoi neri occhi profondi “Non devi avere paura di lasciare, tanto le cose importanti nella vita non ti lasceranno mai”.
E lei risponderà malinconica con “bella fregatura”.
Eh sì, in effetti la nonna l’aveva avvisata “Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre.”
Forse ha ragione la nonna o forse no. A voi l’ardua sentenza.
Grazie infinite a Laura, sempre più brava!
Aumenta la "ampiezza spettrale" delle mie visioni, ancora una volta un film sul quale i miei pre-giudizi erano forti.
Giudizio personale sul film: non del livello de "Le fate ignoranti" (che appare lontanissimo ormai), senza alcuna lode, interessante nei contenuti. In un paese omofobico merita attenzione, ma non graffia, non è cattivo quando deve, punta più al moccolo che alla bava. Belle le immagini, belle le scelte musicali oltre all'o.s.t. di Pasquale Catalano, bella anche la canzone cantata da Giusy Ferreri che quando sfila il kazoo dall'ugola è proprio brava. Recitazioni degne di nota quelle dei principali comprimari, il padre e la nonna dei protagonisti, Ennio Fantastichini e Elena Sofia Ricci, anche la mamma con Lunetta Savino (quest'ultima da non perdere ne "Il figlio della luna", grandissima!). Tutti da ammirare tranne i 2 fratelli protagonisti, facce da fiction versione "rai one prime clerical time" nonostante i ruoli interpretati. Scamarcio sarà anche "un bel Tommaso" ma recitare non è dote solo fotogenica; giudico in questo film non so in altri.
E' pura cattiveria da parte mia citarlo, ma certo che se lo confrontiamo con "Una giornata particolare"... m'è venuto in mente il Capolavoro di Ettore Scola, molto diverso da questo, pensando proprio: se c'era Mastroianni, solo con la sua presenza, che salto di qualità poteva fare questo film? Domande irrisolvibili; personaggi irripetibili; contemporanei improponibili.
Si può guardare, via!
Ed ha avuto un buon successo ai botteghini, ne sono contento.
Sarò ancora più contento se Ozpetek tornerà ad "osare" come agli inizi, quando mi sembrava una sorta di Almodovar nostrano, e azzardo il paragone proprio per incoraggiarlo.
Ammazza iniziamo proprio bene!!! E io che pensavo già ad una delle mie storie melense, non ci capisco una beata mazza.
1. La sposa si suicida? Ma no, dai finirebbe il film.
2. Il giovane è il suo amante? Mah sì, può darsi.
3. L’anziana è la sposa invecchiata in flashback? Boh!
Così inizia il lungometraggio di Ozpetek.
Così, tra occhiate e pistola, quasi fosse un western.
Poi parte il colpo di pistola…e PUM…in un casale bellissimo della provincia del Salento, dove la famiglia Cantone ne è proprietaria ed è proprietaria anche di uno dei più famosi pastifici, appare il “viaggiatore” Riccardo Scamarcio (alias Tommaso) che (diciamocelo) non è niente male in quest’aria un po’ vintage, tutto bello leccato e in ordine, che ritorna, come il figliol prodigo, a casa.
Tommaso che in realtà si è trasferito a Roma per studiare economia e commercio, si ritrova immediatamente a mangiare con tutta la famiglia e a parlare di cosa? Delle nipotine grasse. Ma no dico, iniziamo? Vogliamo smetterla?
Intanto il nostro bel Tommaso levatosi dai piedi dalla famiglia se ne va a zuzzurellare con il cellulare in giro finchè una spider rossa lo sta per mettere sotto ( e stai attento no!?! Stavamo tutte per morire d’infarto)! Scende dalla macchina una Nicole Grimaudo che riga con le chiavi un’audi nera…(ha carattere la ragazza!).
La scena seguente ci porta nel pastificio di famiglia dove Scamarcio e Alessandro Preziosi (alias Antonio, fratello di Tommaso) parlano dell’azienda di famiglia.
Il bel Tommaso dice al fratello che lui non può essere il successore del padre per tre motivi che dirà in serata alla famiglia: 1. Non ha mai studiato economia 2. È iscritto a lettere 3. È omosessuale (e va beh caro Scamarcio stavolta ci hai proprio fregato alla grande).
Ma durante la cena ufficiale per festeggiare il nuovo corso aziendale, Tommaso viene anticipato dal fratello maggiore Antonio (e non dovevi farlo però…anche tu, Alessandro! è proprio una vera congiura eh) che, dopo tanti anni di fedele servizio agli affari di famiglia, si dichiara omosessuale prima di lui e viene per questo espulso dalla casa e dalla direzione dell'azienda.
Al momento della rivelazione (e la scena è spettacolare: musica tra il comico ed il tragico, risate scherzose poi tadàààà sguardi rabbuiati) il padre ferito nell’orgoglio in primis, viene colto da un infarto in secundis e finisce in fin di vita in ospedale. Così Scamarcio finisce per non dire nulla sulla sua omosessualità ed assecondare i voleri del padre. Ma questo è solo l’inizio di un film che si svilupperà tra comicità, riflessioni, flashback e quant’altro.
Non posso che manifestare il mio debole per questo che regista (no beh, diciamo che Ozpetek mi piace proprio) che ha catturato la mia attenzione con il bellissimo le fate ignoranti e poi con la finestra di fronte. Film dal mio punto di vista imperdibili.
Ozpetek in tutti i suoi lungometraggi ci mostra i suoi mostri, le sue ossessioni, la sua visione di un’Italia un po’ retrò e bigotta. Notiamo la mamma di Scamarcio quando chiede al suo fidanzato Marco: “Ma da questa malattia (omosessualità) si può guarire?
Satira, umorismo e morale la fanno da padroni in questo film.
Mentre negli altri film era più spiccata una sorta di malinconia e drammaticità mista anche ad una sorta di romanticismo.
Mine vaganti non sono solo i due protagonisti del racconto e il filo conduttore rappresentato constantemente dalla figura della nonna ma è Il film stesso una mina vagante per tutti quelli che hanno degli schemi ben fissati nella mente, per tutti quelli che non vanno “oltre”.
In questo film, il regista vuole quasi dirci che gli uomini non vedono ciò che invece le donne hanno intuito (nonna, zia e sorella).
“Allora cinquantamila lacrime non basteranno perché” come canta la Zilli.
E come dice Scamarcio alla Grimaudi o meglio ai suoi neri occhi profondi “Non devi avere paura di lasciare, tanto le cose importanti nella vita non ti lasceranno mai”.
E lei risponderà malinconica con “bella fregatura”.
Eh sì, in effetti la nonna l’aveva avvisata “Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre.”
Forse ha ragione la nonna o forse no. A voi l’ardua sentenza.
Grazie infinite a Laura, sempre più brava!
Aumenta la "ampiezza spettrale" delle mie visioni, ancora una volta un film sul quale i miei pre-giudizi erano forti.
Giudizio personale sul film: non del livello de "Le fate ignoranti" (che appare lontanissimo ormai), senza alcuna lode, interessante nei contenuti. In un paese omofobico merita attenzione, ma non graffia, non è cattivo quando deve, punta più al moccolo che alla bava. Belle le immagini, belle le scelte musicali oltre all'o.s.t. di Pasquale Catalano, bella anche la canzone cantata da Giusy Ferreri che quando sfila il kazoo dall'ugola è proprio brava. Recitazioni degne di nota quelle dei principali comprimari, il padre e la nonna dei protagonisti, Ennio Fantastichini e Elena Sofia Ricci, anche la mamma con Lunetta Savino (quest'ultima da non perdere ne "Il figlio della luna", grandissima!). Tutti da ammirare tranne i 2 fratelli protagonisti, facce da fiction versione "rai one prime clerical time" nonostante i ruoli interpretati. Scamarcio sarà anche "un bel Tommaso" ma recitare non è dote solo fotogenica; giudico in questo film non so in altri.
E' pura cattiveria da parte mia citarlo, ma certo che se lo confrontiamo con "Una giornata particolare"... m'è venuto in mente il Capolavoro di Ettore Scola, molto diverso da questo, pensando proprio: se c'era Mastroianni, solo con la sua presenza, che salto di qualità poteva fare questo film? Domande irrisolvibili; personaggi irripetibili; contemporanei improponibili.
Si può guardare, via!
Ed ha avuto un buon successo ai botteghini, ne sono contento.
Sarò ancora più contento se Ozpetek tornerà ad "osare" come agli inizi, quando mi sembrava una sorta di Almodovar nostrano, e azzardo il paragone proprio per incoraggiarlo.
Ancora una volta, meglio la recensione del film. Sarà che provo una certa idiosincrasia nei confronti dei registi "carini", sarà la presenza di Scamarcio, sarà quel che sarà, parapàpapàpapà, però siamo sulla linea di confine con la fiction televisiva, ma di quella peggiore.
RispondiEliminaPer dire, uno come Virzì è un gigante a paragone del turco.
eh, quei "sarà" son pure miei caro harmo... però se riesce a ritrovare i tempi di ovosodo il regista il potenziale ce l'ha. :)
RispondiEliminauff... lapsus, ovosodo non è suo, ahah!
RispondiEliminale fate ignoranti però sì...
Anche le fate ignoranti non è... non è!
RispondiEliminaOdio il cinema italiano di oggi. è una vergogna.
ovviamente escludendo i rari casi.
La cosa che mi sconcerta sono cose come Gabriele Muccino: che tra un l'ultimo bacio e un baciami ancora, se ne va in America e come se fosse tutta un altra persona tira fuori 2 bei film come La ricerca della felicità e Sette Anime.
Io non me lo spiego..
bah..
Rooooooooby hai messo la canzone che adoro...sei un GRANDE! No perchè scusa la scena di loro nel mare di Gallipoli? Spettacolare...e la sorella che urlava "Al Ladro, al Ladro"...beh, ascolta..non è paragonabile all'Olimpo de una giornata particolare...ma giù le mani da questo film di Ozpetek...ahahah. Grazie per avermi ospitato ancora una volta...
RispondiEliminaDimenticavo volevo metterla io oggi quella canzone lì...ma ho messo l'Amoroso...mi uccideranno...ma come sai...io me ne sbatto altamente..ahahah
RispondiEliminagus, se odi film come questo allora su robe tipo "immaturi" che dovemo di'?m ahahah!
RispondiEliminacapisco eh, capisco...
laura, senza di te questo blog alla fine diventerebbe noioso, svolgi un ruolo fondamentale!
grazie a te... :***
Ho sbagliato. Sorry!
RispondiEliminaNon ho visto Mine Vaganti quindi non posso giudicare. Non parlo nemmeno di Ozpetek che di suo ho visto solo Le fate ignoranti.
Dopo aver letto il messaggio di Harmonica e il tuo, mi son perso nei miei pensieri e ho risposto ad un discorso che mi ero creato in testa :) haha
ahah! gus, te possino... ce fai i trabbochetti ce fai? confessa! :D
RispondiEliminasai che ho visto un horror amatoriale teribbbile qualche gg fa? ma per la rece devi aspetta' giovedì prossimo ;-)
Succulenta notizia! :) non vedo l'ora!
RispondiEliminaIo ho visto da poco un film che è per me un capolavoro: Gli occhi della notte. Non è un horror eh. C'è la Hepburn! :) http://www.imdb.com/title/tt0062467/
Quindi se non l'hai visto ti consiglio di metterlo nella tua lista dei "da vedere" :P
grazie gus, segnato e messo in lista lavori... ;-)
RispondiEliminamah...più sopportabile dei suoi pretenziosi e patetici precedenti, ma almodovar è su un'altra galassia...
RispondiEliminaper stare in tema, visto che hai citato "Una giornata Particolare", ti butto li "Il vizietto"...qui non c'era ancora nulla di sdoganato, oggi è un po' troppo facile...
si capisce che ozpetek non lo posso vedere? :))
ah...e sono d'accordissimo con Harmonica...bella rece, molto meglio del film! :)
RispondiEliminasi capisce unwise, si capisce... :D
RispondiEliminail vizietto (gioiellino!) arriverà, rientra in una rassegna "de facto" che sto facendo su tognazzi.
i miei gusti mi portano a vagare da un'altra parte (come risulta evidente dal De Oliveira :s)… ma mi sono forzata (vista la presenza di Scamarcio) e l'ho visto in un cinema del Salento (tra l'altro paese vicinissimo ai luoghi in cui è stato girato), alla fine del film, non son riuscita a dire nemmeno una parola ma il mio amico leccese l'ha fatto per me… non riporto ch'è meglio! E mi dispiace anche per Cotroneo che ho apprezzato per la scrittura di 'sue' opere!
RispondiElimina* la specificazione nella parentesi potrebbe far pensare che Scamarcio sia un motivo per cui avrei visto volentieri il film, è esattamente il contrario!
Non son riuscita a farmi piacere veramente nessuno dei film di Ozpetek!
Salut a tutti! *
non mi aspettavo questo "successo" unanime per il regista in questione, ahahah!
RispondiEliminache amici severi che oh... :P
milena, per te sempre inchini e reverenze :***
inchini? ma vieni qua che ti stritolo! :) in dialetto leccese (per la precisione di Veglie) è stato uno spasso! XXXXD
RispondiEliminaahahah! te vojo bbene petro'...
RispondiEliminapsssstt, sto finendo la rece per il decameron, non vuoi proprio contribuire? ;-)
se sì, anche 2 righe encefalografiche, mandami una mail ok? grazie :****
Beh ma ci sono io...quindi w w w il mio Ozpy! E va beh oh!
RispondiEliminaihih.... brava laura, fatte senti' !!! :D
RispondiEliminaA'Gajardo!Come va? Per i film de Ozpetek ho bisogno dell'antidoto! Sai che se parli de "Il Decameron" non posso non chiederti un bel Decamerotico d'annata!Non mi ricordo se ne hai recensiti negli ultimi tempi, quindi te faccio richiesta ufficiale!Ah!Ah! Sempre grande!Un saluto!
RispondiEliminapure io avevo dei pregiudizi verso questo film e incredibilmente erano tutti veri. mai finito di vedere!
RispondiEliminadi ozptec salvo solo Le fate ignoranti e Una giornata particolare.
belu', ahah! però guarda che il balletto in acqua degli amichetti, è divertente
RispondiEliminail decameron di PPP è propedeutico proprio al genere che dici, arriverà :D
ciao frank, anche tu un "cattivone birbaccione" con questi film.... :DDDDD
Ma non è possibile...ma allora...ma è un complotto? Una congiura? Comunque io sola contro tutti insisto su Ozpy...e questo film che è spettacolare! E la finestra di fronte allora?
RispondiEliminad'accordo con roby ma io sarei molto più severo...tipo una stellina su cinque...
RispondiEliminami ha colpito il riferimento a "Il figlio della luna", trovo anch'io la Savino veramente eccelsa in quel film per la tv...solito buongustaio, roby ;)
confesso è uno di quei film che mi dico "lo deveo vedere e poi non lo vedo mai"... mah!
RispondiEliminalaura, tieni alta la bandiera, così mi piaci! :D
RispondiEliminaeh francesco, "il figlio della luna" è una vera perla, persa nel "mare merdum" della normale fiction... quando ho occasione, ogni tanto, lo segnalo
ernest, quando trovi un attima... nun te sta' ad affanna' ;-)
Allora devo proprio vederlo. Anche perché ho visto i suoi precedenti film, molti dei quali mi hanno incantato.
RispondiEliminagrande adriano! grazie, ora laura si sentirà meno sola, ahah! scherzo eh.... ciao :)
RispondiEliminaNon sono una fan di Ozpetek, ma i suoi film li ho visti tutti. Anch'io sono convinta che i migliori siano "Le fate ignoranti" e "La finestra di fronte", pure "Saturno contro" mi era piaciuto. Il primo, "Il bagno turco", e quest'ultimo "Mine vaganti" mi lasciano invece abbastanza indifferente, ma sono solo gusti personali, come sempre. Non mi esprimo su Scamarcio, non mi sconvolge né per bellezza, né come bravura... Comunque ha lavorato con registi come Costa Gavras e Lucchetti, che dire?
RispondiEliminaAnche di Virzì ho visto praticamente tutto, snobbarlo mi sembra ingiusto, fa un cinema intelligente, mai banale, che apprezzo. "Tutta la vita davanti" (ok, c'è la Ferilli, NON annotartelo Roby...) ad es. mi è piaciuto molto, come "Baci e abbracci", che mi ricorda nell'ambientazione certi film di Pupi Avati, altro regista che meriterebbe forse qualcosina in più del solitario "Il papà di Giovanna".
@ Gus 42: Hai completamente ragione, quei due film "americani" che citi non sembrano nemmeno di Muccino. Magari sarà per la bravura di Will Smith o per il soggetto e i temi trattati, chissà!
"Gli occhi della notte" lo consiglio anch'io tantissimo, un thriller di alto livello, con una Hepburn s t r e p i t o s a.
@ Frank Manila: ok per "Le fate ignoranti", ma "Una giornata particolare" di Scola, con Mastroianni e la Loren, non ha certo bisogno di essere salvato...! ;-)
@ Laura: mi piaci tanto, tutta la mia solidarietà, sei brava, allegra ironica e coraggiosissima!!! C'è bisogno di te qui, non ti curar di loro... e non aggiungo altro! :-)
@Adriano evvai siamo in dueeeeeeee in questa orda barbarica contro!
RispondiElimina@Grazia e con te facciamo tre! Numero perfetto. grazie mille per ciò che hai scritto ma credimi il merito è di Roby che mi sprona ogni volta a lasciare la recensione noiosa per una più brillante.
Ho deciso siete i miei preferiti. Ahahahah. Grazie ragazzi a tutti, soprattutto a quelli contro come "saturno contro" film di ozpy!
Riecco lo zio connesso!!! Anche se la giornata è così incasinata che per oggi farò in tempo a passare, simbolicamente, soltanto da te... :)
RispondiEliminaPer dire che a me questo film dà l'idea di una grande occasione perduta: anche se non vado pazzo per il regista, credo che gli altri suoi siano migliori, e che Le fate ignoranti sia di ottimo livello.
ecco siamo alle solite... becchi 2 donne romantiche e sentimentali, e subito fanno comunella, ce l'avete proprio nel dna eh! peccato che domani non c'è lo splatter che ho promesso a gus, il programma prevede altro, ma ci sarebbe stato proprio bene, ahahah!
RispondiEliminacon affetto, sia chiaro :****
grazia, farò tesoro dei consigli ;-)
ciao nicola! ooohhh, era ora... :D
RispondiEliminaromantiche e sentimentali??? ma va, che banalissimo luogo comune!!! Ammesso e non concesso che sia nel nostro DNA, che mi dite di quello che c'è nel vostro? :P
RispondiEliminache peccato per domani... :-)
con altrettanto affetto! :****
P.S.: ancora problemi con il blog questo pomeriggio o era il mio account che faceva capricci? Ora però è tutto tornato normale.
eh ma vedrai domani, una rece formidabile di un altro collaboratore. ripeto: formidabile!
RispondiEliminasì, ogni tanto si clicca e ripropone ancora. si riclicca e via... google ancora qualche piccola menata ce l'ha ;-)
Errata Corrige:
RispondiEliminaUna giornata particolare non era mia intenzione salvarlo. Primo perché non l'ho visto, e secondo perché non è di ozptec
Ho semplicemente confuso il titolo con Un Giorno Perfetto (di Oz), che è l'altro film che salverei. Chiedo perdono.
@laura: "La finestra di fronte" io lo cestinerei subito!
Tra Oz, Muccino e Virzì vince, e con enorme distacco, Virzì.
@Grazia noi siamo avanti anche in sensibilità non per niente nel film le più perspicaci sono chi? LE DONNE ...hihihi...
RispondiElimina@Frank...beh io non faccio testo ma la finestra di fronte...la scena finale...oh siiiiiiiiiiiii
bravo frank, non farti "nemici" qua, sono terribili che manco la frankestein di henenlotter, la ricordi? ahahah!
RispondiEliminaehm... laura, vacci piano con gli "oh sììì" che qua siamo in diversi a far presto a mettersi in testa certe idee... e come diceva de filippo: ho detto tutto! :D
@Frank Manila: Sì, "Un giorno perfetto", anche quello mi è piaciuto. Ci mancherebbe, sei assolutammente perdonato per la confusione di titolo, un po' di meno per non aver mai visto "Una giornata particolare", se ne hai occasione, non perdertelo.
RispondiEliminaMi fa molto nolto piacere che ti piaccia Virzì!
Roby, non vale, questo commento era precedente al tuo, ma non riuscivo a inserirlo, oggi Google e il blog funzionano a singhiozzo, speriamo bene per domani...
Muccino in America non sembrava lui perché ti devi adattare allo stile "ammaricano" delle majors, non vedo altra spiegazione. cioè, non fai quel che cazzo ti pare. ;o)
RispondiEliminaQuel che io non mi spiego di Muccino è il fatto che la stessa persona non può dare al pubblico un film banale e stupido come l'ultimo bacio, per poi andare a far due film sensati (e a parer mio anche spaccacuore) per poi tornare in Italia e fare il sequel di quel film iniziale.
RispondiEliminaVoglio dire, o hai buon gusto o non ce l'hai!
l'ho trovato irritante e ruffiano, molto più politically correct di quello che vuole sembrare! gli slancia melodrammatici dei due film degli inizi (le fate / della finestra di fronte) erano più sinceri. Qui si va nella commedia più italianota
RispondiEliminaeh... perso, la penso sostanzialmente così anch'io, ma non lo butto tutto via
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