David Fincher dopo l’esordio con Alien3 meglio noto come Alien al cubo, dirige il suo film più inquietante, siamo dalle parti del Thriller, e fa subito centro, Seven che si allontana drasticamente dallo straordinario Il silenzio degli innocenti di Demme, prende per spunto un serial killer che uccide le sue vittime in base al vizio capitale che commette.
Protagonisti sono Brad Pitt, qui nella sua prima prova importante e Morgan Freeman, che grazie a questo film, diventa un icona per gli amanti del genere, e in seguito interpreterà altri poliziotti a caccia di Serial Killer, siamo dalle parti del film d’alta qualità, l’ambientazione piovosa ne accentua di più la drammaticità e l’inquietudine, come se i protagonisti si muovono in territori sconosciuti, che rasentano il pericolo, è un mondo perverso, che è strettamente legato con la trama, e soprattutto con la psicologia dell’assassino interpretato da uno straordinario Kevin Spacey, che a proposito quell’anno vincerà anche l’oscar per un altro ruolo Kaiser Soze nel capolavoro di Bryan Singer I soliti sospetti.
Le indagini sono da subito complesse, e cadavere dopo cadavere, i nostri detective devono ricostruire attraverso la struttura il profilo dell’assassino, che non è facile, perché non ha un solo modus operandi, lui opera attraverso il peccato che commettono le persone che uccide, come se fosse un predicatore, che vuole eliminare i vizi capitali, hanno di fronte un estremista che vuole ripulire il mondo da tutto questo marcio, e l’unico modo che conosce è eliminare coloro che commettono questi peccati, è logico che la sua mente è completamente delirante, Mills (Brad Pitt) e Somerset (Freeman), non hanno molto tempo per sbrogliare l’intricata matassa, che li vede testimoni di un brutale sterminio, in cui dovranno fare i conti anche attraverso la loro vita privata, c’è Mills, che vive con la sua giovane moglie, una ragazza che si sente come un estranea, in cerca di una guida, e c’è Somerset, il solitario, che ha dedicato la sua vita al lavoro, dimenticando da tempo il lato solare della vita, cercando sempre di trovare un qualcosa che cambi la sua vita in meglio, non si è mai incattivito, questo no, ma ha smesso di credere e forse anche di lottare, cercando sempre con criterio e razionalità di risolvere i casi, Mills, al contrario suo, è più istintivo, e vuole risolvere questo caso che gli si è presentato, nel migliore dei modi, è impulsivo, e agisce più col cuore che con il cervello data la giovane età.
Le cose si complicano quando la giovane moglie di Mills rimane incinta e parla con Somerset, lui le dice di scegliere la soluzione migliore, le racconta che una volta stava per diventare padre, e ha detto alla sua compagna, di interrompere la gravidanza, non aveva il coraggio di crescere suo figlio con tutto quello che vedeva in giro, ma dentro di se, è rimasto il rimpianto di non essere riuscito a diventare padre, le consiglia quindi di scegliere la decisione migliore, per se e per il bambino che porta in grembo, attenzione perché questo fatto sarà importantissimo nel finale.
Come risolveranno il caso? Dopo un ennesimo omicidio sarà proprio John Doe (Spacey) il killer, a presentarsi dai detective, disarmato, e pieno di sangue, mentre loro sono in un luogo pubblico, si fa semplicemente arrestare richiedendo esplicitamente i detective Mills e Somerset, che hanno seguito il suo caso per raccontare loro tutto quanto, sia gli omicidi, sia le vittime, tutto quanto, verso il cammino che lo porterà in una prigione, lui continua a parlare con Mills soprattutto che non smette mai di parlare e domandare, lo provoca pure, chiedendogli anche domande provocanti.
Ma il culmine è la scena finale, in cui sarà una lotta tra Mills e Doe, in un crescendo di tensione che tocca i massimi livelli storici lottando, tra l’ira, del detective, e la sua rabbia, e le parole di Doe riguardo alla sua ultima vittima che non vi dico altrimenti sarebbe spoilerare, attenzione al pacco che arriva da un furgoncino, beh non dico altro.
Un film straordinario, che forma insieme al capolavoro di Demme un altro tassello al thriller, senza dubbio è uno dei film più importanti degli anni novanta, tratto da una brillante sceneggiatura di Andrew Kevin Walker, ah fate attenzione ai titoli di testa e di coda mi raccomando, che descrive con precisione da manuale la mente deviata e malata di John Doe, che è rinchiusa dentro a dei quaderni che vengono ritrovati nel suo appartamento, la regia di Fincher dimostra di saper impastare il racconto e saper dirigere gli attori, e non è comune per un giovane regista ancora alle prime armi, Brad Pitt, diventerà in futuro l’attore feticcio di Fincher, menzione speciale va senza dubbio a due attori, a Morgan Freeman, che si dimostra un grande attore a cominciare da questo film, e Kevin Spacey, che diventerà l’attore più importante degli anni novanta, che con questo film diventa un icona.
Un film che può considerarsi un capolavoro del genere, dalla sceneggiatura originale, e dalla regia particolarmente attenta e brillante, e questo non è poco considerando che allora Fincher aveva nel suo curriculum spot, videoclip musicali, e la terza parte di Alien.
Arwen Lynch
visto Arwen? è nell'Olimpo come hai proposto :)
RispondiEliminae poi lo merita, grande thriller. Fincher è indubbiamente un ottimo regista, non dico eccellente solo perché beniamino bottone non mi ha entusiasmato troppo, però Fight Club, e pure Social Network...
gran rece, brava!
La rece arriva giusta dopo che hanno lanciato una testa (vera, umana) nel giardino di Pitt. :P
RispondiEliminaOttimo film. Io invece amo beniamino bottone, ma per primo fait clab..
Gus, cos'è successo a Brad Pitt??? O_o
RispondiEliminahttp://gossip.fanpage.it/trovata-una-testa-mozzata-nel-giardino-di-brad-pitt-la-polizia-indaga/
EliminaTrovata una testa mozzata, due braccia e due gambe tra il giardino di casa Pitt/Jolie e l'ingresso di un sentiero usato per fare trekking.
A sorpresa (per me), anche a me è piaciuto Beniamino Bottone. Certo, diverso dalle altre opere di Fincher ma nemmeno troppo se si coniderano le tematiche. Mi ha emozionata :) a tratti ovviamente troppo ruffiano e melenso ma aveva i suoi momenti. Complimenti Arwen :)
RispondiEliminaGrandissimo film, uno dei thriller più tosti degli anni novanta - e non solo -.
RispondiEliminaCrescendo finale da brividi.
be', Chiara, non è che io ce l'ho con quel film, ma appunto come scissi nella rece è trooooooppppo lungo! :)
RispondiEliminaottimo film direi, infatti è uno dei thriller che più mi piacciono, insieme al silenzio degli innocenti, grazie Robertino di averlo messo nell'olimpo e anche per i complimenti, Brad Pitt nel finale fa una pena pazzesca poraccio...ma come non biasimarlo? XD
RispondiEliminaOh Robertino, Fincher Merita, ha indubbiamente talento a me Benjamin Button mi è piaciucchiato, ma si deve capire che è diverso dai film che ha fatto, poi Fight Club è insieme a questo film uno dei suoi più belli, The Social Network è stupendo direi, ma Seven resta il suo miglior film senza ombra di dubbio ^_^
RispondiEliminahehe ma se noti tutti i film di Fincher superano le due ore ;)
RispondiEliminavero, Button si scosta ma solo apparentemente: c'è sempre il tema della diversità, del diverso, e della consunzione del corpo, che è presente in quasi tutti i film di Fincher. Il filo rosso resta. E anche l' ottimismo che sembra pervaderlo è solo apparente.
RispondiEliminamia opinione da cue centesimi: Seven ha davvero rotto le convenzioni del thriller contemporaneo, semplicemente facendo un passo indietro. Nei thriller di oggi di solito il killer si vede all' inizio dunque lo spettatore sa. Qui lo spettatore ne sa quanto i detective e segue le indagini con loro. Si ritorna al noir classico, in un certo senso.
RispondiEliminaInquietante, raccapricciante e tenebroso, capace di sconvolgerti e intossicarti l'anima. Non avrei mai pensato che da ritrite banalità bibbioidi come i "peccati capitali" si potesse ricavare un simile capolavoro. Ma in effetti è così anche nella realtà: dietro le menti più pericolose, distorte, malate (e imbecilli), si nasconde quasi sempre una qualche religione presa alla lettera...
RispondiEliminasi araknex è vero quello che dici, ma poi i delitti sono tanto raccapriccianti che ci rimani con la bocca aperta, la regia del film è da cardiopalma, Fincher dimostra di saper prendere in pugno il cast ch eè notevole se ci mettiamo Freeman e Pitt, lo script è da urlo, scritto veramente molto bene, si vede che Walker ha fatto ricerche prima di scrivere il film :)
RispondiEliminamah.. per me nei thriller di oggi a volte vedi il cattivo dall'inizio, a volte alla fine.. a volte dall'inizio ma non lo sai che è lui.. un misto insomma.
RispondiEliminasi è vero XD
RispondiEliminaUno dei miei film preferiti. Tutti i personaggi sono ben costruiti e ben interpretati. Bello anche il modus operandi del serial killer, ispirato ai peccati capitali. Una macchina perfetta dunque:)
RispondiEliminasì, bello.
RispondiEliminaperò per me i top di fincher sono fight club e the social network ;)
io sono una sostenitrice di Zodiac, unn pelino sopra Fight Club, anche :)
EliminaCiao Arwen, ti mando un tardivo saluto e benvenuto,ma mejo tardi che mai ahò! Complimenti e ciaooo!
RispondiEliminabella recensione
RispondiEliminaè uno dei mie Cult :)
grazie Belushi, e grazie anche a Queen B :)
RispondiEliminaPer me è meglio, molto ma molto meglio de "Il silenzio degli innocenti". Lo vidi al cine da ragazzetto, e camminando per la città dopo essere uscito dal cinema mi sembrava di essere ancora dentro (anche fuori pioveva). Complimenti Arwen Lynch.
RispondiEliminap.s. forse il miglior film di Pitt/Fincher/Freeman/Kevin Spacey
Bellissimo film, mai amato, come anche il regista, bravissimo, ma non da rivedere i suoi film all'infinito.
RispondiEliminaP.S.: non diciamo corbellerie pardòn le tòn, "Il Silenzio degli innocenti" gli dà la polvere, a "Se7en", come tutto il cinema di Demme a quello di Fincher, se poi vogliaamo persino allora già che ci siamo, paragonarlo a "Manhunter"('86), quello di Michael Mann lo spazza proprio via, come anche qualsiasi altro film "di serial killer" declinabile e immaginabile.
mah..sarò poco normale.. mi trovo daccordo su tante cose che scrivete.. Davvero. E cosi' ero curiosa di sapere la vs su questo film perchè ame personalemente non mi ha emozionata, non mi ha fatto tremare di paura ... niente di niente. e visto na volta basta e avanza.Ma vedo che anche qui è piaciuto a tutti.. Tra l altro è pieno di bloopers.Esempio: nel film piove sempre eppure a volte uno dei protagonisti è bagnato, l'altro no (?).le auto circolano alcune con i tergi che vanno a buco, altre no. boh sta cosa mi ricordo allora quando lo vidi al cinema mi fece incazzare... Adesso sarò crocifissa sul blog se dico che... io lo trovai sopravalutato?
Eliminanon facciamo paragoni hahaha Manhunter non l'ho visto, comunque posso cercarlo e vederlo, ovviamente Seven è e resta un grande film Il silenzio degli innocenti è qualcosa di sublime ragazzi se non c'è la rece de il silenzio la scrivo io eh? XD
RispondiEliminase vuoi farti "il silenzio..." arwen fai pure!
RispondiEliminaManhunter, film anche secondo me superiore come il regista Mann lo è di Fincher, parere personale, l'ho visto di recente e aspettiamo la rece da un'altra grande new entry del blog, altra donna. stay tuned!!
;)
Eliminaallora aspetto con piacere la recensione e la leggerò XD Intanto a che ci sono cerco di mettere in lista Manhunter XD
RispondiElimina...è da quando ho visto fight club dove si metteveva i guanti di gomma con una nonchalance super-sexy che sogno di avere bratt-the-pitt un pomeriggio tutto per me. in una stanza bella fredda e insonorizzata...
RispondiEliminalove, mod
mod, secondo me dovresti scriverci un pezzo dei tuoi su quel sogno :)
RispondiEliminaa Fight Club sono affezionato anche perché è una delle mie prime recensioni
RispondiEliminahttp://robydickfilms.blogspot.com/1999/01/fight-club.html
i titoli di coda di "Se7en", che scorrono all'incontrario dall'alto verso il basso, e che all'epoca apparvero come una cosa molto nuova, erano in realtà un'importante citazione-omaggio, al solito qui nell'arretrata italietta colta quasi da nessuno, di un vero supercult degli anni '80, in tutti i paesi anglofoni e non solo, e personale cult per Fincher. Si tratta di "Repo Man-Il Recuperatore" ('84) del grande Alex Cox. Il quale fu forse non il primo, ad avere i titoli di coda scorrenti all'incontrario, ma certo fu quello ad averli resi più famosi.
RispondiEliminaoh perbacco, sai che non lo sapevo? XD
RispondiEliminaDavvero un bel thriller...magistrale Spacey e notevole Pitt.
RispondiEliminaPerò il film che preferisco in assoluto di Fincher è Fight Club....una delle poche pellicole che ho amato più del libro da cui è tratta.
davvero davvero un gran bel film, e poi ragazzi il finale. Ricordo di essere stato male per un bel po'...
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