sabato 21 gennaio 2012

Blue Velvet - Velluto Blu

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Robydick:
Oggi compare la prima recensione di una nostra nuova collaboratrice, già autrice di un suo blog di recensioni, Arwen Lynch. La scelta del film d'esordio, che amo tantissimo anch'io, mi pare più che appropriata.

Arwen:
Film che anticipa di 4 anni le tematiche che porteranno alla serie cult Twin Peaks, che farà di Lynch la celebrità che tutti conosciamo, per Velluto blu, che ha come protagonisti il compianto Dennis Hopper, qui in una delle sue migliori interpretazioni e l'allora compagna di Lynch, Isabella Rossellini, nel ruolo della sua amante succube Doroty Vallens.

Ma andiamo al film, che racconta di un giovane Jeffrey Beaumont, interpretato dall'attore feticcio di Lynch Kyle McLachlan che passeggiando per i boschi trova un orecchio, lo porta subito alla polizia, dove il coroner gli confida che l'orecchio proviene da una persona ancora viva, la sera parlando con il detective Williams non trova riscontro su cosa sia successo realmente, l'investigatore invita il  giovane al più assoluto riserbo e a non continuare le indagini anche per proteggerlo perchè potrebbe rischiare la vita.
Ma Sandy, (una giovanissima Laura Dern) gli racconta molto di più, c'è stato un rapimento e la polizia ha fatto irruzione nell'appartamento della cantante Doroty Vallens, ma non ha trovato nulla, Jeffrey le chiede come sa tutte queste cose, la ragazza gli confida che ogni tanto origlia dalla sua stanza quando suo padre parla al telefono e di questo caso non sa molto perchè non è un caso che appartiene a suo padre, il giorno dopo il ragazzo fa una proposta a Sandy, le dice di investigare, e di scoprire qualcosa in più, e così faranno, dopo la scuola Jeffrey si finge uomo delle disinfestazioni per entrare nell'appartamento di Doroty, il caso vuole che arrivi un uomo vestito di giallo che distrae la donna, il giovane vede un paio di chiavi e le prende, appena terminato esce come niente fosse, Sandy non è potuta entrare perchè è arrivato il poliziotto e se l'avesse fatto avrebbe destato sospetti, quindi con le chiavi di casa i due ragazzi sperano di entrare e di osservare cosa succede, la sera stessa vanno nel locale dove si esibisce Doroty, dopo prendono la decisione di tentare di entrare nell'appartamento, Sandy dovrà suonare 5 volte il clacson della sua automobile in modo da fare uscire Jeffrey, ma essendo in bagno non ha sentito gli squilli e così si nasconde dentro l'armadio, qui inizia una vera e propria discesa agli inferi che porterà il ragazzo della porta accanto Jeffrey nella più oscura perversione che abbia mai visto e conosciuto, osserverà Doroty, verrà scoperto e assisterà al suo stupro da parte di Frank Booth (Hopper) uomo sadico e violento che le ha rapito il marito e il figlio e farà di tutto per aiutarla, instaurando con lei uno strano rapporto, lui sta perdendo la verginità e grazie a questa esperienza diventerà adulto e prenderà una strada in apparenza senza uscita e farà di tutto per risolvere questo enigma, lei è una donna masochista, che ha bisogno un rapporto violento, Sandy  accompagnerà Jeffrey in questo viaggio completando un triangolo amoroso in cui il giovane grazie alla ragazza Sandy, ritornerà alla sua vita allontanandosi da tutte quelle perversioni, Sandy sarà per lui uno squarcio di luce e di speranza che gli darà la forza di continuare e aiutare Doroty, d'altronde grazie all'amore si può ritrovare la luce, le cose peggiorano quando Jeffrey viene pescato da Frank Booth a casa di Doroty, mentre esce abbracciato alla donna, qui viene pestato a sangue da Booth e dalla sua banda, ma il giovane non molla la presa, anzi, si decide che deve andare avanti comunque nelle sue indagini e segue Booth e fotografa il suo travestimento e l'uccisione di uno spacciatore con la sua donna,  il giovane con tutte queste informazioni va dal detective Williams (il padre di Sandy) e gli racconta tutto, negando che la figlia lo stia aiutando, ma il detective inizia a intuire qualcosa, la sera dopo è il delirio i due ragazzi dopo la festa in cui capiscono di essere innamorati l'uno dell'altra si scontrano con il fidanzato di Sandy Mike ma vedendo che c'è Doroty completamente nuda e in stato di choc si allontanano spaventati, Jeffrey e Sandy, ma dentro l'auto la ragazza capisce che tra loro c'è stato qualcosa, arrivati a casa chiamano l'ambulanza e la trasportano all'ospedale, il finale è un autentico colpo di coda, io ho sempre pensato che Jeffrey  abbia coraggio ad affrontare Booth un ultima volta.

Siamo ancora lontani dal surrealismo assoluto di pellicole come Strade perdute, Mulholland Drive e il massimo assoluto INLAND EMPIRE qui siamo nella provincia americana, dove tutto  in apparenza è innocente e puro e la perversione e il male si nascondono nella profondità come nella bellissima scena iniziale degli scarafaggi che camminano nel profondo del terreno, in tutto questo male come dice Jeffrey a sandy nella scena della chiesa esiste la luce dell'amore come racconta Sandy che con l'arrivo dei pettirossi nascerà un amore, e quell'amore sembrava essere la cosa più imporante del mondo, una luce, una speranza.
Film dalla trama lineare memorabile, che sarà un trampolino di lancio per Laura Dern qui ancora diciannovenne e in futuro sarà una delle muse di David Lynch, Isabella Rossellini regala alla sua Doroty dolore, è facile provare compassione per lei, d'altronde ha molte cose in comune con Laura Palmer, altro personaggio Lynchano memorabile che sarà protagonista di Twin Peaks, bellissima la colonna sonora di Badalamenti, che sarà il partner di Lynch da questo  film in poi.

Un film memorabile, sotto ogni punto di vista, per me è da Olimpo, ai tempi dell'uscita un critico bigotto si è scandalizzato per il nudo di Isabella Rossellini non permettendo a questo capolavoro di partecipare al Festival di Venezia, la menzione speciale va a Dennis Hopper, il suo Frank Booth è un personaggio da cult entrato nella memoria di tutti i cinefili e amanti del cinema di David Lynch, che con questo film si consacra principe della perversione, in realtà Lynch è un autore di culto e questo film gli regala un piccolo scampo di notorietà che raggiungerà con Twin Peaks.
Arwen Lynch


23 commenti:

  1. che dire capolavoro assoluto, ho parecchi ricordi con questo film, uno dei primi che ho visto di Lynch :)

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  2. Splendido davvero.
    Ricordo l'inquietudine della prima visione.

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  3. esattamente la penso come MrFord, la prima volta fu anche un "prima" per me di film così cupo. il mio massimo assoluto rimane Mulholland Drive, ma siamo ai gusti...
    arwen, mi sono permesso di mettere un po' di "punti" qua e là, c'erano frasi talmente lunghe che mi sembrava di leggere "il male oscuro" di Berto, ahah!

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  4. Due rece fa si parlava di arte. Eccola qua!

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  5. film clamoroso!
    geniali il morto che resta in piedi e il passerotto (simbolo della felicità di provincia) palesemente finto.
    il nudo della rossellini me lo ricordo molto disturbante, quasi brutale e assolutamente asessuato.

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  6. come sarebbe la rossellini asessuata??? a me ha fatto un gran sangue, altro che, ahah! ma forse sono un sadico, non so... :D

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  7. buonissimo film..non sarei così entusiasta ma buono,molto..continuo a credere che la mente che cancella sia la sua opera migliore, e che dopo cuore selvaggio il buon David si sia un pò avvitato su di sè...

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  8. brazzz, Eraserhead è un film troppo estremo e particolare persino nella produzione di Lynch per poterlo identificare con il regista secondo me. è da Strade Perdute che ha cominciato a maturare

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  9. quando ho letto il nome ho capito subito che la carissima aveva una fissa (non esagerazione eh?, solo ammirazione sconfinata) per 'qualcuno' e probabilmente se non avessi il cognome che richiama 'Petrolio' anch'io avrei optato per il visionario Lynch.. che bella compagnia! ;) Curiosità: quando ho visto il primo film di Lynch 'qualcuno' disse: 'Sono sicuro che tu penetri bene questo regista'. Certezza: aveva ragione assai. Quando è finito tutti si chiedevano che cosa avesse voluto dire.. che cosa avesse significato.. Io mi son bevuta una birra da tre quarti.. ma ero già ubriaca! Se non li aveti visti recuperate anche gli short films di Lynch: fantastici e rivelatori.

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  10. eh si hai letto bene tra le righe petrolio :)
    brazzz Lynch è un regista particolare il suo è un cinema attivo nel senso che molto spesso i suoi film non vengono recepiti come i film normali, e lo devi capire tu, non è lui che te lo spiega, parlo di opere come Strade Perdute, Mulholland fino alla summa del suo cinema INLAND EMPIRE, ma ne vale la pena di approfondirlo in pratica io conosco a memoria il suo cinema ah Roby grazie di averla sistemata la recensione :)

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  11. Per chi scrive, probabilmente il film migliore di Lynch, forse anche perché appunto, il più "lineare". Comunque eccezionale. Ad ogni livello, un film-summa e uno dei piu' importanti e rappresentativi di un'intera decade, gli anni '80. Finale con Dorothy che può riabbracciate al rallenty suo figlio con un cappellino con l'elica, di struggente bellezza, grazie anche alla splendida o.s.t. di Angelo Badalamenti e Julie Cruise, con -mi pare- " Misteryes of Love". Memorabile anche la sequenza -fra tante- di Dean Stockwell che intona "In Dreams" alla luce di una torcia da meccanico, truccato com'e un tartufo sadico- omosessuale. Fu GianLuigi Rondi l'ineffabile fanfanian-andreottiano, allora nell'86 immortale Direttore della Mostra del Cinema di Venezia, che non accetto il film in concorso per via della suddetta scena di nudo brutalizzato e scabroso della Rossellini. "Ufficialmente" per rispetto e in memoria della carriera di cotanto grande padre. Ho vissuto per ca. 23 anni con la locandina cinematografica originale italiana dell film in camera, proprio uguale a quella scioccante proposta in testa alla rece, se non per la scritta. "Velluto blu''. Prima che mi pignorassero la casa, perdendo tutto. E chi se ne frega ovviamente, direte tutti. Comunque, per me il capolavoro assoluto di Lynch post- questo film e' invece "Una Storia vera- The Straight Story"('98), un film che quasi nessuno si sarebbe proprio potuto aspettare da lui, e con cui invece ha dimostrato di sapere rinnovarsi rimanendo in qualche modo fedele a s'è stesso e alle sue tematiche, ma spiazzando profondamente lo spettatore e un po' tutti. La fase successiva da "Mulholland Drive"('01) in poi, e' invece proprio quella per cui l'ho abbandonato, lui che era da sempre fra i miei primi 5-10 registi preferiti, seguito in tutto, anche nelle sue attività di fotografo, illustratore, videoartista e pittore.

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    1. Con quella scelta balorda dell' esclusione facciamo ancora ridere i polli! -.-
      Uhm, anche a me questa nuova strada non affascina. Ho visto "Strade perdute" e... oh, mamma! Mi manca "Cuore selvaggio", ma gli preferisco anche "Dune". Non troppo riuscito quest' ultimo, ma comunque anche questo film non si dimentica ed ha i suoi momenti anche intimisti!

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  12. Napoleone, l'avrai certamente detto, ma non ricordavo questo tuo amore per Lynch. Una storia vera è bellissimo, spero che ci onorerai tu di quella recensione visto quel che ne pensi.

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  13. Ecco Gianluigi Rondi, è stato non ricordavo il nome, ma per favore non ha capito il film, quella scena ci stava eccome nel film, certo è disturbante, scioccante, però se Lynch l'ha messa nel film il motivo c'era, Napoleone io Lynch non l'ho mai lasciato, credo che il suo meglio sia iniziato con Twin Peaks, per finire con INLAND EMPIRE ora si è ritirato dal cinema, spero sinceramente con tutta me stessa che sia una fase, davvero :)

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  14. Ripetendo cose già dette in occasione della rece su "Mulholland Drive", concordo assolutamente e incondizionatamente con Napoleone su "Velluto Blu", il mio primo film di Lynch e il più amato, insieme a quello straordinario capolavoro che è "Una storia vera", di molti anni dopo. Splendidi secondo me pure "Cuore selvaggio" e lo struggente "The elephant man", il suo secondo film. Ecco il Lynch che preferisco, ma, intendiamoci, non è certo una critica rispetto al resto della sua filmografia, che conosco quasi in toto e che resta di altissimo livello!
    Complimenti ad Arwen per la rece e per il ricordo di Denis Hopper, grandissimo in questo genere di parti, perfette per lui.

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    1. Grazia, è un regista che troverà completezza qua, per ovvii motivi. col tempo...

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  15. grazia ti ringrazio, haha scusa il gioco di parole, the elephant man è mooolto toccante, eh si la devo scrivere questa recensione, perchè è un capolavoro assoluto, nel ruolo di John Merrick c'è John Hurt, che qui fa una grandissima interpretazione, una storia vera è la sua incursione nel drammatico che ha sorpreso pure i suoi fans sfegatati, Napoleone se lo recensisci tu mettilo nell'olimpo, io ci metterei tutti i film di David nell'olimpo :)

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    1. Napoleone è presissimo Arwen su vari fronti... e io pure. metti pure in programma tutto Lynch da queste parti se vuoi, saremo felici di leggerle :)

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    2. ah ok, diciamo che Lynch lo conosco come le mie tasche, ben presto ci sarà anche la recensione di Fuoco cammina con me, Dune INLAND EMPIRE e tanti altri ^^

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  16. Bella recensione di un film che porta avanti la poetica lynchiana: dietro al sipario si nascondono cose indicibili che non dovrebbero essere rivelate. Lynch però le mostra e ci gioca, portandole all'eccesso. Frank Booth è il cattivo più cattivo mai visto al cinema.
    Un saluto a questo bellissimo blog.

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