venerdì 30 giugno 2023

Chi bi (aka Red Cliff) - La battaglia dei Tre Regni

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Il Kolossal, genere sempre meno in voga, certamente a causa dei costi. Eccone una prova maiuscola Made in China. Grande godimento, per nulla perfetto ma sicuramente in grandiosità non difetta. Vista la versione da cinema, quella integrale da quasi 5h non penso ce l'avrei fatta.


"Il film si basa sul romanzo Il romanzo dei Tre Regni di Luo Guanzhong, incentrato sugli eventi della battaglia di Chibi, avvenuti sul finire della dinastia Han e subito antecedenti al periodo conosciuto come dei Tre Regni nell'antica Cina. ...
Estate del 208 d.C. Una lunga guerra civile è appena terminata nella Cina del Nord, ma due capi dei Regni del Sud tramano ancora ribellione verso il primo ministro dell'imperatore, Cao Cao. Il primo ministro, abilmente, convince l'imperatore a dichiarare guerra ai Regni del Sud. Il piano di Cao Cao è presto chiaro: conquistare i Regni del Sud e spodestare l'imperatore per prendere il suo posto. ...
"


Come già detto, il film eccelle per grandiosità. Qualcuno lo potrebbe definire ipertrofico, tanta è l'abbondanza e "dimensione" di certe scene. Il giudizio in questi casi dev'essere legato al rapporto aspettativa su risultato e secondo me ci siamo, alla grande. Se la Cina è il colosso demografico del mondo, un kolossal ambientato lì deve mantenere le proporzioni. Molti i momenti che rimani a bocca aperta, per quel che vedi e per quel che ti chiedi: ma quanta gente c'era a lavorare sul set?


La mia età ha sepolto da tempo nel disincanto frasette ad effetto come "... se saremo uniti vinceremo ..." (è solo un esempio, non una citazione) ed altre chicche del genere. Le lascio ai giovincelli, come anch'io fui. E' giusto che se le godano. Per me sentirle a profusione in un film è stato deludente e pure m'è parso irrispettoso nei confronti di una cultura, quella orientale e cinese in particolare, antica e ricca come poche. Confucio si sarà cappottato varie volte, buonanima. Peccato, anche perché il parco attoriale messo a disposizione di John Woo era di tutto rispetto e avrebbe consentito ben altro, senza ridurlo così a recitazioni oratoriali nel senso dell'oratorio.

Sceneggiatura e dialoghi a parte, il film merita la visione, con le orecchie comunque bene aperte, se non altro per gli effetti speciali.

Robydick

Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono da Wikipedia.it



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