giovedì 15 giugno 2023

Giovannona Coscialunga disonorata con onore

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Quest'anno questo film, famoso oltre ogni merito, compie 50 anni. Ne parlano i giornali, chi sono io per non farlo? Che piaccia o meno, niuno può negare che è entrato nella storia del cinema italiano. D'altronde, in un paese che proclama lutti nazionali, chiusure di attività parlamentari, funerali di stato (e dimentico qualcosa), per un pluripregiudicato (e non parliamo di rubar galline...), perché stupirsi?

La battuta/trovata più riuscita? Il titolo, non c'è alcun dubbio. Se l'avessero nomato "All'onorevole piacciono le mogli dei corruttori" (magari esiste questo film!) non avrebbe avuto lo stesso successo e clamore. Piazza una bella iperbole su qualche fattezza femminile di richiamo e metà del lavoro è fatto.
Se amate l'umorismo dei doppi sensi non perdetevi questo film. Come quando, al programma mattutino ti mostrano un'appetitosa ricetta di "finocchi con le patate" e a qualcuno, irrefrenabile, sfugge di dire che "... non vanno proprio d'accordo eh...",  e giù a ridere!!


Giovannona è donna di vita. Viene ingaggiata dal segretario factotum di un industriale senza scrupoli, il quale ha bisogno di una (finta) moglie avvenente per corrompere un onorevole siciliano, personaggio irreprensibile tranne per una spasmodica voracità di femmine, le cui preferite sono maritate con suoi protetti a vario titolo. Tra il viaggio in treno, dove avverrà il primo e fatale incontro, e la permanenza in Sicilia, sarà un continuo e costante ammiccamento non solo tra onorevole e Giovannona, ma anche tra altri. E' la classica commedia degli equivoci. Riguardo all'erotismo, che pure è tra i generi del film a furor di popolo, dico solo che non è minimamente pervenuto. Come ci si potesse "eccitare" guardando 'sta roba per me è e rimane un mistero.


Il cast è davvero di riguardo, segno forse che anche i bravi attori si vogliono divertire (lo dico spesso) e che la pagnotta bisogna sempre e comunque portarla a casa (dico spesso pure questo). Edwige Fenech non la si scopre (letteralmente) in questo film ed è una favola. Pippo Franco è protagonista di qualche episodio divertente, stile barzelletta-in-video; già si preparava allo squallore del bagaglino, tra le peggio creature del succitato defunto. Gigi Ballista, Riccardo Garrone, Vittorio CaprioliFrancesca Romana Coluzzi, e già basterebbe. Guai a non nominare un vecchio cascatore e caratterista come Nello Pazzafini.


Dopo aver parlato non proprio bene di "Quel gran pezzo della Ubalda tutta nuda e tutta calda" ho provato a recuperare. Era parecchi anni fa. Ho pensato che nel mentre avrei cambiato idea su questo genere di film. Non è stato così ma ci riproverò ancora in futuro. Accetto il luogo comune che rappresenta un pezzo di storia del costume italiano, sia l'opera che quello che ritrae, ma questo non toglie che il film in sé è veramente mediocre.
La storia è fatta di buoni e cattivi esempi dopotutto e a questo proposito, sempre pensando al succitato defunto, il film è decisamente attuale. Il tema è immortale: per far lavorare i politici "... tira più un pelo di phiga che un carro di buoi". Dal popolo votante questa esuberanza è fin apprezzata, con meretrici minorenni o meno poco importa! Ci si sente rappresentati da chi può esercitare vizi e volgarità ai più precluse per ragioni economiche, non tanto morali le quali, è evidente, hanno scarsa diffusione e audience.

Tutte o quasi le considerazioni fatte a suo tempo per la calda Ubalda restano confermate.
Le esprimerei con altre parole, meno trancianti ma di medesima sostanza. M'è spiaciuto vedere l'accoppiata Sergio Martino - Edwige Fenech in questa mestizia, dopo aver visto due perle come "Lo Strano Vizio della Signora Wardh" (1971) e "Tutti i colori del buio" (1972). 

Dedico questo pezzo al più volte succitato defunto, il quale sono convinto ha riso tanto grazie a questo film. Non per le battute che contiene, per quelle magari qualche sorrisetto malizioso, amava tanto le barzellette sconce. Ha riso di noi che, ridendo con Giovannona e con altre "amenità" simili, gli abbiamo indicato la sacra via con cui rincoglionirci: "Videocracy - Basta apparire".

Robydick



2 commenti:

  1. Anvedi la Giovannona!!! Aho, so un poco in ritardo, ma bentornato. A parte gli scherzi, un grande abbraccio. Ciao!

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  2. ciao Belushi! che emozione rivederti... spero stai bene.

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