Le leggenda dell'Olandese Volante, per alcuni solo folcloristica e per altri mitologica (persino Richard Wagner l'ha musicata), trova qui l'ennesima re-interpretazione. Cosa sei disposto a dare per amore? Questa la domanda chiave e filo rosso di tutto il film, i cui 2 protagonisti sono una dea in carne e ossa come Ava Gardner e un altro grande del cinema-che-fu: James Mason.
"I pescatori di Esperanza, un piccolo villaggio marittimo spagnolo, trovano nelle loro reti i corpi di un uomo e una donna scomparsi poco tempo prima. I due cadaveri appartengono a Pandora, giovane cantante americana, ed al misterioso olandese Hendrick van der Zee. La vicenda è narrata da un amico della coppia, Sir Geoffrey, un appassionato di antichità che aveva rinvenuto un manoscritto seicentesco riguardante la leggenda dell'Olandese Volante.
Pandora, donna benestante, di classe, fa strage di cuori maschili: uno dei suoi pretendenti, all'inizio della pellicola, arriva ad uccidersi perché rifiutato, e il suo stesso fidanzato, Stephen, sacrifica un'auto da corsa per lei come gesto d'amore nei suoi riguardi in cambio della promessa di matrimonio. Pandora è una donna che ha tutto, ma in realtà vive una vita stanca... ".
L'olandese potrà uscire dalla maledizione solo se una donna morirà per lui. Come abbiamo letto, all'inizio del film verranno trovati morti insieme e il perché, romantico e terribile, emergerà da una lunga narrazione ricca di eventi.
Quello che fa pensare è cosa spinge una donna come Pandora, a cui non manca davvero nulla in ogni senso, a immolarsi per un uomo che a mala pena conosce. Ecco che l'interpretazione della citata leggenda, fatta dallo stesso regista Albert Lewin che è anche autore di soggetto e sceneggiatura, tocca livelli metafisici. Dire che l'amore è ragione di vita non basta. L'amore può essere ragione di morte, questo è già meglio.
L'olandese potrà uscire dalla maledizione solo se una donna morirà per lui. Come abbiamo letto, all'inizio del film verranno trovati morti insieme e il perché, romantico e terribile, emergerà da una lunga narrazione ricca di eventi.
Quello che fa pensare è cosa spinge una donna come Pandora, a cui non manca davvero nulla in ogni senso, a immolarsi per un uomo che a mala pena conosce. Ecco che l'interpretazione della citata leggenda, fatta dallo stesso regista Albert Lewin che è anche autore di soggetto e sceneggiatura, tocca livelli metafisici. Dire che l'amore è ragione di vita non basta. L'amore può essere ragione di morte, questo è già meglio.
"Non conta per cosa vivi, conta per cosa muori" disse qualcuno che non ricordo, forse io stesso da qualche parte. Corollario è dire che, se trovi una ragione per morire allora ne hai trovata una per vivere. Qualcun'altra e qui mi ricordo chi, Emily Dickinson, in una poesia disse (più o meno) che la Bellezza non può essere colta, Dio stesso farà in modo che ciò non avvenga. Il senso sta nel fatto che la Bellezza è una vetta che può solo essere ammirata, mai fermata, mai descritta. Chi lo fa può, a quel punto, porre termine alla sua vita, che senso avrebbe continuare? Forse i nostri due eroi, Pandora e l'Olandese, hanno raggiunto quella vetta e a quel punto, morire, non è stata una scelta difficile ma persino necessaria, per entrambi.
Tempi lenti e inquadrature che tolgono il fiato, tutto contribuisce a creare una favola nera.
Lezione di Cinema, nei formalismi delle immagini come nella recitazione, di stampo teatrale.
Robydick
Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono da Wikipedia.it.
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