lunedì 19 giugno 2023

Seven Psychopaths - 7 psicopatici

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Si narrano le bizzarre e sovente cruenti vicende che ruotano, con e senza la sua partecipazione, attorno a un regista (Colin Farrell) in crisi di idee e molto dedito all'alcol che deve scrivere la sceneggiatura di un film dal titolo "7 psicopatici". E' un film che descrive la fantasiosa definizione della sceneggiatura di sé stesso. Entropia cerebrale come se piovesse? In realtà è affatto contorto ed è molto divertente.


Fra i sette il peggiore è un attore (Sam Rockwell) che spinge il regista a coinvolgerlo nella stesura e farà di tutto per ottenere non solo la "nomination" ma per portare in concreto, nella vita reale ammesso la si possa chiamare così, le ipotesi di trama. Procurerà gli altri psicopatici. tre su tutti: un killer di religiose origini e virtù (Christopher Walken) con cui collabora nel rapire e riportare i cani a facoltosi padroni per ottenere un'immeritata ricompensa; un gangster (Woody Harrelson) a cui ha rapito "casualmente" il cane, il quale gli ha giurato ogni possibile vendetta; ultimo ma non ultimo, trovato grazie ad annuncio su un giornale, il serial-killer-di-serial-killer (Tom Waits), ormai orfano della sua complice, ricco di storie da narrare.


Superati pochi minuti d'iniziale spaesamento, il film è un crescendo di eventi dove il surreale diventa sempre più reale. L'ostinazione del regista di portare della normalità nelle vicende è comicamente patetica come hanno a dire poi gli stessi personaggi che vuole descrivere e si trovano intorno a lui: la vita banale non interessa, se vuoi fare un film per fare colpo meglio gli psicopatici anche se, meglio ancora, sarebbe solo scriverne senza per forza doverci avere a che fare.

Clamorose le pesanti battute dell'attore arrivista, vero mattatore. Esige un finale dinamico e violento con una grande sparatoria ("... che vuoi fare, un film francese?"). Non lesina frecciate pesanti sul politicamente corretto che spopola nell'arte come nella vita quotidiana, ma se vuoi essere duro e vero come lo sono le persone "brutte e cattive" allora i froci li devi chiamare froci, non omosessuali per non dire altro. Il buonismo, il "correttismo", su questo film si schianta con dolore.

Robydick



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