lunedì 5 giugno 2023

The Program

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Vincere 7 volte, consecutivamente, il Tour de France, "Sua Maestà" delle corse a tappe e del ciclismo in generale, ti scaraventa nell'Olimpo. La successiva caduta nell'Ade, appena resa nota la scientifica Programmazione dell'utilizzo di ogni genere utile di doping, EPO su tutti, sarà uno shock mondiale per lo sport (non solo per il ciclismo) e anche per i malati di cancro che in Lance Armstrong avevano trovato un modello di coraggio e successo da inseguire.


Ascesa e caduta di un Dio dello sport, meravigliosamente ritratta da un film notevole. Spettacolare e durissimo nei contenuti, ai quali non sconta nulla e sui quali tutti dobbiamo riflettere, non solo il grande atleta statunitense.

C'è un valore che misura impietosamente le possibilità di un atleta, soprattutto in sport come il ciclismo di grande fatica, sia esplosiva che prolungata. E' il VO2max :
"Il massimo consumo di ossigeno (VO2max) è un parametro biologico che esprime il volume massimo di ossigeno che un essere umano può consumare nell'unità di tempo per contrazione muscolare. Questo valore è espresso in ml/kg/min (millilitri per kg di peso corporeo al minuto), l'allenamento può essere un fattore migliorativo solo in parte (misurata fino al 20-30%).".
Finito di migliorare con l'allenamento, raggiunto il limite, per superarlo c'è una sola possibilità e cioè aumentare il numero di globuli rossi nel sangue, sono loro che trasportano l'ossigeno. Per fare questo, all'epoca, il solo sistema era iniettarsi l'EPO.


Quando Michele Ferrari, medico sportivo tra i massimi esperti dell'applicazione dell'EPO, incontra Lance, la sua competenza è tale che il fattore VO2max quasi glielo misura ad occhio e sentenzia: non hai possibilità di vincere. Poi avrà modo di misurare il fattore "X", quello incognito, dove risiede il talento, la forza di carattere, la determinazione feroce che non ha scrupoli, e allora capisce che è il soggetto giusto per portare al limite la sua "sapienza", sia scientifica che (sportivamente parlando) criminale.

Riuscire a passare indenne tutti i controlli anti-doping che subì Lance, e furono veramente tantissimi, richiese un lavoro immane in tutti i sensi, compreso infilarsi siringhe in continuazione, per iniettarsi EPO o altro così come per "sciacquare le vene" quando serviva prepararle ai test. Era un continuo "pomparsi prima e ripulirsi dopo", roba da far uscire di testa chiunque. La cosa riuscì talmente bene che, senza le confessioni di qualcuno, in particolare quella di Floyd Landis, il segreto sarebbe durato molto a lungo.

Ben Foster nei panni di Lance Armstrong, grande interpretazione e fisicamente somigliante.

Sì, prima ho detto "grande atleta" e ribadisco. Per una serie di ragioni, molto opinabili ma delle quali sono convinto.
La Prima, la più cinica è: "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Non credo al fatto che solo Lance si pompasse. Si tratta di prendere, dati alla mano, le prestazioni anche degli altri ciclisti per capire. Chi più chi meno si dopavano quasi tutti nel ciclismo come anche nel nuoto, in atletica, ecc... . Lance alla fine è stato smascherato, molti altri no, questa è secondo me la verità.
La Seconda è che nulla di quello che ha fatto può essere solo dipeso dal doping. Nulla sarebbe stato possibile senza un allenamento spaventoso al quale lui, come gli altri campioni di ciclismo, si sottoponevano. Chi pensa che il doping sostituisca le fatiche degli allenamenti non capisce di sport.
La Terza, quella che vorrei più sottolineare, è l'ipocrisia mondiale che quasi gode del gettar palate di fango su chi, per molto tempo, è stato un idolo. Ci sono casi in cui mi ci metto pure io col badile, non in questo però. Provo commiserazione e pena per Lance, ma gli riconoscerò in eterno una forza interiore non comune: Determinazione. Un fuoriclasse, che a un certo punto ha perso il controllo, ma non guidava un motorino come i comuni mortali, era in sella ad una Formula 1, l'errore può capitare. Quanti, come lui, col cancro che ha avuto, le operazioni, la chemio, sarebbero riusciti a ricominciare? Non è l'EPO che glielo ha permesso, è qualcos'altro che merita di essere onorato e ricordato.

Film assolutamente imperdibile, altra grande prova di Stephen Frears, regista molto apprezzato da chi scrive.


Robydick

Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono da Wikipedia.it.



2 commenti:

  1. ricordi lastoria della fuga di Simeoni?
    https://www.minimaetmoralia.it/wp/ritratti/la-fuga-di-simeoni-che-affondo-lance-armstrong/

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  2. grazie Francesco, non conoscevo la vicenda, molto interessante. Simeoni poi conferma una convinzione che ho espresso: l'EPO non era una semplice "droga", richiedeva allenamento e lavoro specifici

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