Un ragazzo che per dimora ha le case che trova disabitate temporaneamente incontra, in una di queste, la sua donna fatale, una moglie maltrattata che ha bisogno di una vita senza senso, come quella del ragazzo, per dare senso alla propria.
Se prima entrava da solo nelle case, ora lo fanno in due, fino a quando in una di queste non trovano un cadavere. Morto per cause naturali, al ragazzo provoca una serie di guai giudiziari. Poi esce di prigione in qualche modo, diventa quasi invisibile e torna dalla donna.
Due personaggi, il ragazzo e la donna, che non parlano mai, ma mi viene da pensare che non hanno davvero nulla da dire. Mi ricorda la storia classica del ragazzo/a che in una compagnia di amici fa il tenebroso e lo scostante, come se avesse chissà quali oscure storie dietro e dentro di sé, per poi scoprire, quando riesci finalmente a parlarci, che la sola verità è proprio quella: che è un idiota che veramente non ci ha un cazzo da dire.
Un bella frasetta alla fine prova a metterci in confusione: abbiamo visto la rappresentazione di un sogno o di una realtà?
Non saprei.
Il solo giudizio che mi viene è fantozziano: questo film è una cagata pazzesca. Evito l'esclamativo che la citazione vorrebbe solo per rispetto al bravo regista che ha fatto cose egregie. Dal regista della Samaritana non mi sarei mai aspettato una porcheria simile. Ho letto ottime cose in giro di questo film, io però la penso così.
Aggravante gravissima: ci sono parecchie palesi pubblicità a prodotti motoristici ed a bevande alcoliche, per citare quelle che ho notato. Non so se ce ne sono altre ma perché escluderlo? Sono robe che mi fanno incazzare di bestia, le pubblicità nei film. Ovvio che i film devono utilizzare beni e prodotti per rappresentarsi, ma quando le cose sono sfacciate ed inutili si percepisce.
Questo aspetto è imperdonabile.
Ferro 3 è una puttanata, sullo stile di Wim Wenders. Inquadrature di 10 minuti l'una. E, come Spike Lee, sembra una sfilata di moda continua.
RispondiEliminaMa vediamo qualcosa della storia:
questo bravo ragazzo, così bello e giusto, ammazza, anche se involontariamente una ragazza dentro una macchina scagliandole contro il parabrezza una pallina da golf. Accortosi dell'accaduto piange, insieme alla compagna, per qualche minuto.
Poi ricomincia a entrare nelle case...
Una specie dei ragazzi di Tortona coi sassi dal cavalcavia.
Ma questo, invece di loro, viene consacrato dal regista come un'entità di intelligenza superiore e di impalpabile fascino.
Viene da vomitare.
Qualcuno avvicina questo film ad "American beauty", solo perchè il protagonista, invece di odiare l'umanità piccola e disperata, la guarda con angelica comprensione e pìetas.
Ma siamo davvero lontani.
Questo regista è uno splendido fotografo, cosa che Wenders invece se lo sogna, chi avesse visto la sua mostra a Roma, sa che razza di stronzata era.
Ma solo un fotografo e scenografo eccellente, sempre che per scenografie si possano intendere gli scenari meravigliosi fatti dalla natura e dagli architetti orientali.
grazie per il contributo Federico.
RispondiEliminaovviamente qua accetto anche opinioni contrarie alle mie, ma trovare finalmente uno che la pensa come me su questo film(accio) ti confesso che mi fa sentire meno solo. :-)
mi auguro di leggerti ancora.
Ciao
nooo, ma è il mio film preferito di Kim Ki-duk (assieme a Real Fiction)!!! Quando avrò tempo lo recensirò, ma la mia opinione è proprio il contrario della tua...beh, è questo il bello della rete ;)
RispondiEliminareal fiction non l'ho visto, gli altri mi sono piaciuti, questo è un film insignificante ma ho già scritto, non voglio ancora infierire :D
RispondiEliminache ti devo dire? io quel che penso è lì, non posso farci nulla.
leggerò con curiosità la tua recensione. :)
ahahaha ecco la tremenda recensione di Ferro 3!!!
RispondiEliminadavvero divertente ;)
e non è nemmeno quella dove sono stato più caustico! :D
RispondiEliminaguarda pure nell'Ade, c'è roba famosa, non t'arrabbiare se trovi qualcosa che t'è piaciuto, è possibile ;-)