Crepuscolo e commiato di Randy Ram Robinson, lottatore professionista di wrestling all'apice del successo negli anni '80 ed ormai relegato a combattimenti di bassa lega o di revival.
E' una storia dalla trama già scritta e per certi aspetti più volte vista, magari dedicata a qualche mito del pugilato o comunque di sport violenti, di quelli che lasciano segni indelebili sul fisico e sulla psiche di chi li pratica a lungo.
Un bel film, completamente appoggiato sulle grosse spalle di Mickey Rourke, che sono anche il soggetto costante delle riprese. Senza Rourke probabilmente avremmo assistito ad una ciofeca terribile. Il film E' lui, non per istrionismo, affatto, ma per la compartecipazione dell'attore nel personaggio, quasi fosse un'autobiografia. La naturalezza con cui esegue ogni scena, il suo aspetto, l'anti-divismo, l'assenza di compiangimenti, tutto è semplicemente perfetto.
Interpretazione eccezionale.
Sceneggiatura "così così".
Cinema... poco, per come io l'intendo. E' in bilico tra realismo e fiction senza una scelta precisa.
Da vedere.
Uno dei migliori film della scorsa annata.
RispondiEliminaCST
D'accordo con CST. Aspettando "Black Swan".
RispondiEliminaho capito Ganz, su questo regista abbiamo punti di vista diametralmente opposti :D
RispondiEliminasuccede...
un saluto a CST, stranamente avevo trascurato il commento, mi scuso. ciao
Eeeh, capita. Il peggio del peggio, comunque, è in quella porcata delirante di "L'albero della vita".
RispondiEliminae quello non è in programma infatti.
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