Vera perla.
Harvey Keitel è bravissimo a personificare questo tenente che è un condensato di vizi. Droga, alcool, qualche perversione sessuale, prevaricazioni di vario genere perpetuate grazie al distintivo.
Eppure il suo profondo cattolicesimo lo porta a scontrarsi coi suoi aspetti deboli e prima o poi col suo senso di colpa dovrà fare i conti. Sarà una suora a...
Bellissimo film.
posso sfogarmi? Ci ho messo trent'anni a scaricarlo e...non si sente l'audio.
RispondiEliminaC***O!!!!!
ahah! capita.
RispondiEliminasfogati pure, ci mancherebbe :)
Forse è il miglior film di Abel Ferrara, non lo so perchè ho un debole per questo autore e amo quasi ogni sua pellicola. Per me sarà sempre commovente questa storia di un uomo che è il peggior nemico di se stesso, che fugge continuamente da se stesso, cercando di non fare i conti con la propria debolezza. Lo trovo un film quasi "Manzoniano"...il finale catartico arriva come un pugno nello stomaco..
RispondiEliminaL'elemento femminile, nei film di Ferrara, è sempre portatore di salvezza, anche a duro prezzo...o è solo una mia impressione?
onestamente non saprei risponderti, ne ho visti solo 3 di Abel. in Fratelli le donne sono un po' in subordine, causa anche il tipo di trama. in Blackout invece Annie è un personaggio piuttosto cinico.
RispondiEliminacerto, sono sempre solo i ruoli di donna a connotare personaggi perlomeno lucidi, la follia è soprattutto maschile.
p.s.: c'è una vecchia recensione striminzita. appena riesco a trovare la versione originale sottotitolata lo riguardo, perché la versione italiana è parecchio tagliata.
Nel frattempo ti consiglio "Occhi di serpente" e "The addiction"
RispondiElimina:D ciao!
mmmm.... sono già in ordine!
RispondiEliminaciao e grazie :)