giovedì 22 giugno 2006

Il fascino discreto della borghesia

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Altro bel film di Buñuel, non il più bello, certamente, ma godibilissimo.

Altra ennesima satira sulla "vuotezza" della ricca borghesia, sulla sua incapacità di vivere con passione le cose, ben simboleggiata dalla scena tormentone nella quale i 6 protagonisti camminano, privi di meta, a piedi in una strada di campagna, nonostante tutto impeccabili nei loro abiti e tailleur.

La cosa che m'è più piaciuta è stata la cura delle interpretazioni dei personaggi, il trucco delle donne, le loro espressioni che tanto mi hanno ricordati certi personaggi della "milano da bere". Mimiche facciali ingessate, i toni... il doppiaggio è stato fatto decisamente con grande qualità.

Da vedere, come tutti i film di Buñuel, dopotutto.

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