lunedì 6 marzo 2023

Bedun-e tārikh, bedun-e emzā - Il Dubbio: un caso di coscienza (aka No Date, No Sign)

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Perfetta e senza spoiler, prendo la trama da Wiki: "Il dottor Kahve Nariman è un medico legale che si occupa di autopsie su morti sospette. Una sera, mentre è alla guida della sua macchina, urta e fa cadere una moto sulla quale viaggiano due adulti e due bambini. Apparentemente, nessuno dei quattro sembra riportare lesioni gravi. Nariman visita Amir, il bambino, e insiste per portarlo in ospedale, ma il padre rifiuta. Il giorno seguente, sul posto di lavoro, tra le autopsie da effettuare, Narimar trova proprio il corpo di Amir. Sconvolto, cerca di capire cosa sia successo. Dall'autopsia una collega di Nariman, nonché moglie, attribuisce la morte a intossicazione da cibo andato a male, ma lui ha il dubbio che, invece, la causa della morte provenga dall'incidente.".


E' una storia che ritrae una realtà sociale misera, quella della famiglia del bambino, puntando al senso di colpa sociale che viene incarnato dal medico. Sulla sua coscienza ricade una colpa collettiva. Il suo tormentato logorìo psicologico, che porterà a qualcosa o forse no, dovrebbe essere quello della classe dirigente della nazione. Far finta di nulla, girarsi dall'altra parte, è una soluzione? Certo è che la neutralità non esiste, questo emerge: il non-agire produce conseguenze, peggiori dell'agire probabilmente.

Il "pre-testo" è veramente semplicissimo. L'Iran in sottofondo si percepisce poco come una realtà particolare. Abbigliamento a parte, potrebbe essere stato girato ovunque. Girato con uno stile molto "francese", con un taglio semplice, apprezzabile dal cinefilo come da chiunque. La camera è spesso a-collo dei protagonisti, ci respiri insieme. Le scenografie scarne ed essenziali. Non un dialogo inutile o fuori posto.

C'è ad un certo momento, un momento chiave, una serie di riprese statiche d'interni che danno un senso geometrico della vita, degli eventi. Puoi ingannare, persino ingannarti, la realtà non cambia però.
Esiste un "ordine" nelle cose. Con dubbi o certezze, è meglio agire, partecipare.

Bellissimo e indimenticabile. Una lezione di vita per come la penso io.

Robydick



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