Trama parziale da Wiki: "Fin da bambine, le sorelle Hilary e Jackie Du Pré sono inseparabili e condividono giochi, divertimenti e una passione particolare per la musica. Hilary, la maggiore, sembra all'inizio riuscire meglio in questo campo. Ma, quando arriva a nove anni, Jackie comincia ad esprimere uno straordinario talento nel violoncello. Arrivano le prime esibizioni, i concorsi scolastici, Jackie vince suscitando grande entusiasmo. E mentre Hilary rimane dimenticata in secondo piano, Jackie diventa una star internazionale... ".
Il soggetto è tratto dal libro "A Genius in the Family" scritto proprio da Hilary du Pré e Piers du Pré, rispettivamente sorella maggiore e fratello minore di Jackie. Piers compare poco nella vicenda, molto più importante la figura di Hilary. Pare che il film sia molto fedele al libro però, secondo altri Du Pré, non descrive correttamente Hilary. Sicuramente la parte più difficile è quella fase della vita di Jackie che precede gli ultimi momenti della sua vita quando, in preda a crisi matrimoniale profonda col marito Danny, si reca a vivere in campagna dalla sorella e, col suo beneplacito seppur imbarazzato, intrattiene una relazione sessuale col marito di lei. I fatti sono veri, li ha scritti proprio Hilary, non si discute. Forse il modo di narrarli? A me è parso tutto molto credibile e plausibile, ma non è condizione di verità...
E' una storia davvero bellissima. Ti può commuovere, scandalizzare, straziare, fare tutte e tre le cose ma un fatto è certo: non ti lascia indifferente.
I Geni vanno presi per quel che sono, vanno oltre le righe, se sopra o sotto non importa. Il romanzo di formazione di questa ragazza che prestissimo, in un'epoca in cui le comunicazioni non erano facili come oggi, si trova sola in giro per il mondo a fare concerti, non giustifica né spiega ma aiuta a comprendere la personalità di Jackie, come si è evoluta sin da bambina. Il mondo ama i Geni, li adora e ne desidera, per poi lasciarli soli. Sono oggetti del plauso comune, quasi animali da fiera.
Nemmeno un romanziere poteva pensare per la povera Jackie una fine peggiore, vittima dello stesso oggetto che ha permesso al suo talento di esprimersi: il suo corpo.
Amo la musica classica dal vivo e coi film che ne narrano vinco facile. Il violoncello è forse lo strumento che preferisco e quindi stravinco facile.
Poi, certo, bisogna saper fare un film e questo è fatto veramente bene. Piccolissime cadute nel melò, quasi impercettibili, subito alienate dall'istrionica quanto fragile personalità del Genio, interpretata magnificamente da Emily Watson, attrice da me già molto ammirata nella sua prima prova attoriale proprio in uno dei capolavori di Lars Von Trier "Le onde del destino".
Film da non perdere.
Robydick
P.S.: Un video della vera Jacqueline Du Pré, mentre si esibisce (forse, non riesco a datare il video) col suo Stradivari Davidov sul pezzo principale che viene ripreso nel film: Concerto per violoncello e orchestra in Mi minore, Op. 85, di Edward Elgar. A dirigere l'orchestra è proprio il marito Daniel Barenboim.
Altro film da vedere.
RispondiEliminahai proprio una lista lunga...
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