mercoledì 22 marzo 2023

Siamo donne

6

 


Film collettivo diviso in 5 episodi.

Episodio 1: "4 attrici, 1 speranza", Regia Alfredo Guarini
Riproduce un concorso a Roma per aspiranti attrici. Tante belle ragazze, tanti sogni, tante delusioni e pure tanti tacchinatori. Due di loro, tra tantissime, vinceranno e parteciperanno agli episodi successivi.
E' l'episodio in realtà della sola speranza, le 4 attrici verrano dopo.



Episodio 2: "Alida Valli", Regia Gianni Franciolini
La cameriera di Alida si fidanza e la invita al ricevimento celebrativo che sarà in una casa popolare. La diva si divincola da un ricevimento ufficiale cui è tenuta a presenziare e riuscirà a partecipare. 


Episodio 3: "Ingrid Bergman", Regia Roberto Rossellini
Nella sua casa in campagna fuori Roma, Ingrid si occupa del giardino e ha dei curiosi siparietti causati dalla ex proprietaria ancora residente e soprattutto dal di lei pollo domestico, piuttosto impertinente.


Episodio 4: "Isa Miranda", Regia Luigi Zampa
Nell'aiutare un ragazzino di un quartiere popolare, che Isa vede farsi male mentre gioca, l'attrice si ritrova prima ad assisterlo in ospedale e poi a fargli da tata in casa sua, a lui e agli altri fratelli e sorelle, essendo i genitori assenti per lavoro.



Episodio 5: "Anna Magnani", Regia Luchino Visconti
Anche se sei una diva conclamata, certe angherie non le sopporti. Al momento di pagare il taxi che la deve portare al teatro dove andrà in scena, non tollera il supplemento di una lira per il cane che lei ritiene "da grembo" e il tassinaro no.


In tutte le sceneggiature c'è la penna di Cesare Zavattini, grande del cinema, teatro e non solo, esponente eminente del neorealismo italiano. E' suo il filo rosso che unisce tutti gli episodi, non ci sono dubbi.
Dopo il prologo del concorso (che fa una tenerezza, con queste ragazze che hanno sogni e speranze di ogni genere, dal matrimonio alla vita emancipata...) le 4 dive ci vengono mostrate semplicemente come Donne. Tranne per la Magnani, il cui episodio è un mini-film, le altre dive, che si raccontano anche con le loro stesse voci narranti fuori campo, ci mostrano il loro vivere quotidiano più puro quando sono fuori dalle scene. Sono 4 come le "stagioni di Vivaldi" e tutti concorrono al polittico. Ognuno poi, tra gli episodi, sceglie cosa lo ha più toccato.

La faccio breve su Rossellini con la Bergman (che gli aveva già dato 3 figli all'epoca) e Visconti con la Magnani, perché a mio parere si sono soprattutto divertiti. Non li voglio sminuire, anzi, mi hanno divertito anche a me. Credo abbiano semplicemente voluto mostrarci il carattere "verace" delle dive. Visconti ci ha piazzato un po' di satira sociale grottesca. Un plauso a entrambi.

Dove però le trame sono Dense è con la Valli e la Miranda. Mi hanno colpito profondamente e pure commosso. Mostrano il "costo" di una vita come la loro. Tanto successo e notorietà richiedono anche rinunce.
Alida adora quella festa tra persone semplici, la riporta alla sua infanzia e adolescenza. Pur riconosciuta da tutti, si libera presto del ruolo e riesce a partecipare come chiunque altro, persino troppo! Il suo amore per quella vita è tale da poter creare problemi. Lei poi se ne andrà, perché capisce che è meglio evitare di rompere equilibri.
Altro episodio dai connotati malinconicamente drammatici è quello di Isa. E' lei stessa all'inizio, mostrandoci la sua casa colma di premi e riconoscimenti, compreso un'infinità di ritratti a lei fatti da altrettanti pittori, a dirci quanto non sia stato possibile dedicarsi ad una maternità. Non sembra nemmeno recitare mentre si occupa dei ragazzini, tale il senso di amore materno che spontaneamente esprime. E' un contrappasso duro, persino cattivo nei suoi confronti. Luigi Zampa non le ha fatto sconti e la ammiro molto per questo. Come Alida anche Isa s'è messa "a nudo".

Non resisto dal concludere con una considerazione estetica: che donne! che bellezza! nessun chirurgo potrai mai imitarle. La numero uno in questo film? Alida Valli, da far girar la testa.

Imperdibile, soprattutto per chi ama le donne e il cinema.

Robydick



6 commenti:

  1. Sicuramente un film da olimpo, quindi degno di essere visto da ogni cinefilo, rimedierò grazie per parlare di questi grandi film <3

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  2. prego arwen, è un piacere parlarne :-)

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  3. Hai ripescato un vero e proprio cult, devo averlo visto una volta da ragazzo e lo rivedrei volentieri. La Magnani è ovviamente la Magnani col suo carisma, e pure le altre sono di livello, ma io adoravo Ingrid Bergman in un modo spaventoso! Ora comincio a cercarlo, e spero davvero di riuscire a trovarlo! Grazie come sempre! 🤗

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  4. Ti ho commentato, ma non si vede nulla...forse hai l'approvazione impostata 😉

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    1. purtroppo un attacco spam di qualche gg fa... provo a togliere la moderazione, speriamo che non si ripeta

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