Film ad episodi che vado ad elencare con brevissime sinossi:
La bambinaia (Mario Monicelli)
Una bambinaia tedesca (Silvana Mangano) in italia, scandalizzata dal fatto che i bambini leggono fumetti come Diabolik, Satanik e Kriminal, leggerà loro la fiaba di Pollicino. Fra orchi, lupi e mostri vari, tutto letto con un piglio terrificante, i bambini si metteranno a piangere disperati!
Il mostro della domenica (Steno)
Un benestante uomo anziano e tradizionalista (Totò) odia i capelloni moderni, pur non disdegnando le grazie di una giovincella. Attuerà un piano degno di Diabolik per rapirli e punirli, senza venire poi condannato più di tanto dall'autorità inquirente.
Perché? (Mauro Bolognini)
Un ingorgo stradale ed una coppia su una sportiva con lei isterica che incita il compagno "bauscia" a non farsi menare per il naso dalle altre macchine, a superare la coda e a fargli fare manovre azzardate, fino a provocare un litigio degno della cronaca dei giornali.
Che cosa sono le nuvole? (Pier Paolo Pasolini)
E' l'episodio che da solo vale l'intera visione del film, poetico e importante, ne parlo poi sotto.
Viaggio di lavoro (Pino Zac, Franco Rossi)
Presa in giro dei viaggi della regina d'Inghilterra in Africa, dove commette gaffe imperdonabili facendo discorsi in un paese scambiandolo per un altro e causando imbarazzi alla politica internazionale. Curioso perché mischia cartoni con persone.
La gelosa (Mauro Bolognini)
Folle gelosia di una donna (Ira Fürstenberg) nei confronti del marito (Walter Chiari). Non c'è soluzione dialettica che tenga con lei, ogni cosa detta da lui viene sistematicamente utilizzata per agitare sospetti. Situazione parossistica, ne so qualcosa nella vita personale.Torno a parlare di "Che cosa sono le nuvole?" di Pier Paolo Pasolini.
Anzitutto una curiosità: questo episodio è anche l'ultima pellicola cinematografica in cui appare Totò. Visto come finisce e di che parla, devo proprio dire che è stato un degno e commovente commiato del più grande genio italiano della risata (e non solo di quella) di tutti i tempi.
E' una breve e ristretta versione dell'Otello di Shakespeare fatta interpretare da delle marionette. In realtà tutti gli attori protagonisti (Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Ninetto Davoli, Laura Betti, lo stesso Totò...) interpretano appunto delle marionette che incarnano i personaggi del dramma. Non è una scelta casuale quella delle marionette, perché i personaggi del dramma, che sul palco svolgono la loro parte come da copione, nelle quinte se ne dicono a riguardo, giudicando gli eventi stessi. Pure il pubblico, molto popolare, si accalorerà alla vicenda e non tollererà gli intrighi di Iago ed il gesto di Otello verso Desdemona. Il finale, dopo un contesto che mischia realtà e finzione, sarà un'amara riflessione sulla morte, con le marionette che solo in discarica potranno apprezzare la bellezza del cielo.
Film di satira sociale, con episodi dal valore altalenante, ognuno a modo suo divertente, mai noiosi.
Da Olimpo invece il pezzo di Pasolini.
Infatti, mi ricordo di aver visto il film solo grazie all'episodio di Pasolini, cioè mi ricordo solo quello e non gli altri.
RispondiEliminaOggi con tutte le marionette pagate dal nano di hardcore, sai che kolossal.
già harmo, ci vorrebbe uno stadio per contenerle tutte le marionette. :)
RispondiEliminaUno dei migliori Film a epiodi che io ricordi. Inavvicinabile quello di Pasolini, ma anche gli altri non scherzano.
RispondiEliminaVeniva tutto bene in quegli anni, anche i progetti minori...
hai ragione magar. è che appunto quello di Paso è di un tale livello... "la gelosa" mi ha ispirato un pezzo su fanfare, pensa :)
RispondiEliminaE' uno di quei film che devo ASSOLUTAMENTE vedere!
RispondiEliminaL'episodio di Pasolini è l'unico che conosco e lo guardo spesso perché è bellissimo..."Che io possa esser dannato se non ti amo, e se così non fosse non capirei più niente...il mio folle amore lo soffia il gelo...così!"
Che belli che sono i film di quegli anni!!!
siamo sempre al solito discorso..grandi sceneggiatori,grandi registi,grandi attori,tante cose da dire e,soprattutto,un modo non banale di dirle,di affrontare le problematiche di un paese..bè,adesso abbiamo scamarcio e muccino,mica cazzi...eh
RispondiEliminache bella frase che citi Rossana, grazie!
RispondiEliminariguardo a "quegli anni" sono troppo d'accordo con te, li sto riscoprendo ad uno ad uno quei film
Classico film italiano di quegli anni, quanti ne ho visti e sicuramente anche questo anche se ero piccolina. Erano molto caratteristici e con una loro personalità ben delineata. Mi piacevano. Buon weekend Cri : )
RispondiEliminaciao robybrazzz! che te posso di'? ;-)
RispondiEliminacon l'occasione che mi dai vorrei citare le grandi attrici italiane presenti. la Mangano che si diverte in ruoli eccentrici è splendida al solito, una bellezza che non si può nascondere; Laura Betti con Paso è tra le Grandi del nostro Cinema ma non famose come meriterebbe, ha lavorato magnificamente anche con Bava; e poi Ira Fürstenberg che, porcaccia, era una bellezza mica da niente!
ciao cristina, grazie e un bel w.e. anche a te :)
RispondiEliminaCaspiteraccia che bel pezzo! Mi manca Viaggio di lavoro… quello di Pasolini nemmeno sto qui a dirti quanto m'ha aiutato e 'risollevato' in alcuni momenti! Quante considerazioni si posson fare su quei fili tiranti? Tantissime. Quante sul puparo? Altrettante. Quanta bravura e lungimiranza ci sono nel film, nelle parole, nella musica, negli occhi degli attori e nella mente di quel genio? Tantissimeeeeeeeeeeeeeeee… fiera di appartenere al MONDO che ha dato i natali a costoro! e a te un bacione per la sensibilità cinefila! :))))
RispondiEliminaOggi mi permetto di sottolineare - nel senso che dice una grande verità da rispolverare - il commento di @brazzz, ma, come sempre, tua recensione ed interventi sono superbi. Penso anch'io di amare l'Italia pure in funzione di certi grandi artisti.
RispondiEliminaio apprezzo molto Adriano che apprezza gli avventori di questo blog! :D
RispondiEliminapetrolio, tu sei l'incarnazione fatta donna dell'animo pasoliniano, tra gli avventori più preziosi :****
Io ho visto l'episodio di Pasolini...ehmbè...altra categoria!!! Il resto no...ma va beh...se ti dico cosa ho noleggiato da vedere ti ribalti...ma tant'è...che io me li vedo quasi tutti! ahahah!
RispondiEliminapassami tre dita di whiskey senza ghiaccio! :))))
RispondiEliminaLaura, avrai mica noleggiato "Natale a Canicattì"? :D
RispondiEliminatendi il braccio petrolio, bicchiere in arrivo ad alta velocità sul bancone! :D
Mi ricordo solo l'episodio di PPP, come molti altri intervenuti prima di me (forse perchè passato a Fuori Orario anni fa da solo?), ma penso sarebbe bella una versione di "Viaggio di lavoro", con Berlusconi al posto della regina.
RispondiEliminabella idea Alligatore! propongo la triade minzolini-vespa-feltri per una sceneggiatura obiettiva e veritiera :D
RispondiEliminaAllora Zeffirelli regista e costumista Ferrara ... con mutandoni d'epoca. Ma ne uscirebbe una cosa troppo oscena. Arridatece Pino Zac ...
RispondiEliminaahahah! sì sì, meglio Pino Zac decisamente :)
RispondiEliminaAhahah, Roby no! In ordine Gordon Gekko 2 la vendetta( Wall Street)...non potevo non noleggiarlo, The social network...molto illuminante:)...maschi contro femmine...( li avevo persi al cinema!
RispondiEliminaossignùr Laura, rasentiamo la terapia ludovico! :D
RispondiEliminawall street andava e bastava uno, social network interessante ma insomma... maschi contro femmine?!? non pervenuto né pervenibile, ahah!
Per me Wall Stree 2 e The Social Network sono tra i migliori film dell'annata filmica 2010/2011 (ma a volte, con roby dissento simpaticamente). Maschi contro femmine, non pervenuto nè pervenibile anche per me.
RispondiEliminavale il tuo parere Alli, sia chiaro. non li ho visti, sono solo un po' prevenuto ;-)
RispondiEliminaOh ragazzi...io vedo di tutto...di più! Sai mai...
RispondiElimina..Dispiace tralasciare di spendere qualche probabilmente da parte mia "futile" parola in più sull'assodato capolavoro di PPP-Totò-Modugno-Ninetto, ma "Wall Street:Money Never Sleeps", l'ultimo film di Oliver Stone è un film bellissimo, in alcuni momenti grazie all'o.s.t. dei Talking Heads di David Byrne e Brian Eno composta di pezzi geniali come "Feel My Stuff", "Tiny Apocalypse (The Secret Life of Words)", "Strange Overtones","My Big Nurse", "Life is Long", "This Must be the Place (Naive Melody)" ,tutti da quell'indimenticabile LP pietra miliare dell'83, che si chiamava "Everything That Happens Will Happen Today",e che rendono il film proprio entusiasmante, ed è pure uno scandalo vero e proprio che Michael Douglas non sia nuovamente candidato all'Oscar come Miglior Attore, fra i papabili di quest'anno.Tra l'altro sarebbe anche potuto essere il suo ultimo.
RispondiEliminaDispiace ripeto utilizzare questo spazio che potrebbe e dovrebbe essere solo a prioritario omaggio e citazione/i del capolavoro di PPP "Che cosa sono le nuvole?", ma "Wall Street 2" val bene che si spenda -almeno- altre "due parole" a suo favore.
Anch'io credevo prima di averlo visto che non potesse essere altro che al più un "film medio" di pura "confezione" ed esigenze di sfruttamento commerciale pubblicistico, dopo ben 23 anni, seppur artefatta di gran classe. Bèh, non è stato proprio così, e ben poche altre volte negli ultimi cinque anni fa sono rimasto sorpreso così favorevolmente oltre ogni aspettativa.
e va be', vedrò di vederlo prima o poi. però approfitto per nominare (Napoleone lo conosce sicuramente) un superfilm per ascoltare la musica dei bravissimi talking heads: http://robydickfilms.blogspot.com/2010/07/stop-making-sense.html
RispondiElimina..Oliver Stone è finalmente tornato dopo film di anche non poco "appanamento", ai livelli che gli competevano da sempre, ben pochi film senza essere didascalici e fastidiosamente faziosi come quasi tutti quelli che hanno affrontato lo sfascio del capitalismo ultraliberista e speculativo degli ultimi anni, hanno saputo offrire una radiografia così disincantata e realista dell'epoca in cui viviamo "situazionisticamente", soprattutto da quell'epocale estate-settembre del 2008...E il tutto senza la solita "tremendistica" esposizione esibita "a tesi propagandistiche",ma invece con un'irresistibile filosofia di malinconica allegrezza e leievità nonostante tutto quasi alla Capra di "Mr.Smith va a Washington", ottimistica speranza, ma mai forzata e zuccherosa, alla Ken Loach, tanto per intenderci.
RispondiEliminaMa Oliver Stone non ha mai fatto parte ne nè farà mai, di alcuna "chiesa", e per questo si può permettere da "americano" di andare a fare anche bellissimi doc.intervista su Fidel Castro, Ahmed Ahmadinejad, Chavez, Correa,Morales, Lula ecc., ecc.,
...E'quasi un capolavoro "Wall Street:Money Never Sleeps", in questo d'accordo con Ghezzi, e sono convinto lo so che non era una semplice "provocazione", quando alcuni mesi orsono ha detto "...che è persino meglio del primo."
Certamente è più maturo e avvincente.
"Stop Making Sense" l'ho letta sì mesi fa la tua rece, CAPOLAVOROOOOO!!!! Forse,ma neanche tanto forse uno dei dieci migliori e più inventivi, creativi, originali, indipendenti, bellissimi a sè stante, film concerto mai realizzati, geniale, geniale, da Jonathan Demme!
RispondiEliminaPer tutti i detrattori di Josh Brolin, visto che stranamente mi capita spesso di imbattervi, vedere che splendido e memorabile personaggio lui sì, di vero e irridemibile "cattivo bastardo" impersona in "Wall Street 2", Bretton James, o come lo chiama Gekko e lui non vorrebbe più essere chiamato, "Brett", che fa tanto più "ragazzo"...O "garzone di bottega", come avrebbe a poterci dire il Col. Kurtz di Marlon Brando...
RispondiEliminaMemorabile scena e tra i tanti, memorabili dialoghi e battute del film, questa sempre a Bretton James:-"Sai, devi smettere di dire menzogne sul mio conto, o io non smetterò di dire la verità su di te."
Astonishing! Marvellous! Great Gordon Gekko, Michael Douglas a livelli portentosi da Al Pacino/Vincent Hanna, anche lui doppiato splendidamente da Giancarlo Giannini.
Napoleone, senti... poi quando uscirà la rece di Wall Street 2 che rimane da dire? ahahah! scherzo eh, no problem, ma conserva qualche cartuccia please... :)
RispondiEliminaMenzione d'onore e obbligata per il solito "nostro" meraviglioso Frank Langella, il suo personaggio di grande banchiere fallito spolpato dai "miserabili barracuda" come Bretton James, ha una delle più belle scene in valori assoluti del film, che non posso svelare se non a prezzo di un'inevitabile, importante spoiler.
RispondiElimina32 commenti?!! Caspita! Secondo me gli episodi migliori sono quello di Steno (cmq volgarotto) e soprattutto quello di Pasolini, poeticissimo e in contrasto con gli altri. In quello pasoliniano tra l'altro c'è una delle mie attrici culto, Adriana Asti.
RispondiEliminaeh, l'episodio di PPP ha un cast...
RispondiEliminache vuoi farci Perso, si chiacchiera :)