martedì 28 settembre 2010

The Atomic Café

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A partire dal lancio della Bomba su Hiroshima fino alla guerra fredda degli anni '50, un viaggio attraverso filmati e documenti dell'epoca senza alcun intervento esterno, salvo le musiche che pure sono state prese dall'epoca in quanto rappresentative. Puro montaggio.

Un lavoro lungo 5 anni a quanto ho letto, tra recupero del materiale e produzione. Quello che ne è venuto fuori, mettendo insieme tutto con grande sapienza e con un chiaro intento pacifista, è un lavoro raffinatissimo. Si stenta a crederlo, ma in molti momenti ci si trova a ridere perché quanto si vede ha in certe situazioni del grottesco per dire poco ed in fondo un che di satirico è fin evidente, ma non per questo le immagini delle mostruosità commesse risultano meno drammatiche. Imdb assegna il film anche alla categoria horror, oltre a quella di documentario, e ne ha ben donde.

Ma a mio parere non c'è solo una denuncia insita, quanto il ritratto di un'epoca storica vissuta negli Stati Uniti che a noi qua in Europa ci ha toccato indirettamente, non abbiamo perlomeno percepito in egual misura come è stato per gli americani la terrorizzante paura di un attacco atomico. Completamente sconosciuto, almeno in quei termini, il delirio di onnipotenza dettato da un incomprensibile senso di missione nei confronti di un pianeta da governare in quanto nazione più potente e più giusta di ogni altra, delirio che è nato e trova le sue basi politiche (i cui effetti ancora oggi sono inequivocabili) proprio in quegli anni dell'immediato dopoguerra. (in realtà, secondo me non c'è né senso di missione né del giusto, solo bisogno d'egemonia, ma qua il discorso cambia...)


11 commenti:

  1. lo vidi a suo tempo..concordo con te...ciao minatore

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  2. hai trovato il tempo di leggere tutta 'sta roba?
    sei un grande, caro collega di miniera ;-)

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  3. troppo ce ne sarebbe da dire...
    la paura di qualcosa che non vedi e che non puoi affrontare è la vera costante dell'umanità: quando la gente ha smesso di aver paura del dio vendicativo della bibbia, è arrivata l'atomica, e adesso il terrorismo. una spada di damocle da metterci sopra la testa la trovano sempre.
    la propaganda è veramente qualcosa di involontariamente comico (ne ricordo anche una analoga pro-DDT). fra l'altro mi piacerebbe vedere quella che avranno fatto oltrecortina, che non sarà meno ridicola...anche se può darsi che non abbiano detto nulla a nessuno (del resto lo stile è quello). nell'America di happy days, fin troppo facile far paura, mettendogli davanti uno stalin (che era veramente un mostro, mica si parla di diliberto...), e garantirsi il consenso a mani basse. non che sia cambiato molto da allora, beninteso. come ebbe a dire Brian Warner (aka Marylin Manson) "if you keep them scared, they'll keep buying"

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  4. stalin (concordo sul "mostro") non compare. ci sono però momenti, diciamo gioviali, tra Krusciov e Nixon con battute divertenti.
    sarebbe fantastico sapere anche in Unione Sovietica cosa accadeva. di certo sappiamo che là la tv non c'era come negli Stati Uniti, la propaganda doveva per forza usare altri metodi. sicuramente nemmeno c'era spazio per i "privati" a riguardo dell'atomica. ancor più sicuramente, e qua ci metto la mano sul fuoco, non chiesero l'appoggio di alcun clero, ahah!

    hai proprio ragione unwise, osservazione da par tuo: ogni forma di propaganda diventa, magari non subito ma a distanza di anni, involontariamente comica.

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  5. in URSS forse era anche più facile: l'ideologia permeava ogni aspetto della vita, anche più della religione. il testo sacro di riferimento era la pravda (il cui significato - verità - è già propaganda!). al posto dei privati c'era l'esercito, che era pure meglio organizzato, e non aveva concorrenza (l'ex armata rossa oggi si chiama nuova imprenditoria, o anche più prosaicamente mafia russa). negli USA c'era bisogno di essere più subdoli: se non puoi imporre con la forza, visto che sei "the land of the free", devi sedurre la gente. e mi sa che qualcuno lì si è studiato per benino i manuali di Goebbels...nun se butta niente!

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  6. Intanto lo pubblichiamo sull'MBM. Poi se riesco a ottimizzare i tempi penso proprio che lo carico come prossimo film del canale di Anarchy.

    Tanti, tanti, complimenti Roberto.

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  7. grazie Giovanni!
    è decisamente un film per il tuo canale. :)

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  8. ma siamo sul serio così deboli e creduloni? :(

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  9. sì, e fai bene ad usare il verbo al presente.
    ora ridiamo del passato, in futuro rideranno di noi che chissà quali fandonie ci facciamo inculcare su questi ed altri argomenti da chi detiene il potere. parlo sempre come popolo collettivamente, lasciamo stare le "presunte" eccezioni dei singoli...

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  10. sì anch'io e penso che tutti dovrebbero usarlo. E invece alcuni parlano solo per sé, fanno solo per sé dimenticando la grandezza di alcuni valori per cui molti son morti, e l'enormità di tanti scempi e mostruosità per i quali tanti altri innocenti han dovuto morire! Collettività, popolo, uniformità, libertà, che sono? :(

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