domenica 21 novembre 2010

Ghost in the Shell: L'attacco dei Cyborg (aka Ghost in the Shell 2: Innocence)

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Secondo lungometraggio della famosissima serie "Ghost in the Shell" (qua il primo, di quasi 10 anni prima), più famosa in verità per la serie a puntate che per i film, e dopo aver visto questo film penso che sia anche giusto così.

Sinossi in brevissimo: dei robot Ginoidi (che non significa che sono a forma di Gino come ho pensato in prima battuta, ma che hanno sembianze femminili), causa un difetto di fabbricazione, sono protagonisti di una serie di omicidi. Tra le vittime però alcuni personaggi eccellenti, allora s'inizia ad indagare... se volete saperne di più, da esperti di questo tipo di film, meglio che cercate altrove.

Io però vorrei fare qualche considerazione, e comincio da quella che mi ha reso parzialmente indigesto questo film.
95 minuti di dialoghi e discorsi stile "Oracolo del Monte Belìno" sono proprio troppi da sopportare! Va bene che sono personaggi immaginari, ma cazzarola, se ogni volta che parlano citano un aforisma di Confucio, un altro del Budda o di salamiseria chi, una massima, un proverbio, un detto, la frasetta del nonno saggio che "diceva sempre", eccristo! sembrano sì saggi ed istruiti, ma pure dei perfetti idioti. A tutto c'è un limite, e qua si supera alla grande. 'Sto film lo si potrebbe interrompere ogni 60 secondi, scriversi la frasetta illuminante del momento, e se ne avrebbero da spammare su facebook per settimane.

Tra i pregi sicuramente una cura dei disegni spettacolare, parlo da profano del genere. Mi pare di poter dire che si usi un misto di stop-motion e computer grafica, con un risultato che a me è piaciuto molto, tempi ed ambientazioni noir, ne parlo poi nei frame sottostanti.

Nella vagonata di pensieri "filosofici" espressi ne ho estratto uno che m'ha particolarmente colpito, quasi un deja-vu sinaptico. Ad un certo momento il protagonista dice (cito non virgolettato, le parole sono mie) che gli oggetti creati dall'uomo contengono il DNA dell'uomo stesso, alla pari di ogni parte del suo corpo e che quindi ogni singolo elemento ambientale d'antropica origine è componente partecipe della memoria collettiva. Un modo complicato per dire che tutta l'opera dell'uomo è la sua memoria stessa. I grandi Geni dell'umanità da tempo hanno espresso concetti simili, come Victor Hugo che in "Notre Dame de Paris" a lungo parla dell'architettura, di quello che rappresenta, di quanto sia elemento caratterizzato e caratterizzante di una cultura.
L'ambiente non mente, anche se ci vuole capacità ed onestà intellettuale per interpretarlo. La Bellezza però, sostengo sempre, è alla portata di tutti, non richiede necessariamente istruzione per essere apprezzata, ed è simbolo di una comunità che funziona.
(porc... mi sono fatto influenzare dal film, il parlare a frasette è contagioso)
Ci vorrebbe l'amico marziano per esporre meglio concetti del genere, per uno come lui poi questo è un film fantastorico, non fantascientifico.

Sommando tutto, non lo metto nell'Ade, ma nemmeno lo consiglio con entusiasmo, perlomeno a chi, come me, cerca anche nell'animazione le stesse qualità e contenuti degli altri film. Per appassionati del genere è sicuramente tra gli obbligatori.


12 commenti:

  1. Capolavoro anche al livello del primo, che vidi nel novembre 1996 AL CINEMA in Francia, che paese non sottosviluppato culturalmente come l'Italia di adesso, fà uscire queste pietre miliari anche nelle sale...Capolavoro, "Innocence"...Senza sè, senza ma..

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  2. Mamoru Oshii...Genio assoluto, guarda il suo, in "live action" del 2005, girato in Polonia, attori polacchi, o.s.t. clamorosa di Kenji Kawaii, di "Avatar", altro che quello "meraviglioso e sublime" di Cameron...Il film più strabiliante e rivoluzionario mai visto al cinema,sèèè...,per e da chi non và mai al cinema se non esclusivamente a Natale per qualche triviale filmaccio cinepanettonaro...Italico, off course..E di film ne ha visti ben pochi in vita sua...Arìdatece ma "Tron", che quello sì che è stato e rimane dopo 28 anni un vero film "spartiacque" tecnologico, ma anche estetico, narrativo, e espressivo..A Natale esce al cinema in tutto il mondo "Tron Legacy 3D", il seguito forse più atteso da anni dopo "Rocky Balboa"...Da quel che già se ne vede tra trailer e teaser quello sì potrà essere tutto ciò che il polpettone facile di Cameron non poteva, nè voleva essere, cioè veramente rivoluzionario, puramente inventivo, e esteticamente strabiliante...Lo distruggerà nel solo ricordo, "Tron Legacy"...O.s.t.,intera e originale, dei Daft Punk!!! E non sò se mi spiego, la scelta coraggiosissima della colonna sonora per un film che deve comunque essere una produzione blockbuster rivolta ad un pubblico il più possibile mainstreamers, dato che la Disney ci ha impiegato e investito il più grande budget della sua INTERA STORIA,e c'è chi sostiene, abbia già ora, non ancora uscito, persino "sforato" il budget complessivo più l'immane post-produzione e massiva campagna promozionale globale, dell'"Avatar" cameroniano...

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  3. davvero Wilson? non ho motivo di dubitare del tuo giudizio. mi sentivo inadeguato a questo genere di film, lo dissi anche all'amico che mi prestò il dvd al termine della visione...
    sarà l'ultimo, non è roba per me, mi spiace. :)

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  4. Non mi è piaciuto quanto il prototipo, ma siamo sempre su alti livelli. "Avatar" ricordo che mi lasciò piuttosto interdetto: aveva delle buone cose, ma affogate in un ritmo piuttosto soporifero. Dovrei rivederlo, ce l'ho anche in dvd.

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  5. vedrò di recuperare un oshii che mi possa piacere... ma sinceramente, a voi i dialoghi da oracolo di 'sto film non vi ammorbano le palle? ahah!

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  6. No, continua Robydick,ti seguiamo ci fidiamo e ti assicuro non precluderti/ci questo universo perchè ne vale al pena...Approcciati ai lavori di Katsuhiro Otomo, che forse è un pò meno teofilosofico, all'inizio ti parrà non cosi "nipponicamente" ostico e faticoso...

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  7. sai che sei IL mio maestro Wilson... obbedisco, ma niente polpettoni teofil.
    vada per Otomo, per Oshii forse vi faccio una sorpresa ;-)

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  8. Altro grande, Ōtomo. Ricordo con molto piacere "Akira" e "Steamboy". Vorrei rivederli.

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  9. urca! allora ce l'ho Otomo, non ricordavo :)
    http://robydickfilms.blogspot.com/2010/04/akira.html

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  10. la stop-motion è quella usata con ei soggetti reali, animati passo dopo passo, facendo scorrere le foto in sequenza ("La sposa cadavere" e "Wallace e Gromit" per intenderci). Qui è stato usarto disegno a mano s CG (ti dirò, i ruiflessi sulla machcina sono stati animati a mano, cosa che mi ha fatto svenire a saperlo).
    Specificazione che andava fatta, spero di non fare la figura del saputello

    Parlo da accanitissimo fan del genere (e anche perché l'ho visto in un momento particolare della mia vita), ma a me come film è piaciuto davvero molto. Credo che sia nella top ten dei miei preferiti. Le frasi filosofiche... beh... mi è piaciuto porprio per quello ^^ non sò, scene e dialoghi che a fine visione mi hanno cambiato (forse in peggio), e il finale... credo che sia per questo che le due serie animate che ne hanno tratto mi abbiano deluso.

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  11. fai pure il saputello giacometto, figurati! sì, stop-motion e one-step, non sono proprio la stessa cosa forse.
    fa piacere avere un esperto che mi analizza questi film. a me però han detto che le serie animate sono venute prima dei film... bho?!

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  12. in origine v'era il manga. Poi seguì il primo film. Delle serie e di questo secondo film manco io ho capito come sono uscite, ma la differenza di tempo è minima e irrisoria.

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