"Il dodicesimo uomo racconta la drammatica storia della fuga di Jan Baalsrud dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Nelle Shetland, 12 combattenti della resistenza norvegese salgono a bordo di un peschereccio con otto tonnellate di tritolo e attraversano il Mare del Nord come parte dell'operazione Martin con un piano per sabotare le strutture militari tedesche. La missione si mette nei guai subito dopo aver raggiunto la Norvegia, dove il loro contatto locale è morto da tempo e la loro identità è compromessa da un simpatizzante tedesco, che informa i tedeschi del loro arrivo. ... "
La missione è fallita, 11 dei 12 membri del commando sono stati uccisi, chi subito chi dopo l'arresto e indicibili torture. Jan Baalsrud (Thomas Gullestad, bravissimo interprete), il dodicesimo membro, diventa l'ossessione dei nazisti, in particolare del comandante in Norvegia, Kurt Stage (Jonathan Rhys-Meyers, altra ottima interpretazione).
Le attese interminabili e tragiche, colme di incubi e visioni, sono terribili in una solennità gotica. I momenti di azione, come il conflitto a fuoco all'inizio e i trasferimenti dell'ormai invalido Jan fino allo spettacolare epilogo per raggiungere la neutrale Svezia dopo oltre 2 mesi di fuga, sono quasi dei video-clip tanta è la velocità e l'intensità, con soggettive alternate a panoramiche in un ritmo quasi insostenibile. Regia e montaggio da encomio.
Robydick
Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono tradotti tramite Google Traduttore da Wikipedia.en.
un bel film di Resistenza, da non perdere, hai ragione
RispondiEliminahttps://markx7.blogspot.com/2021/02/caccia-al-12-uomo-harald-zwart.html
bravo Ismaele. grazie
RispondiElimina