sabato 6 maggio 2023

The Water Diviner

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"Impero ottomano, 1919. La prima guerra mondiale è finita, ma per Joshua Connor le battaglie non sono finite. Dalla nativa Australia, mosso da una promessa, è arrivato a Gallipoli, in Turchia, dove una delle più sanguinose battaglie della prima guerra mondiale gli ha portato via i suoi tre figli. La promessa, fatta alla moglie poco prima che morisse suicida, è quella di trovare i suoi figli, e riportarli a casa per dare loro una degna sepoltura. Joshua è un agricoltore e radioestesista, sa ascoltare la terra e cercare l'acqua nelle sue profondità ...". 

Sulla battaglia di Gallipoli ne abbiamo parlato in occasione di un altro grande film australiano: "Gallipoli - Gli anni spezzati". Qua la battaglia è sottotraccia, nel senso che viene anche mostrata (sono ottime scene), in alcuni dei suoi più cruenti momenti, ma il tema è un altro e il periodo in cui si svolge è quello immediatamente successivo il termine della guerra.


Ispirato da una storia vera, Russel Crowe gioca in casa al suo primo cimento come regista, patriotticamente parlando. Un retrogusto patriottico c'è, anche se non manca la critica all'esercito suo connazionale che in quel periodo era forza di occupazione. Trovare più collaborazione tra i nazionalisti turchi (ancora in guerra in realtà, perché occupati dagli australiani e continuamente attaccati dai greci) che tra i burocrati militari australiani la dice lunga.

Joshua è quello che il popolo non chiama radioestetista, come dice Wiki, ma rabdomante. Una pratica che ho visto personalmente praticare col bastone a "Y". Questa sua "sensibilità", al limite del paranormale, giustifica la pretesa possibilità di trovare i corpi dei figli in distese infinite di terra, sabbia e cadaveri. Lui è certo di trovarli e ne troverà ma solo due. Troverà sicuramente l'amore della bella Ayshe (Olga Kurylenko, un vero splendore made in Ucraina). 

Rimanendo troppo nel politicamente corretto che deve piacere a tutti, il film non riesce a spaccare anima e occhi come potrebbe. In ogni caso un Bravo a Crowe per confezione e fattura. C'è ricchezza di mezzi, evidentemente il nome illustre dell'attore ha dato fiducia alla produzione che ha fatto bene. Molto belle le citate scene di guerra ed anche quelle nella vecchia città di Gallipoli.
Storicamente è molto interessante, non tanto per la storia romanzata di Joshua Connor quanto per le vicende militari e politiche che non sono notissime. Siamo ai-bordi della prima guerra mondiale, eppure sono aree strategiche tuttora delicate nella politica internazionale, che meritano approfondimento.

Robydick

Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono da Wikipedia.it.



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