Film leggero e divertente, nulla di ricercato o autoriale, ma se con questo sono ben 4 le trasposizioni cinematografiche della commedia "Knock, ovvero il trionfo della medicina" di Jules Romains (1923) ci sarà un perché.
Si ride sulla malattia, reale o presunta che sia. Si ride sul fatto che la malattia non è più un momento emergenziale nella vita di una persona, ma un tema che la può accompagnare nel quotidiano. Esiste una vita da sani? Secondo il medico che precede l'arrivo a Saint-Maurice (Alpi francesi) di Knock sì esiste, infatti era molto poco prodigo di cure e medicine, tanto che la farmacia stentava a produrre reddito.
Il Dr. Knock (Omar Sy) porterà una ventata disillusoria nel paesino, quasi tutti si scopriranno bisognosi di qualcosa, fosse anche solo un integratore, e di visite periodiche programmate e stimate nel valore in base al reddito del cliente (non dice mai paziente...) e non alla cura prestata. Tutti contribuiranno alla ricchezza del medico secondo proprie disponibilità. Un vecchio conoscente della delinquenziale vita di Marsiglia, un prete invidioso e sospettoso e, soprattutto, un amore in possibile sboccio con la serva Adele (Ana Girardot) creeranno quelle variabili necessarie ad aggiungere equivoci e un pizzico di dramma...
Era avantissimo sui tempi Jules Romains. Vedere la sanità come fonte cospicua di reddito, a prescindere dalla reale salute delle persone, non era da tutti. Chiamare Clienti invece che Pazienti le persone è un'altra cosa ora in uso, ma ai tempi credo fosse molto innovativo.
Anche da una piccola commedia per tutti possono nascere riflessioni, a ognuno la sua.
Per il resto film gradevole, con la tipica allegria francese, da gustare anche in compagnia.
Robydick
0 comments:
Posta un commento