giovedì 4 maggio 2023

Bullets Over Broadway - Pallottole su Broadway

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"New York, 1928: l'autore teatrale David Shayne presenta al suo produttore una nuova commedia, God of Our Fathers, ottenendo un finanziamento per metterla in scena a Broadway. In realtà, però, il finanziatore dello spettacolo è Nick Valenti, temuto boss della mafia, che accetta di sponsorizzare l'opera di Shayne in cambio di una parte per la sua amante, Olive, una ballerina di nightclub totalmente priva di talento, scortata passo passo dalla sua guardia del corpo, soprannominata Cheech. ..."


Commedia caotica e brillante in pieno stile Woody Allen, inconfondibile: smisurata quantità di parole, dialoghi con interlocutori che si sovrappongono, un filo rosso costante di nevrosi collettiva. Sullo sfondo New York, madre patria e antropica musa del regista. Questa volta è la metropoli dei gangster di italica genìa, a cui non far mancare il più classico degli stereotipi: l'accento siciliano.

Questa in breve la descrizione, ma il giudizio? Divertentissimo, a tratti ti pieghi dal ridere. Diretta e fotografata rispettando in pieno il clima dei tempi percorsi. Virato legno anticato, luci soffuse, ambienti fumosi com'è ormai impossibile riprodurre in quest'epoca salutista.

Una rappresentazione teatrale di un regista (John Cusack) quasi esordiente, con attori stravaganti quanto basta tra i quali spicca una star altezzosa ormai vicina al tramonto, tale Helen Sinclair interpretata da una strepitosa Dianne Wiest. Scheggia impazzita e imposta dalla mala, che finanzia il progetto, è Olive (Jennifer Tilly), ma anche la sua incapacità verrà assoggettata alle migliorie del copione apportate mano a mano che le prove proseguono.

L'autore delle migliorie è proprio Cheech (Chazz Palminteri, fantastico) il gangster assegnato come guardia del corpo per Olive dal boss della gang Nick Valenti (Joe Viterelli, attore di origini italiane non raro a ruoli del genere). Qua lo stereotipo del gangster italico va proprio a farsi benedire, è il colpo di genio, normalmente ritratti gretti, crudeli, sub-umani e ignoranti nelle commedie! Cheech lo è, però sfodera una saggezza popolare che riesce a tradurre anche in scrittura. L'opera scende dal piedistallo, diventa realistica e sarà un successo, inevitabilmente.

Tra gli obbligatori di Woody Allen, da godersi allegramente.

Robydick

P.S.: sulla falsariga del gangster che sa tirare fuori qualità umane e culturali inaspettate, consiglio l'ottimo "Moonlight".

Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono da Wikipedia.it.



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