mercoledì 2 febbraio 2011

Iqbal

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Ci sono diverse ragioni per le quali oggi nel mondo c'è forte sensibilità verso il fenomeno del lavoro minorile e persino, in alcuni paesi, della messa in schiavitù di bambini. Una di queste ragioni è stata ed è l'eroica vicenda di un bambino pakistano, Iqbal Masih, che ebbe grandissima risonanza.

Un bel film-tv, prodotto dalla Rai e curato da una brava regista, girato tra il Marocco e lo Sri Lanka con attori indiani tra i quali il bravo Roshan Seth. Fedele nella ricostruzione degli eventi con piccole concessioni narrative, non risparmia nulla della vicenda e ci sono non poche situazioni particolarmente dure da digerire: la vendita del bambino a produttori di tappeti, il lavoro terribile, le punizioni, violenze fisiche e sessuali, torture, corruzione della polizia e dei politici, persino bambini morti o feriti facendo i "fantini" per le gare d'elefanti. Iqbal entrerà in contatto con dei sindacalisti di sinistra che si battono contro la schiavitù minorile e contro un establishment che nega il problema a tutti i livelli. Riuscirà a liberarsi, a liberare i bambini della sua fabbrica e agirà concretamente ancora per molti altri, mentre si sforza di andare a scuola finalmente, di imparare a leggere e scrivere, con una missione chiara in mente. Personaggio eccezionale!

Da brava fiction-per-tutti le brutalità peggiori non vengono edulcorate, semplicemente non vengono mostrate ma lasciate intendere. Un film c.d. d'autore sarebbe stato più realistico, ma forse avrebbe impedito la visione del film in prima serata televisiva, o a scuola com'è capitato ai miei figli. Per capirsi, io avrei fatto vedere ai bambini anche quello "d'autore", ma in italia sappiamo come stanno le cose, facciamocene una ragione, è un paese per vecchi.

Fa niente! Per una volta lo voglio dire: fa niente! Il messaggio e la conoscenza della storia del bambino sono prioritari e quindi che ci si adegui pure al grande pubblico. Il film tutto sommato non è affatto male, voglio sottolinearlo. E' solo, come dire, col freno un po' tirato. Onore in ogni caso alla Rai ed alla regista Cinzia TH Torrini per averlo prodotto. Sono anche fiero per una volta di essere un cittadino di San Donato Milanese, che ha dedicato ad Iqbal uno dei suoi parchi giochi per bambini. Ce ne sono parecchi in Italia, a lui sono dedicati anche premi, biblioteche, sale varie, ecc..., è un nome che potrà capitarvi di leggere.

Io il film ho dovuto guardarlo per poter aiutare mio figlio a svolgere un tema a riguardo; sono ben contento d'averlo fatto e lo consiglio. Né Cult né Olimpo, ma tanta sostanza utile a tener desta la memoria su un problema che non è affatto risolto nel mondo.

Nessun frame, solo 2 belle immagini che ho trovato nel web del grande Iqbal che mi onoro di ospitare nel blog. Morto assassinato a 12 anni, una cosa terribile e crudele e anche se lo sai già prima, quando lo vedi è dura da mandar giù. Non consola sapere che se non avesse fatto quello che ha fatto non sarebbe vissuto più a lungo: il 50% dei bambini schiavi del lavoro per produrre tappeti, mattoni, scavare la pietra non supera quell'età e molto raramente arrivano all'età adulta. Muoiono per sfinimento, malattie mal o mai curate, malnutrizione. Come dice un bambino ad Iqbal il primo giorno che entrerà in una fabbrica: amico, da qua si esce solo coi piedi davanti. Lui ne è uscito a testa alta, e a noi ha solo detto: quando comprate un tappeto, informatevi com'è stato prodotto. La regola non vale solo per i tappeti ovviamente.


12 commenti:

  1. ma che caxxo vorrà mai dire th ? che è un gruppo sanguigno ?
    comunque massimo rispetto per il film.

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  2. ah guarda hermo, c'ho provato a decifrare th ma niente :) poi è sempre accreditata così in giro.

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  3. Ho un ricordo vago… e son sicura, sarà per i motivi che anche tu hai citato! Troppo troppo poco poco… sì, per tutti, ma oggi non sono mica sottoposti alla visione di tante altre schifezze TUTTI? e allora un po' di decisione in più non sarebbe stata sgradita! Tutto il mio rispetto e la mia 'compassione' (intesa nel suo significato primario) per il bimbo e tutti i bimbi come lui! I bimbi nelle nostre case dovrebbero conoscere tutti i particolari delle storie così tristi di altri coetanei più sfortunati, così hanno UNA possibilità di non diventare s.b. o n.m., un pervertito senza ideali, o una zoccola per pervertiti! scusate, sono nervosissima! 666)

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  4. hai ragione milena, sai che la penso come te in tutto e per tutto.

    penso anche che, com'è fatto, può essere visto anche da bambini delle elementari. dopotutto assistere a scene di sangue, espianti di organi o alle violenze carnali su una bambina si può anche evitare, e comunque si percepiscono, è chiaro che avvengono.

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  5. a me il non detto e non visto faceva l'effetto contrario… comunque l'esperto in infanzia sei tu. Io ho a che fare solo con le nipotine e mi dò un gran da fare per metterle in guardia e farle crescere senza paraocchi! Ma non sono mie figlie, non mi sogno nemmeno di infilarmi in mezzo all'educazione… anzi se quasi quasi… :)))))

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  6. Non l'ho visto, e nemmeno io voglio parlare della qualità artistica di un prodotto che in quanto televisivo avrà quasi certamente le sue pecche e le sue stereotipate superficialità, e come te mi concentro sul messaggio: sono convinto che lo sfruttamento del LAVHORROR minorile sia anche peggio della pedofilia, ma stranamente l'opinione pubblica e le forze dell'ordine non solo non lo pongono sullo stesso piano, ma neppure su piani lontanamente comparabili... Sarebbe il caso di parlarne di più, indignarsi di più, combatterlo di più.

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  7. mile', se vuoi un esperto dell'infanzia vai ad arcore e sai dove, ahah! cmq dai, a milano dicono: piutòst che nient, l'è mei piutòst!
    certo, ci avesse fatto un film Herzog si Iqbal, e per il cinema... ma chi lo vedeva poi in italia?

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  8. l'abuso sui minori (sia esso sessuale che lavorativo, li metterei quasi sullo stesso piano), è una delle cose che mi fanno veramente incazzare. e non parlo dello scandalo della puttanella di arcore, di fronte a casi come questo, che ancora sono diffusissimi in varie parti del mondo, quello diventa una gossippata qualunque. più che questo film, però, ai ragazzi a scuola farei imparare a memoria "rosso malpelo" di Verga, testimonianza di uno sfruttamento crudele, che è andato peraltro avanti fino agli anni 50 (e qui si parla di miniera...). non succede solo nel terzo mondo, dove ai nostri occhi rischia di sembrare "solo un film", ma anche noi non ne siamo usciti da tanto (e non del tutto, mi vien fatto di pensare)

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  9. giustissimo unwise, rosso malperlo è un racconto importantissimo ed è pure vero che questa piaga ancora non è del tutto assente anche da noi (come molti altri reati...), comunque una cosa non esclude l'altra: film, racconti, ecc..., tutto quanto può educare ed informare fa brodo.
    milena ne ha ben donde d'essere incazzata, quale donna, ma anche uomo, in italia non dovrebbe esserlo? si guardino pure a casa filmetti vari, ma a scuola bisogna darci dentro, magari s'impara meglio a "pesare" certi personaggi...

    ciao ernest, un saluto :)

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  10. oddio....
    nulla da dire sui buoni propositi del film, magari qualcosa sulla regista si. Che poi è la regista di Elisa di Rivombrosa (devastante), Terra Ribelle (sigh...) e altre nefandezze televisive.
    Certo in questo caso il risultato è decisamente migliore, ma credo che la storia avrebbe meritato una regia più "aggressiva".
    Però sicuramente così il film è "televisivo" e fruibile a tutti.

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  11. ahah! certo magar, sia ben chiaro: mi interessavano soprattutto i contenuti.

    riporto io qua il commento che Wilson per sbaglio ha scritto sotto un'altra rece:
    ..Th è per un vezzo "scaramantico" risultato da un'errore di stampa su del materiale pubblicitario, dopo il successo ottenuto con "Giocare d'azzardo"('82) con Piera Degli Esposti e Renzo Montagnani, il primo film da lei diretto originariamente per la Rai-TV e che all'epoca fu un buon successo di critica.
    Comunque, Iqbal certo chi potrebbe dire niente in suo demerito o non d'ammirazione, ma la Torrini...
    Nooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
    (Scherzo...,Ma fino a un certo punto..[?])

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