sabato 15 aprile 2023

I Mostri

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Film del progetto "100 Film italiani da salvare".

"Il film è articolato su una sequenza di 20 episodi del tutto disgiunti tra loro, per la durata complessiva di 118 minuti; ogni episodio è di durata e struttura assai diversa dagli altri, ma tutti riferibili a un contesto temporale e geografico uniforme: la Roma dei primi anni sessanta.

Tutti gli episodi ruotano intorno a personaggi esemplari, in genere caricaturali, interpretati dai due attori principali, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, che compaiono sia alternativamente, sia insieme, e nei vari episodi possono essere affiancati da altri attori (Lando Buzzanca, Franco Castellani, Marisa Merlini e il piccolo Ricky Tognazzi, che all'età di otto anni debuttò come attore bambino nel primo episodio di questo film, L'educazione sentimentale). Alcuni episodi sono assai brevi e hanno la durata e la struttura di uno sketch, altri invece presentano le costruzioni più elaborate di un racconto.".

20 capolavori nel capolavoro, tutti diretti da Dino Risi.
Normalmente, nei film ad episodi, ce n'è di più o meno significativi, come ad esempio in "Dove vai in vacanza?" dove le "Vacanze intelligenti" di Remo e Augusta Proietti (Alberto Sordi e Anna Longhi) sbancano. In quel caso quindi ti concentri su quello, ma ne "I Mostri" è impossibile fare questo.

Cercate su Wiki tutte le descrizioni degli episodi, io ne scelgo qualcuno solo per esemplificare qualche considerazione finale più generale.

Il mostro
Due poliziotti con evidenti difetti fisici si concedono ebeti e vanesi al fotografo che li immortala dopo la cattura di un pluriomicida, soprannominato "il Mostro".


I due orfanelli

Due suonatori di strada, di cui uno cieco, chiedono l'elemosina sulla scalinata della Basilica dei Santi Pietro e Paolo all'EUR, quando incontrano un medico chirurgo specialista in oftalmologia, il quale a sua volta spiega al mendicante vedente di essere in grado di aiutare l'altro gratuitamente. Rischiando di perdere la propria fonte di sostentamento, ringrazia il medico ed esorta il cieco ignaro a spostarsi altrove.


Vernissage

Un padre di famiglia firma la sua ultima cambiale per acquistare una sospirata Fiat 600, felice di garantire della comodità e del benessere ai suoi cari. Appena uscito dal salone, si reca sul Lungotevere per farci salire una prostituta.

Scenda l'oblio
Durante la proiezione di un film sulla seconda guerra mondiale, uno spettatore assiste con sua moglie alla scena di una rappresaglia nazista, interessati al muro dell'esecuzione e pensando di farne costruire uno simile nella loro villa di campagna.


L'oppio dei popoli

Una moglie giovane ed avvenente riceve il proprio amante in casa mentre il marito assiste assorto nella visione di un film avvincente, tanto da ignorare totalmente la presenza del suo rivale.


La nobile arte

Enea Guarnacci, organizzatore di incontri pugilistici, tenta di riprendere la sua attività organizzando un match impari tra il campione del momento e Artemio Altidori, un pugile suonato e ritiratosi da anni. Raggirato dalle lusinghe, Altidori accetta di tornare sul ring, per finire presto al tappeto, pur sopravvivendo alla prima ripresa onde avere il compenso, subendo tuttavia una menomazione psicofisica permanente.

Persino nei titoli degli episodi questo film è geniale! Sceneggiatura e soggetto a cura di Agenore Incrocci, Ruggero Maccari, Elio Petri, Dino Risi, Furio Scarpelli, Ettore Scola. Doveroso citarli.

Chi è il mostro vero ne "Il mostro"? Il pluriomicida o i 2 poliziotti, sdentato uno e strabico l'altro? Mostri di aspetto o di comportamento mentre posano per i giornalisti? Ridi sgomento, perché in questo come in ogni episodio la satira di costume è feroce e impietosa.
L' "Oppio dei popoli" non è la religione come disse Karl Marx ma la televisione: mentre ti rincoglionisci a guardarla tua moglie si sollazza a letto con altri. La TV diventa religione? Sicuramente è oppio e il problema non è tanto la moglie. Le "corna" te le mette il mondo intero ma tu stai lì, in contemplazione.
Titolo e contenuto raggiungono la massima vetta, a mio parere, in "Scenda l'oblio", episodio che cito spessissimo anche in chiacchiere tra amici. E' il ribaltamento totale dei valori, la rappresentazione più cinica della mancanza di memoria ed era solo il 1963, a soli 18 anni dalla fine della guerra. La frase testuale detta dall'uomo, dopo che vedi dei civili italiani trucidati dai nazisti, recita: "Ecco, vedi? Il muretto della nostra villa lo vorrei proprio come quello. Semplice, solo con le tegoline sopra.". La moglie confermerà il buon gusto espresso.

L'Italia del boom economico genera Mostri? No, i mostri ci sono sempre stati e sempre ce ne saranno. Cambia col progresso il modo in cui si manifestano. Impariamo ad individuarli.
Tutte le mostruosità descritte esistono ancora oggi, peggiorate dove possibile.

Alla TV s'è aggiunto l'oppio ancora più pervasivo dei social, tanto per fare un esempio.
L'automobile è oggetto di culto e supera spessissimo i reali bisogni dell'acquirente, quindi a che serve se non ad "andare a puttane" come descritto fuor di metafora in "Vernissage"? Diamo atto al protagonista che almeno, come dice la foto della famiglia sul cruscotto, "pensa alla famiglia", nel senso che con la macchina risparmia soldi: 5.000 (lire) in macchina, 10.000 in camera.
Quanta gente sfrutta senza ritegno le disgrazie altrui per il proprio tornaconto come ne "I due orfanelli"? Un certo pseudogiornalismo ad esempio, o l'intrattenimento falso-empatico di certi programmi, cosa sono se non questo?
In alcuni sport di combattimento la violenza è ragion d'essere e non rispetta la salute dello sportivo ma le regole dello spettacolo ("La nobile arte"). Questo episodio, il più lungo ed anche il conclusivo, è un cortometraggio, lungo e drammatico, nel quale ridi un po' all'inizio ma poi ha un finale poetico e terribile. Amo la boxe e i film che ne parlano (pubblicato ieri "The Fighter"), però devo ammettere che ogni volta che vedo questo episodio vengo preso da crisi morali.

Per chiudere, 3 frame "a caso", lascio indovinare a quali episodi (non da me citati) si riferiscono.




Film da visione categoricamente obbligatoria, da vedere più e più volte.

Robydick

Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono da Wikipedia.it.



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