venerdì 7 aprile 2023

Ladro lui, ladra lei

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Un po' di trama da Wiki: "Cencio è un ladruncolo romano di borgata, la cui vita è un continuo alternarsi di abili truffe e soggiorni al carcere di Regina Coeli. È da sempre innamorato di Cesira, sua amica di infanzia: una bella ragazza che suscita l'ammirazione di tutti. Cesira è d'animo gentile e vorrebbe sfuggire alla triste condizione di borgatara. A cambiare la vita di Cesira interviene Raimondi, un commerciante di stoffe, titolare del negozio dove lei lavora come commessa e che si innamora di lei: gli amici lo spingono in tutti i modi a provarci con la ragazza ... ".

Due destini segnati alla nascita.
Cencio è figlio e nipote di carcerati, un'istituzione a Regina Coeli, quando esce tutti ne reclamano il ritorno con affetto. Estroverso, istrionico, intimamente innamorato di Cesira con la quale è cresciuto nello stesso palazzo fin da bambino.
Cesira fa di tutto per avere un lavoro onesto con cui mantenere il resto della famiglia solo che, avvenente com'è, immancabilmente ogni lavoro che trova le procura molestie da parte dei titolari. La borgata pare imprigionarla ed è dolcissima quando ammira, dal suo balcone che affaccia sulla ferrovia, le "signore" che si acchittano al termine di un viaggio in vagone letto. Le vede come delle dive.
Impossibilitata ormai a trovare un lavoro, Cesira collaborerà con Cencio a qualche colpetto...

Commedia di truffatori e truffati, con svariati episodi tutti divertenti, ma anche ritratto del mal-costume ancora molto diffuso di esecitare il proprio potere per approfittarsi di ragazze e donne subalterne. Per non parlare di quel fenomeno che oggi chiamiamo "cat-calling". Riderci sopra, su certe cose, aiuta a parlarne in modo popolare e "leggero", ciò non toglie che se ne parla. Certi momenti di disperazione della povera Cesira sono emblematici e quella di Cencio è una forma di amore e solidarietà a un tempo. La voglia di riscattare una vita umile e umiliante è il suo sprone a far sempre meglio nel crimine. E' una specie di Robin Hood: non fa male a nessuno e ruba solo ai ricchi, cominciando proprio da chi, della sua amata Cesita, ha provato a profittarsi.

Che meraviglia Alberto Sordi! Questo è uno di quei film semplici e diretti nei quali la sua romanità si esprime al meglio e in modo verace e popolare. Si sarà divertito tantissimo, ne sono certo.
Che incantevole creatura Sylva Koscina, basta vedere il frame e non occorre aggiungere nulla. Tutta Roma le sviene dietro ovunque vada. Questo avviene nel film e certamente avveniva anche nella vita reale.  

Divertimento assicurato e per tutti.

Robydick

P.S.: Cesira è un nome che compare spesso nel cinema italiano anni '50 e '60, me ne vengono in mente diversi di film ma quello che mi ricordo più di tutti è "Il segno di Venere", altro film consigliato.

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