1984. C'è un rookie afroamericano, Michael Jordan, che sta per entrare nell'NBA e un business, quello delle scarpe da basket, che vede dominare quasi incontrastate la Converse e l'Adidas e vale già ai tempi centinaia di milioni di dollari. La Nike, allora non ancora strapotente come oggi, grazie alla lungimiranza e la competenza del suo manager Sonny Vaccaro (Matt Damon), concentra tutto il suo budget per le sponsorizzazioni sul talento nascente e (senza spoilerare troppo) riuscirà ad ingaggiarlo a vita, con un contratto mai visto prima nella storia dello sport mondiale e che ancora oggi frutta alla famiglia Jordan 400 milioni di dollari l'anno solo di royalties.
Non si narrano quindi vicende sportive, ma economiche. Ben Affleck partecipa anche al cast oltre a dirigere questo film che avrebbe potuto essere tranquillamente un documentario, se qualcuno non ci avesse romanzato sopra.
Alla fine della visione provi la bella sensazione di aver visto la storia di un uomo che ce l'ha fatta. Il successo è emotivamente contagioso. Ho sentito applausi in sala durante i titoli di coda nei quali leggi notizie che ti riempiono di ammirazione. Uno di quei casi che rappresenta il Sogno Americano. Sonny dirà che "... [Jordan] cambierà il mondo ..." o qualcosa di simile. Mi pare eccessivo. Magari l'ha cambiato Martin Luther King, il mondo. Viene nominato MLK nel film, in un piccolo episodio che mi ha fatto piacere conoscere.
Mi chiedo quindi cosa possa avere di straordinario questa vicenda a parte l'enormità delle cifre. Forse il colore della pelle di Jordan? Non direi. Ai tempi seguivo la NBA, c'erano già fuoriclasse afroamericani, come Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar, e altri. Ammetto il mio limite: chi scrive non si entusiasma per queste storie di successi danarosi. Soprattutto se pensa che l'80% della produzione della Nike era a Taiwan, chissà perché... non era solo la Nike a farlo, comprare scarpe sportive prodotte in paesi ricchi era impresa quasi impossibile, e rendo onore al regista di non aver dimenticato di menzionare questo dato. Concludendo sulla storia, emotivamente e nell'immediato m'è piaciuto, poi ci ho dormito sopra e sono emerse altre sensazioni. Non ha persistenza in me una storia di questo genere, ma Io non sono Tutti e penso che questo film possa piacere a molti e con merito.
Mi chiedo anche come cinefilo, come uno che pensa che un film deve trasmettere Arte oltre ad una storia, sotto forma di riprese, musica, costumi, interpretazioni, cosa m'è rimasto.
Sulle riprese (e montaggio) nulla da dire, tutto ben fatto scolasticamente parlando. Musica anni '80 bella e ben scelta fra i successi dei tempi (Born in the USA di Bruce Springsteen su tutte; didascalica nel titolo In a Big Country dei Big Country), nulla da dire anche qua. Stessa cosa sui costumi (che tenerezza le camicie a mezze maniche di Sonny!).
L'arte l'ho vista in 3 personaggi. Sicuramente in Sonny Vaccaro, il vero protagonista assoluto del film, che Matt Damon interpreta con grande credibilità. Poi in Deloris Jordan, per quale Viola Davis (voluta nel film dallo stesso Michael Jordan) fornisce una lezione di recitazione, trasmettendo tutto il carisma della donna che ha saputo valorizzare (e monetizzare) al meglio il campione. Infine, ma è stato il personaggio che m'è piaciuto di più, Peter Moore (interpretato da un poco noto Matthew Maher), il designer delle scarpe Air Jordan. Moore era un uomo stravagante come spesso lo sono i creativi, sognatore, una variabile impazzita che ha creato quelle che ancora oggi sono forse le scarpe più famose al mondo.
Robydick
P.S.: i video dei 2 pezzi citati.
Hey amico, hai ripreso a scrivere e non mi dici un cazzo?
RispondiEliminaciao Harmo! hai ragione, ma è un re-inizio prudente, cmq sì, ho ripreso
RispondiEliminaOttima notizia! Hai fatto bene, è uno dei migliori blog sul cinema. Ho ripreso anche io sul mio blog, del quale ho una pagina anche su Facebook. Certo che sul blog è un deserto, perlomeno sul mio.
RispondiEliminaoh bene! be', io ci vengo con molto piacere sul tuo blog, ma non riesco a trovarlo, scusami... scrivimi qua il link
RispondiEliminaEccolo: https://wudoctor.blogspot.com
RispondiEliminaFilm che mi incuriosisce, dalle mie parti però è stato distribuito abbastanza male...mi sa che attenderò lo streaming
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