Thirteen Days

 

Trama da Wiki. Sono eventi storici, c'è poco da spoilerare: " ... la Crisi dei missili di Cuba, vista nella prospettiva dei dirigenti politici degli Stati Uniti.
Gran parte delle scene si svolgono alla Casa Bianca e si focalizzano sul processo decisionale tra il Presidente John Fitzgerald Kennedy e il fratello Robert, in contrapposizione con i militari, che spingono per attuare i progetti d'invasione di Cuba come reazione all'installazione dei missili sovietici. Il film s'incentra, più che sulle dinamiche della Guerra fredda tra le due superpotenze, sul conflitto tra potere politico e militare sulla scelta della migliore strategia da adottare. La vicenda è vista attraverso gli occhi di Kenny O'Donnell, un funzionario della Casa Bianca interpretato da Kevin Costner.

Ottobre 1962. Un aereo spia americano, un Lockheed U-2, scopre sull'isola di Cuba una base missilistica in costruzione. Immediatamente si allerta lo Stato Maggiore. Kennedy si consulta rapidamente con il suo consigliere per la sicurezza Kenneth O'Donnell e con suo fratello Bob. La decisione viene presa: gli Stati Uniti d'America non permetteranno all'URSS di installare missili con testate nucleari dinanzi alle loro coste. È la crisi. La più grave dopo la fine della seconda guerra mondiale. E questa volta il rischio è quello di un conflitto nucleare.".

Sono i 13 giorni nei quali il mondo è stato più vicino che mai ad un conflitto nucleare dagli effetti devastanti. La crisi si risolverà, se no non saremmo qui a raccontarcela. 
Tutta la vicenda è raccontata qui: "Crisi dei missili di Cuba".

Sul film, senza per questo sminuirlo, c'è poco da dire. E' un prodotto ben fatto, confezione extra lusso, tutti gli eventi e i dialoghi ben rappresentati. Film rigoroso, che ha dei sussulti spettacolari nelle (poche) scene d'azione militare. C'è il meglio e il peggio di Kevin Costner esteso a tutti gli attori. Il peggio è che l'ho sempre trovato un po' monolitico per non dire mono-espressivo, impegnato a mostrarsi teso e ammiccante negli sguardi. Il meglio è identico al peggio, e quindi in questo tipo di film ci sta benissimo, come ci starà magnificamente in uno di prossima pubblicazione da queste parti.

Ciò che il film racconta deve invece far sussultare e riflettere. La tensione USA-Russia di questi tempi, con al centro l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, ha tratti in comune importanti. Ancora una volta, forse a ragione forse a pretesto, ci sono di mezzo questioni strategiche di posizionamento dei missili nucleari, che sono armi inutilizzabili de facto, servono solo alla Guerra Fredda. La Russia (ex URSS) non tollera che paesi confinanti entrino a far parte della NATO, la NATO dice "noi facciamo quello che ci pare". Io dico NATO ma forse dovrei dire USA, o per caso c'è qualche altro paese che prende seriamente decisioni all'interno di quell'alleanza?
Siamo tutti mediamente tranquilli. Le minacce di uso delle armi atomiche, che ogni tanto rigurgitano dal Cremlino, non le riteniamo credibili. Nessuno va a svuotare supermercati, o a correre a costruirsi rifugi atomici (tranne qualche eccezione, forse una fake-new), ma allora in USA avvenne anche questo. Avevano ragione loro a impanicarsi o noi stiamo sottostimando la situazione?

Gran bella visione, istruttivo.

Robydick

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