lunedì 24 aprile 2023

La fortuna di essere donna

0

 


Solito pezzo di trama da Wiki: "Il regista riprende, due anni dopo "Peccato che sei una canaglia", la coppia di successo e ancora agli inizi Loren-Mastroianni.
Antonietta Fallari (Sophia Loren) lavora nel negozio di merceria di sua madre ed è fidanzata con Federico, uno scialbo avvocato, ma sogna il successo e il benessere. Un'occasione imprevista si presenta quando Corrado (Marcello Mastroianni), fotografo della stampa scandalistica, la ritrae d'improvviso in una posa apparentemente maliziosa mentre si stava solo aggiustando una calza, e poco dopo la foto appare sui giornali riscuotendo un vasto successo. Federico vorrebbe che Antonietta denunciasse Corrado e gli chiedesse i danni morali e materiali; lei invece, più furba e opportunista, cerca di sfruttare la situazione per conoscere persone influenti ed entrare nel mondo della moda e dello spettacolo. ... ".

Sempre da Wiki leggo: "Nel 2012, secondo Il Morandini il film è "una delle migliori commedie degli anni '50" ". Con tutta la stima per il maestro della critica, che non è in discussione, nello specifico non sono d'accordo. Il film si regge sul fascino della coppia che proprio con quest'opera sarà conclamato definitivamente. Il precedente "Peccato che sei una canaglia" è però molto più divertente, ricco di gag e brillante, senza i "buchi" di trama che invece in questo ho trovato. Alcune scene paiono calate dal nulla, compreso e soprattutto il finale. Antonietta e Corrado sono romantici ma troppo idealizzati, mancano completamente della cattiveria che una ragazza avvenente in cerca di carriera nello spettacolo e un fotografo paparazzo in cerca di scoop e scandali dovrebbero avere. La cattiveria fa ridere e rende i personaggi più veri, la mielosità no.

Il miglior pregio, al netto di quanto detto, lo si percepisce forse più adesso che allora. Sembra di assistere al percorso di debutto nell'ambiente del cinema, in quello che precede la carriera d'attrice, della Loren. Nulla a che vedere con la realtà, la vera Sofia però visse anch'essa un'infanzia in condizioni economiche precarie. Come punto di partenza quindi ci siamo. L'iter poi è tra i più classici, come descritto prima.
La regia di Alessandro Blasetti è come sempre rigorosa ma non soffoca mai in primi piani e lascia molta libertà agli interpreti, così almeno mi è sembrato. Loren e Mastroianni non paiono nemmeno recitare, soprattutto la prima, quasi facesse la parodia di sé stessa.  

De gustibus, può piacere tanto o meno, secondo le proprie inclinazioni.
E' sicuramente uno dei film che appartengono alla storia del cinema italiano.

Robydick



0 comments:

Posta un commento