sabato 1 aprile 2023

L'impiegato

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Trama da Wiki: "Nando è impiegato presso l'Istituto Romano dei Beni Immobiliari. È insoddisfatto del suo lavoro ripetitivo e mortificante. Deve ascoltare le lamentele degli inquilini, riscuotere le pigioni, inviare le lettere di sfratto. Riesce a evadere dalla mediocrità quotidiana solamente la notte, quando entra nel suo mondo fantastico, frutto della lettura di un romanzo Giallo Mondadori. Sogna di diventare così uno scrittore di successo che vive in una splendida villa sul mare, innamorato di Joan, ex ballerina di un night di Las Vegas, scappata dal sanguinoso boss MacNelly. La monotonia del lavoro cessa quando da Milano arriva un'ispettrice, la dottoressa Jacobetti, per verificare lo stato del personale e collaudare nuove modalità di svolgimento del lavoro. ... ".

E' davvero mai esistita quella azienda? Pare di sì, con un nome leggermente diverso: "Istituto Romano di Beni Stabili SA". Nel 1904 SA era l'equivalente dell'attuale SpA. Nel 1940 viene acquisita da un'azienda del nord e cambia nome, quindi nell'anno del film c'era ancora, aveva solo cambiato nome e proprietà. Per farla breve: che il povero Nando (Nino Manfredi) e colleghi tutti dovessero subire l'iper-efficienza della ispettrice milanese Jacobetti (Eleonora Rossi Drago) non era una storia del tutto campata per aria. 

E' una commedia leggera e vivace, imperniata su un'istrionica interpretazione del grande Nino, dalla doppia vita: una reale abbastanza frustrante e una onirica, molto più appagante, grazie anche alla presenza della bella e disponibile Joan (Anna Maria Ferrero). Quella onirica è talmente pregnante da portare confusione talvolta nella reale. 
Sottotraccia, il luogo comune già ben presente del romano pigro scansafatiche e magnapaneatradimento. Anche se non siamo tra dipendenti pubblici, il non plus ultra in materia, il concetto non cambia. Arriva "la milanese" e te li rivolta come calzini, ma ci riuscirà davvero? o la Grande Bellezza la divorerà? Roma si vede poco, quindi il rischio della bellezza che ammalia non c'è, però si sente, la percepisci, come quando durante un test attitudinale a domanda diretta si risponde "... porto i saluti dell'onorevole tal de' tali ...". 

Mi ha attirato soprattutto vedere il primo film da protagonista di Nino Manfredi che ha contribuito anche a soggetto e sceneggiatura, tra i quali (contributori) c'è anche Elio Petri. Quando compaiono certi nomi la "banalità" non è mai di casa...

Visione obbligatoria solo per gli appassionati di cinema d'antan; molto godibile per gli altri.

Robydick



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