venerdì 14 aprile 2023

The Fighter

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"Dicky e Micky sono fratellastri ed entrambi pugili. Dicky, ormai ritiratosi dal ring e divenuto tossicodipendente, viene contattato dalla HBO per un documentario sulla sua vita, avendo in passato avuto un incontro (perso ai punti) con Sugar Ray Leonard. L'emittente televisiva lo segue nel suo quotidiano per diciotto mesi e in questo progetto vengono coinvolti anche Micky e tutta la famiglia.

Nel frattempo, Micky tenta una scalata al successo nel pugilato, seguendo i consigli della madre che gli fa da procuratore sportivo e del fratellastro che gli fa da allenatore. La loro presenza, invadente ed eccessiva, si rivela deleteria per la carriera di Micky, che, nonostante tutto rimane legato alla famiglia e ne segue i suggerimenti. Prima di un incontro nel quale verrà massacrato, Micky incontra Charlene, un'avvenente barista e inizia una relazione con lei. Durante la loro storia, lei gli aprirà gli occhi sulla realtà che lo circonda e lo spronerà sempre di più a compiere scelte autonome. ..."

Che sei di fronte a un regista capace lo capisci già in apertura da una scarrellata a ritroso vertiginosa. Se poi prosegui sul resto del film, e fai bene a farlo, scoprirai che si possono girare delle grandissime scene di boxe anche se a recitare non c'è Silvester Stallone, fermo restando che per chi scrive "Rocky II" sarà, imperituro, il film di riferimento sul genere: non si batte. Dico subito che il pluri-premiato "The Fighter" (Oscar: miglior attore non protagonista a Christian Bale, miglior attrice non protagonista a Melissa Leo) è più che degno del citato capolavoro, e David O. Russell che ho scoperto di recente con "American Hustle - L'apparenza inganna" si conferma un ottimo regista. Per completare considerazioni sul cast, la Charlene interpretata da Amy Adams è da sturbo. M'è piaciuto molto anche Mark Wahlberg nei panni di Micky, un ruolo che appare sottotono rapportato agli altri ma a posteriori capisci che non era di facile interpretazione.

Sono eventi reali, evito in ogni caso spoiler perché non sono poi così noti al grande pubblico.
Micky saprà fare qualcosa di veramente grandioso, questo posso dirlo, sotto un aspetto in particolare: l'intelligenza. Parlo di quella "bella", che porta con sé il cuore. Nessun melò, niente piagnistei, è una bella storia di costruzione là dove un pugile, non ancora troppo rintronato dai cazzotti, riesce a cavare il meglio da una pletora di personaggi variegata, talvolta bizzarra, non di rado imbarazzante.
Eccezionale anche Dicky, interpretato da un emaciato Christian Bale che non era nuovo a trasformarsi fisicamente per un film, vedi "The Machinist - L'uomo senza sonno" di 6 anni anteriore. Il documentario che vedeva come una consacrazione non è la storia di un pugile, ma di un tossico. Sarà un boomerang ma anche il suo trampolino di lancio.

Il tema della caduta e del riscatto non è nuovo. In un film che parla di boxe men che meno. Poi però il film va realizzato, deve riuscire a trasmettere pathos e a coinvolgere e questo non sempre riesce.
"The Fighter" ci riesce, alla grandissima.

Robydick

Fonti: tutti i corsivi virgolettati, se non diversamente indicato, sono da Wikipedia.it.



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