domenica 16 gennaio 2011

Vigilante

18

Il Bronx è un quartiere invivibile, infestato di droga, criminalità e violenza brutale. Un gruppo di cittadini, per lo più ex poliziotti, si organizza per sopperire alla mancanza di sicurezza e giustizia, fare in proprio quello che per vie legali è impossibile ottenere.

Marino ha una bella famiglia, moglie e un figlio piccolo. E' al lavoro mentre lei interviene per difendere un benzinaio dalle prepotenze di una banda, un gesto che le costerà caro: questi andranno a casa sua, mentre il marito non c'è, la ridurranno in fin di vita ed uccideranno il figlio. Dopo un processo farsa sarà Marino e non il capo della banda a finire in prigione, un mese per oltraggio alla corte e le prigioni, si sa, per le brave persone non sono posti proprio indicati da frequentare...

Il nostro protagonista uscirà piuttosto nervosetto dal carcere e andrà a trovare gli amici vigilante che già prima avevano cercato di convincerlo ad operare con loro, ma prima lui credeva fermamente nella legge e nel diritto. Ha cambiato idea, la guerra ha inizio e nessuno dei colpevoli dell'ingiustizia subita, a nessun livello, deve scampare.

Un plot semplice, storia di vendetta e giustizia fai da te. M'è piaciuto per il suo fascino, duro e concreto privo d'inutili estetismi, tipico dei film di quegli anni anche se non è tra i più noti. Musica e scelte fotografiche molto carpenteriane tanto da sembrare un film del grande regista.

Un filone, quello dei Giustizieri, che ha riscosso sempre un discreto successo e che ti fa sempre un po' combattere interiormente sulla questione: è giusto o meno quello che fanno? Non è mica tanto semplice rispondere, perlomeno pensando al film, perché se vedo degli invasati in camicia nera o verde organizzare delle improbabili ronde mi viene da ridere e piangere a un tempo e non ho dubbi, vade retro!, ma qua la situazione, le condizioni, l'assenza di ogni motivo di genere politico o peggio ancora razziale, ti mostra questi uomini in una luce diversa, sono disperati che non vogliono soccombere ad una violenza che parte nelle strade e prosegue nelle istituzioni. Emblematico il momento in cui il nero a capo dei vigilante spiega bene un concetto fondamentale: quella gente non si evita scappando in campagna o nelle montagne, prima o poi arriverà anche lì. Visione che mi sento di sottoscrivere.

Forse solo per amanti del genere, ma è un film d'azione vecchia maniera, con belle atmosfere, che può piacere a tutti. Per gli onnivori come me è da non perdere.


18 commenti:

  1. Regista sconosciuto, attori sconosciuti...e fil da segnalare a "chi l'ha visto".
    Ricordo che ne hanno girati diversi sul Bronxs e sulla sua fauna, e questo probabilmente è tra i migliori.
    Il cinema di Carpenter ha ispirato molti registi, e sicuramente anche lo sconosciuto William Lustig (che tra l'altro è il nipote di Jace LaMotta e nasce e vive proprio nel Bronxs),
    Che poi tanto sconosciuto non è, vista la collaborazione con Sam Raimi.
    Personalmente trovo questo film più simile al cinema di Walter Hill che a quello di John Carpenter. Walter aveva giè girato lo splendido "I guerrieri della notte"....

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  2. Ribadendo che qui da te si imparano sempre tante notizie interessanti, aggiungo che, avendo a suo tempo visto altri film del filone, ma non questo, mi sono perfettamente ritrovato nel tuo commento sul genere.

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  3. pensa, Lustig nipote del toro del bronx, non lo sapevo... certo magar che te ne intendi non poco eh! verissimo, non avevo pensato a "i guerrieri".

    grazie Adriano. come dice magar è uno "sconosciuto", non illustrissimo ma molto degno a simboleggiare un genere ed un periodo.

    dev'essere tra i tanti consigli di Wilson ;-)

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  4. ho dato un'aggiustatina alla rece. non avevo citato l'ottimo Maniac, girato da Lustig 3 anni prima con protagonista e co-sceneggiatore Joe Spinell: http://robydickfilms.blogspot.com/2010/09/maniac.html

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  5. ahah roby, questo l'hai davvero presentato con i controfiocchi, proverò ad accaparrarmelo il prima possibile ^^

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  6. certo negli anni che furono NY era un bel porcaio... io senza dubbio la preferisco adesso, dopo la "pettinata" di Giuliani (un po' la versione americana del "prefetto di ferro" transitato da poco su questo schermo). per una volta ci hanno pensato le istituzioni...qualche polemica, inevitabile, ma se oggi il NYPD ha più fans di un gruppo rock (e pure il merchandising ufficiale con tanto di negozio - noi al massimo abbiamo il milan point), un motivo c'è...:)

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  7. Di Lustig ho il ricordo di "Maniac" uno dei film più paurosi che abbia mai visto, girato alla stregua di uno snuff movie.

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  8. grazie unwise, un contributo socio-politico impeccabile il tuo! :)

    harmo, ho messo il link alla rece di Maniac sopra ;-)

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  9. Già, son proprio bollito, e dire che avevo anche commentato il post... sarà l'alzheimer che avanza... :o)

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  10. vorrei vederlo, ma ora non succederà, troppa carne al fuoco ribolle nella mia tv.

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  11. Questo sito è utilissimo. Ho visto tantissimi film veramente tanti, ma qui ne trovo ancora di interessanti che non ho visto....

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  12. harmo, non mi dire... io lo avevo dimenticato nella rece, figurati! ahah! quando vengo a trovarti brindiamo col gerovital :D

    mai dire mai darko. ciao :)

    grazie davide, è un piacere :)

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  13. Ciao...Sì te l'avevo segnalato io "Vigilante" insieme a "Maniac", William Lustig, uno dei più famosi registi indipendenti di N.Y. degli anni'70 e '80, e ragazzi non mi dite come qualcuno, sul serio, che il cast è di "sconosciuti"...Robert Forster, un'icona dei settanta ma anche degli ottanta, addirittura ri-candidato agli Oscar come Miglior Attore non Protagonista per "Jackie Brown" nel '97 con il suo indimenticabile personaggio di Max Cherry.
    Protagonista di film simbolo degli anni'60 e '70 come "America, America, dove vai?"(Medium Cool)('69) di Haskell Wexler e tantissimi altri, tant'è che ha una filmografia sterminata, eppoi, in "Vigilante" c'è Fred Williamson, uno degli attori simbolo della blaxploitation("Black Caesar"('72)e "Hell Up to Harlem"('73)di Larry Cohen fra le decine, e non so se ho detto niente!!!)come pure del nostro cinema italiano di genere negli anni'70 e '80, con un titolo che possa rendere l'idea, fra le decine che ha interpretato anche in Italia di(davvero) ogni genere e filone, in quanto è stato pure uno dei protagonisti nell'"originale"celeberrimo, di Castellari, "Inglorious bastards"(Quel maledetto treno blindato)('77).
    E Woody Strode...?? Nessuno ha visto almeno "I Dannati e gli eroi"(Sergeant Rutledge)('60) di John Ford...!!??
    E' stato il primo protagonista, protagonista, nero, di un western americano (ancora, in parte definibile) "classico"...
    E "Spartacus" di Kubrick...?? In cui ha uno dei ruoli più indimenticabili, in una delle sequenze più strepitose che tutti-tutti immancabilmente, del capolavoro kubrickiano, ricordano...??
    "C'era una volta il West"...!!!Il FAMOSISSIMO inizio solo di celeberrimi rumori e suoni ambientali, con Strode, Jack Elam e Al Mulock che aspettano Armonica/Charles Bronson alla stazione di Sweetwater...Strode, solo per il primo piano di 5min. complessivi che li dette in omaggio Leone, dopo un'irripetibile carriera d'interprete nero dei western americani prima e dopo la loro declinazione "crepuscolare", è famoso e riconoscibile anche dai guerriglieri combattenti per la secessione del Darfur...
    Il "barbuto con la faccia da cane bastonato", bella però la definizione, che fa nel film un criminale assassino spietato e a sangue freddo, veramente irrecuperabile il quale finisce addirittura assolto, dal massacro della moglie e del figlio del protagonista, è Ruben Blades, celeberrimo negli Usa cantante-attore mexicali...

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  14. mado', non ho visto veramente un cazzo ancora...

    Wilson, cazziaci quanto vuoi, basta che continui ad illuminarci, ben felice di farti da spalla per quel che posso, anzi più corretto dire da sparring partner ahah!

    sono troppo contento che sei riuscito a collegarti finalmente :)

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  15. ...No macchè cazziare, volevo solo ricordare la strepitosa o.s.t. di Jay Chattaway, e la soluzione di ripresa durante l'"ingirabile" e altrimenti "insostenibile" sequenza dell'uccisione a sangue freddo con la carabina, del figlio di Marino, contro il vetro della finestra della sua cameretta...Sequenza che rimane agghiacciante ogni volta che la rivedi, anche ripensandola a memoria. Magistrale nella sua livida e scabra esecuzione, da parte di Lustig, che fu ed e è sempre stato anche un gran tecnico.
    Adesso, ma te lo scrissi già mi ripeto, è un imprenditore di successo indipendente com'è sempre stato, con l'etichetta famosissima della Blue Underground, prima solo Usa poi anche U.K., nella riscoperta e promozione in quasi sempre splendide edizioni dvd/Bluray di classici e/o del bis italiano e di tutte le filmografie e filoni, autori,"ddèggenere" del mondo...Il tutto, ancora tra un film e l'altro, come l'"Uncle Sam"('98) con gli fx di Tom Savini...

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  16. Mai dimenticare, del grandisismo Lustig, anche il primo | Maniac Cop | del 1988...come fotografia e come OST (sempre dell'eorme Jay Chattaway) uno dei più bei slasher metropolitani che abbia mai visto...lo vidi per la prima volta nei primi '90 su Italia 1;da allora l'ho comprato in VHS, Laserdisc e DVD....da vedere e da rivedere.

    Su Maniac e Vigilante avete scritto tutto voi;che dire...per me Lustig non è per nulla un regista sconosciuto, anzi :)

    Per la cronaca, adesso il nbuon William è il patron della Anchora Bay Entertainment, mica pizza&fichi :)

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  17. grazie "anonimo", bel commento, peccato solo doverti chiamare così ;-)

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